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Il vecchio pioppo ed il Dorcus parallelopipedus



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Autore Messaggio
MessaggioInviato: 16/03/2010, 21:38 
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Iscritto il: 27/10/2009, 19:51
Messaggi: 37
Località: Cittaducale RI
Nome: Franco Da Re
6 febbraio 2010 . In uno spiazzo a lato della Salaria , nei pressi di Antrodoco (RI) , alcuni vecchi pioppi (Populus nigra) giacciono sezionati da mesi : pallido ricordo dei giganti che furono .
Alla continua e poco fruttuosa ricerca di larve di Dorcus parallelopipedus decido di fermarmi .
Dalle mie parti , il governo dei boschi a ceduo ed il taglio con la motosega a filoterra , stanno sinergicamente portando il Dorcus alla scomparsa : la larva predilige la vecchia annosa pianta con qualche grossa branca in decadimento , non lo “scantinato” in cui felice prospera il Lucanus....
La sezione maggiore di quello che doveva essere il patriarca è riempita da un materiale di consistenza feltroso-fibrosa,
feltro copy ento it 1ok.jpg

rossastro,
feltro1 copy ento it 2 ok.jpg

a fibre longitudinali ,
feltro2 copy ento it 3 ok.jpg

umido ma non zuppo nonostante le piogge: è il risultato dell'attacco combinato di più avversità sul durame .
Da un foro sul tronco fuoriesce uno strano ramo : è una piantina di sambuco (Sambucus nigra)
sambuco copy ento it 4 ok.jpg

che indifferente alle gelate sta germogliando . Da un altro foro una di rovo (Rubus sp).
rovo copy ento it 5 ok.jpg

Sia per il sambuco che per il rovo l'ipotesi più probabile è che i semi siano stati espulsi con le feci da un uccello , probabilmente un merlo , che utilizzava l'albero come posatoio .
Un fascio di radici molto più grandi è stato sezionato dalla motosega
radici sconosciute copy ento it 6 ok.jpg

ma non sono riuscito a determinarne la specie colonizzatrice...
Dopo aver chiesto il permesso , ho cominciato a svuotare il tronco aiutandomi con una sega pieghevole da potatura fruttiferi ; i “blocchi” di durame feltroso estratti hanno rivelato la presenza di fori di larve ;
fori larve copy ento it 7ok.jpg

con tutta la cautela del caso ho rimosso a mano il materiale rimasto ed a fine mattinata , oltre a quattro bustoni di durame (da utilizzare come pabulum), a qualche kg di escrementi e ad alcune celle pupali di cetonie (lasciati sul posto...),
celle pupali copy ento it 8ok.jpg

ho recuperato due larve L2 di Dorcus parallelopipedus
dorcus paral ento it 10ok.jpg

ed una ventina di cetonino (Cetonia aurata?)
cetonini copy ento it 9ok.jpg

Le larve di Dorcus occupavano la zona di transizione tra il durame feltroso ed il legno bianco in decadimento , i cetonini l'interno della massa feltrosa .Tornato a casa ho sistemato le larve in bottiglie di plastica riempite con il durame : una bottiglia da 2 litri per i 2 Dorcus e due da cinque litri per i cetonini . Ciao , Franco
P.S. Mi è stato impossibile correggere in corsivo gli ultimi nomi latini perchè la pagina si sposta in continuazione , forse a causa della "pesantezza" del file

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MessaggioInviato: 16/03/2010, 22:37 
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Iscritto il: 30/12/2009, 22:20
Messaggi: 31564
Località: Roma
Nome: Maurizio Gigli
fero ha scritto:
... ed una ventina di cetonino (Cetonia aurata?)....
.....
P.S. Mi è stato impossibile correggere in corsivo gli ultimi nomi latini perchè la pagina si sposta in continuazione , forse a causa della "pesantezza" del file


Ciao Franco.
Le larve di cetonino sono probabilmente di Potosia (anche se ora si chiama Protaetia, consentitemi di usare la vecchia terminologia, a cui sono affezionato), di solito la cuprea, ma potrebbe facilmente essere anche Protatetia (Eupotosia) affinis, che ha una particolare predilezione per queste situazioni.

Il problema della pagina che si sposta ha afflitto anche me quando scrivevo i primi messaggi, un paio di mesi fa. Poi ho capito quale fosse la causa. Non dipende dalla "pesantezza" del file, causata in genere dal numero e dalle dimensioni delle immagini, non certo dal testo, a meno di scrivere un poema, ma da un problema di incompatibilità tra il sistema usato dal Forum per l'inserimento dei messaggi e Internet Explorer. In pratica si manifesta quando, scrivendo un messaggio, raggiungiamo un numero di righe di testo superiore a quelle visibili contemporaneamente nella finestra in cui stiamo scrivendo (circa 16 righe). Superato questo limite la finestra dovrebbe scorrere, o automaticamente mentre scriviamo, o manualmente cliccando sulla barra di scorrimento sulla destra, o trascinandola col mouse. Qui va in crisi Internet Explorer, almeno in certe versioni, sia con Windows XP, sia con Windows 7, e continua a far scorrere il testo facendo vedere le prime righe e nascondendo quelle su cui stai scrivendo. Per risolvere il problema, mi collego al forum usando Firefox. Oltre ad essere un po' più veloce, il fastidioso fenomeno a cui accennavi è sparito completamente. Ti consiglio di provare a fare lo stesso.

