Benvenuto Ospite

Forum Entomologi Italiani

www.entomologiitaliani.net/forum
 
Oggi è 19/04/2024, 15:26

Tutti gli orari sono UTC + 1 ora [ ora legale ]

STRISCE ORIZZONTALI ARANCIONI



nuovo argomento
rispondi
Vai alla pagina Precedente  1, 2
Pagina 2 di 2 [ 24 messaggi ]
Autore Messaggio
 Oggetto del messaggio: Re: STRISCE ORIZZONTALI ARANCIONI
MessaggioInviato: 20/02/2019, 10:35 
Avatar utente

Iscritto il: 05/02/2009, 17:28
Messaggi: 3202
Nome: Marco Uliana
elleelle ha scritto:
Secondo la regola del segnale di velenosità dovrebbero avere tutte una colorazione aposematica.

Come si spiega questa situazione?


Mi collego alla risposta di Maurizio. Forse la domanda di Luigi sottintende un'aspettativa eccessivamente riduzionista nei confronti dei fenomeni di evoluzione, selezione e adattamento, trascurando, ad esempio, che ogni popolazione è sottoposta a pressioni diverse rispetto alle altre e che l'evoluzione di ciascuna di esse procede anche sulla base di fenomeni stocastici.
Non vorrei addentrarmi in un territorio sconfinato, ma solo osservare che proseguendo sulla stessa linea di pensiero, dovremmo aspettarci - per esempio - che tutte le farfalle abbiano disegni alari a forma di grandi occhi, o che tutte le falene abbiano ali anteriori criptiche e ali posteriori colorate. Insomma, sarebbe "biouniformità", non biodiversità.
Poichè sappiamo che non è così, forse dovremmo concludere che è improbabile poter estrapolare simili "leggi" predittive facilmente estensibili a grandi gruppi di viventi, per lo meno prendendo in considerazione uno o due caratteri come accade nel nostro caso e trascurando tutto il resto.

Insomma, credo che la domanda "se funziona per tanti, perchè non funziona per tutti?" debba essere affrontata indagando separatamente storia naturale ed evolutiva di ciascuno degli attori sulla scena.


Top
profilo
 Oggetto del messaggio: Re: STRISCE ORIZZONTALI ARANCIONI
MessaggioInviato: 20/02/2019, 11:21 
Avatar utente

Iscritto il: 28/05/2009, 16:38
Messaggi: 4783
Nome: luigi lenzini
Infatti, la mia domanda retorica serviva a smontare le tante teorie deterministiche che sono state costruite intorno all'aposematismo e al mimetismo batesiano.

Come avevo scritto nella pagina precedente, dubito molto del fatto che esistano meccanismi così precisi, visto che l'eccezione è quasi la regola, e penso che l'aspetto degli insetti che vediamo sia stato in larga parte frutto del caso.


Top
profilo
 Oggetto del messaggio: Re: STRISCE ORIZZONTALI ARANCIONI
MessaggioInviato: 20/02/2019, 11:27 
Avatar utente

Iscritto il: 30/12/2009, 22:20
Messaggi: 31564
Località: Roma
Nome: Maurizio Gigli
Marco, il senso del mio intervento era esattamente quello.

Comunque, di studi sull'argomento ce ne sono a bizzeffe. Poco fa, stavo cercando se esisteva sul web un pdf di un autore australiano, A. J. Nicholson, A new theory of the mimicry in insects, 1927, di cui mi era arrivata una offerta per l'originale cartaceo. Non l'ho trovato, ma sono usciti fuori un sacco di lavori sul mimetismo, tra cui ne elenco solo quattro. Alcuni mi convincono poco, ma possono essere comunque spunto per qualche riflessione, e potrebbero magari essere utili a Tommaso:
https://www.diva-portal.org/smash/get/diva2:1152974/FULLTEXT02.pdf
https://www.researchgate.net/publication/228490643_Evolution_of_Diversity_in_Warning_Color_and_Mimicry_Polymorphisms_Shifting_Balance_and_Speciation
http://citeseerx.ist.psu.edu/viewdoc/download?doi=10.1.1.117.1223&rep=rep1&type=pdf
http://images.biomedsearch.com/18542902/114_2008_Article_403.pdf?AWSAccessKeyId=AKIAIBOKHYOLP4MBMRGQ&Expires=1550793600&Signature=4g6vkXQcHUlxU%2BLHQnkIKSIPD4Q%3D

elleelle ha scritto:
Ho fatto proprio l'esempio di 3 specie floricole: Mylabris, Zonitis e Lidus.
Non frequentano gli stessi fiori, ma verosimilmente sono esposti agli stessi predatori, che sono gli uccelli, i quali hanno ottima vista e pessimo olfatto.
Immagino che riescano a riconoscere Zonitis e Lidus anche senza il suggerimento della colorazione aposematica, magari semplicemente perché glielo insegna la loro mamma.

Possibile, ma devono comunque imparare a loro spese se sono buoni da mangiare o no (se non loro, la mamma o chi per lei). E si fa molto prima ad evitare tutti gli insetti con certe colorazioni che imparare a riconoscere tutte le singole specie, immagino. Se sanno che tutti gli insetti con circa quella taglia, schema cromatico comprendente parti nere, o comunque molto scure, accompagnate da parti che vanno dal giallo al rosso, o anche al bruno giallastro / bruno rossiccio chiaro, sono da evitare, non hanno bisogno di sapere esattamente cosa sono.

elleelle ha scritto:
Come avevo scritto nella pagina precedente, dubito molto del fatto che esistano meccanismi così precisi, visto che l'eccezione è quasi la regola, e penso che l'aspetto degli insetti che vediamo sia stato in larga parte frutto del caso.

Nessuno nega il ruolo del caso. Parte tutto da mutazioni casuali, ma che fine facciano è un altro discorso. Pur non sottovalutando il ruolo del caso anche nell'affermazione di un carattere piuttosto che un altro, quando si parla di grandi numeri, anche un minuscolo vantaggio evolutivo può fare la differenza.

_________________
Maurizio Gigli
http://utenti.romascuola.net/bups
http://bup.xoom.it/


Top
profilo
 Oggetto del messaggio: Re: STRISCE ORIZZONTALI ARANCIONI
MessaggioInviato: 20/02/2019, 15:13 
Avatar utente

Iscritto il: 08/11/2018, 0:02
Messaggi: 153
Località: Firenze
Nome: Tommaso Lisa
Glaphyrus ha scritto:
Ciao Tommaso :)

Tommaso Lisa ha scritto:
Non mi risulta essere velenoso

In realtà, la puzza che emana sembra suggerire il contrario.
Infatti, dal sito Pherobase possiamo verificare che l'animale secerne almeno due composti difensivi, ed è facile che non siano gli unici vista la varietà di sostanze emesse dai suoi parenti.
Qui è accessibile un lavoro che può essere una buona base di partenza per esplorare i composti di difesa emessi dai tenebrionidi.

Il pattern di questa specie non è particolarmente raro fra i Tenebrionidae. La bandeggiatura nera e arancio è ben diffusa almeno fra i Diaperinae, vedi per esempio Alphitophagus, Corticeus, Derispia, Gargilius).


Quindi, se ho capito bene, sono due i composti difensivi. Il primo formato da isoledene; beta-guaiene; delta-cadinene; patchoulene; Il secondo formato da: toluquinone e la sostanza difensiva 2-ethyl-1,4-benzoquinone.
La sostanza difensiva sarebbe quindi solo l'ultima. Esiste una traduzione dei due testi citati nelle referenze? Un lavoro italiano?
Perciò il Diaperis non imita altri, ma è lui stesso l'insetto velenoso. Giusto?
Si sa come sintetizzi le sostanze suddette e da dove le secerna (bocca, zampe, addome)?
Chi è nel forum (o fuori) lo specialista dei Diaperis e degli stupefacenti Gargilius?

Grazie per la collaborazione. Credo (è un dato di fatto) che ricomincerò a dedicarmi all'entomologia dal Diaperis e affini.

_________________
Tommaso Lisa

"La realtà non è direttamente sé stessa, essa si presenta attraverso la sua incompleta o fallita simbolizzazione."
Slavoj Žižek


Top
profilo
 Oggetto del messaggio: Re: STRISCE ORIZZONTALI ARANCIONI
MessaggioInviato: 20/02/2019, 15:57 
Avatar utente

Iscritto il: 14/03/2009, 12:59
Messaggi: 3110
Località: Milano
Nome: Gabriele Franzini
Julodis ha scritto:
Marco, il senso del mio intervento era esattamente quello.

Comunque, di studi sull'argomento ce ne sono a bizzeffe. Poco fa, stavo cercando se esisteva sul web un pdf di un autore australiano, A. J. Nicholson, A new theory of the mimicry in insects, 1927, di cui mi era arrivata una offerta per l'originale cartaceo.


Ciao, è qua: https://biodiversitylibrary.org/page/38709107 . Si dà il caso, forse non per caso :D , che la seconda tavola https://biodiversitylibrary.org/page/38709228 sia a base di strisce nere e arancioni...

:hi: :hi: G.


Top
profilo
 Oggetto del messaggio: Re: STRISCE ORIZZONTALI ARANCIONI
MessaggioInviato: 20/02/2019, 16:34 
Avatar utente

Iscritto il: 05/02/2009, 17:28
Messaggi: 3202
Nome: Marco Uliana
Tommaso, i primi composti elencati non sono secreti da Diaperis, ma sono sostanze volatili emesse da Trametes, il fungo di cui si nutre. Sono composti a cui l'animale è sensibile, nel senso che esponendo le antenne a tali sostanze si ottiene risposta sotto forma di impulso elettrico.
Se cerchi questo genere di informazioni in italiano non credo che potrai trovare molto, di certo non nella letteratura primaria (non viene tradotta).