Ciao

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Maurizio Gigli
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MessaggioInviato: 16/03/2010, 23:14 
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Iscritto il: 28/08/2009, 13:45
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Nome: Guido Sabatinelli
Julodis ha scritto:
Le larve di cetonino sono probabilmente di Potosia (anche se ora si chiama Protaetia, consentitemi di usare la vecchia terminologia, a cui sono affezionato), di solito la cuprea,


Caro Maurizio abituati a chiamarla Netocia cuprea... e' a malincuore inevitabile.

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Guido Sabatinelli
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MessaggioInviato: 17/03/2010, 10:25 
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Iscritto il: 27/10/2009, 19:51
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Località: Cittaducale RI
Nome: Franco Da Re
Ringrazio Julodis per avermi chiarito il problema dell'inserimento del testo : utilizzerò il browser Mozilla Firefox . Che le larve possano essere di Netocia cuprea , lo spero vivamente (quante delusioni però in merito!... il raster mi era sembrato quello tipico di Cetonia aurata): dai miei appunti sui quaderni di campagna ( uscite entomologiche zona collinare-montuosa Appennino centrale (RI) la frequenza di catture di Netocia rispetto a Cetonia sono di 1 a 300 circa .
A Guido : ho dei seri dubbi che la nomenclatura ( che spesso rispecchia una posizione sistematica ) rimanga quella attuale ;
certo che dai primi naturalisti che dividevano con "l'accetta" il creato in buoni e cattivi ,o neri e bianchi , se preferite , ( rapaci e farfalle notturne e diurne , testuggini che ripiegano il collo su un piano parallelo o perpendicolare al terreno , erbivori o carnivori etc., quelle che ce la danno e quelle no , a testimonianza del fatto che i criteri individuati per la creazione degli insiemi sono di per sè tutti egualmente validi , ma scientificamente tutti egualmente errati) se ne è fatta di strada ; pur tuttavia bisognerà ancora attendere che tutte le specie siano state oggetto della medesima approfondita indagine genetica ( un po' come è successo per i Bacillus italiani) e che le formule utilizzate per stabilire la "distanza genetica" vengano affinate e più che altro condivise : ma questa è un'altra storia . Alla prossima , Franco

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MessaggioInviato: 17/03/2010, 11:15 
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Messaggi: 7168
Località: Ancona
Nome: Giacomo Giovagnoli
Dalle mie parti il Dorcus è ancora moolto comune! :D

Io volevo segnalare che l'ho trovato anche a livello radicale di piante morte! :?
Stavo cercando larve di tetraodon da dare a Michele Zilioli, ed ero convinto di averle trovate a 20cm sotto terra...
Ma al povero Michele si sono sviluppati solo Dorcus!!!
Strano che stessero li sotto, quando avevano un intero bosco pieno di alberi marci e cavi da colonizzare!?! :devil:

Ciao :)

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MessaggioInviato: 17/03/2010, 21:18 
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Iscritto il: 27/10/2009, 19:51
Messaggi: 37
Località: Cittaducale RI
Nome: Franco Da Re
StagBeetle ha scritto:
Dalle mie parti il Dorcus è ancora moolto comune! :D

Io volevo segnalare che l'ho trovato anche a livello radicale di piante morte! :?
Stavo cercando larve di tetraodon da dare a Michele Zilioli, ed ero convinto di averle trovate a 20cm sotto terra...
Ma al povero Michele si sono sviluppati solo Dorcus!!!
Strano che stessero li sotto, quando avevano un intero bosco pieno di alberi marci e cavi da colonizzare!?! :devil:

Ciao :)

E' successo anche a me di trovare larve di Dorcus a livello di apparato radicale : talmente poche però rispetto ai Lucanus tetraodon da spostare appena la lancetta della statistica dallo zero ; per le mie osservazioni sull'evoluzione delle popolazioni di Lucanidi presenti in zona , faccio riferimento ai resti ( la parte anteriore) trovati a terra sotto diversi posatoi di rapaci (soprattutto civette , ma anche allocchi e barbagianni ) . Dalle mie parti è consistente la predazione delle grosse (e grasse!) larve L3 di Lucanus tetraodon anche ad opera di cinghiali . Sono anni che rimando la pubblicazione di un articolo a riguardo ma il lavorare sullo sterco di cinghiale o sul contenuto delle interiora di animali abbattuti ( le mandibole non vengono digerite ) non mi ispira più molto . Ciao , Franco

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