Top
profilo
 Oggetto del messaggio: Re: STRISCE ORIZZONTALI ARANCIONI
MessaggioInviato: 20/02/2019, 22:47 
Avatar utente

Iscritto il: 30/12/2009, 22:20
Messaggi: 31564
Località: Roma
Nome: Maurizio Gigli
Grazie per il link, Gabriele. Strano che un australiano, in quella pagina, non abbia messo nessuna specie dei numerosissimi Buprestidi con quella colorazione presenti in Australia, di svariati generi, tra cui solo Castiarina conta circa 500 specie. Ha messo però uno o due stranissimi Cerambycidi.

_________________
Maurizio Gigli
http://utenti.romascuola.net/bups
http://bup.xoom.it/


Top
profilo
 Oggetto del messaggio: Re: STRISCE ORIZZONTALI ARANCIONI
MessaggioInviato: 20/02/2019, 22:56 
Avatar utente

Iscritto il: 30/12/2009, 22:20
Messaggi: 31564
Località: Roma
Nome: Maurizio Gigli
Tommaso, se ti piacciono i Diaperini, ti consiglio di dare un'occhiata agli Erotylidae, tra i quali ci sono interi generi con colorazione praticamente identica a quella di Diaperis o Gargilius, e che vivono più o meno allo stesso modo. Vedi, ad esempio, Megalodacne

_________________
Maurizio Gigli
http://utenti.romascuola.net/bups
http://bup.xoom.it/


Top
profilo
 Oggetto del messaggio: Re: STRISCE ORIZZONTALI ARANCIONI
MessaggioInviato: 21/02/2019, 8:40 
Avatar utente

Iscritto il: 08/11/2018, 0:02
Messaggi: 153
Località: Firenze
Nome: Tommaso Lisa
Glaphyrus ha scritto:
Tommaso, i primi composti elencati non sono secreti da Diaperis, ma sono sostanze volatili emesse da Trametes, il fungo di cui si nutre. Sono composti a cui l'animale è sensibile, nel senso che esponendo le antenne a tali sostanze si ottiene risposta sotto forma di impulso elettrico.
Se cerchi questo genere di informazioni in italiano non credo che potrai trovare molto, di certo non nella letteratura primaria (non viene tradotta).


Quindi una frase che riassuma il concetto in modo corretto può essere questa:

Il fungo Trametes, di cui si nutre, ha diversi composti volatili cui il Diaperis è sensibile, nel senso che esponendo le sue antenne a tali sostanze (isoledene; beta-guaiene; delta-cadinene; patchoulene) ottiene risposta sotto forma di impulso elettrico e che poi metabolizza in toluquinone e la sostanza difensiva 2-ethyl-1,4-benzoquinone.

MA
Domanda: Il Diaperis ottiene risposta a quale stimolo? Le sostanze cosa inducono nell’insetto? Appetito, riproduzione, difesa? Cosa inducono quei composti volatili nel Diaperis? è corretto dire che il sistema neurale del Diaperis funziona per induzione? E poi, quindi, come funzionano le antenne?

Credo che sia una mancanza considerevole, una tra le molte, quella di una letteratura "divulgativa" su tali argomenti. Non necessariamente manca la traduzione - un inglese di base o un traduttore sono accessibili a tutti - quanto appunto un testo che narrativizzi il nudo dato che può gestire, senza rischio di equivoci (vedi sopra), solo l'esperto.

Perdona, perdonate quindi questo mio incaponirmi, ma sto cercando di creare una narrazione intorno a questo insetto nella quale, se non si vuole limitare alla constatazione "che ha colori vivaci che a me piacciono molto", restano a ogni frase tronconi di domande senza risposta.

La mia raccolta di racconti sarà dedicata anche a mio padre, sarà anche la narrazione del ricordo delle mie (nostre) esperienze sul campo.
Intorno al Diaperis, e alla mia domanda "quali insetti studiare", soggiace l'idea che per me, il coleottero è l'equivalente dell' "oggetto piccolo (a)" nel pensiero psicanalitico di Jaques Lacan.

L'altro "trauma" indotto dal mio ritorno all'entomologia è lo scollamento tra realtà (ricerca dell'IO sul campo, escursione nella natura, razzolare nel magnifico sottomondo verminate) e rappresentazione (accesso immediato alle informazioni, alle immagini, ai dati e ai contatti). Il ponte pare non reggere il differenziale tra la millimetrica pesantezza elementare della coriacea realtà dell'insetto e la virtuale mole smisurata di impalpabili informazioni su di esso.

_________________
Tommaso Lisa

"La realtà non è direttamente sé stessa, essa si presenta attraverso la sua incompleta o fallita simbolizzazione."
Slavoj Žižek


Top
profilo
Visualizza ultimi messaggi:  Ordina per  
nuovo argomento
rispondi
Vai alla pagina Precedente  1, 2
Pagina 2 di 2 [ 24 messaggi ]

Tutti gli orari sono UTC + 1 ora [ ora legale ]


Chi c’è in linea

Visitano il forum: Nessuno e 3 ospiti


Non puoi aprire nuovi argomenti
Non puoi rispondere negli argomenti
Non puoi modificare i tuoi messaggi
Non puoi cancellare i tuoi messaggi
Non puoi inviare allegati

Cerca per:
Vai a: