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Schidium palinuri Dioli, 1989 - Reduviidae - Campania (SA)

VIII.1986 - ITALIA - Campania - SA, Palinuro e Marina di Camerota


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Autore Messaggio
MessaggioInviato: 31/10/2009, 16:09 
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Iscritto il: 02/02/2009, 23:30
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Località: Capaci (Pa)
Nome: Marcello Romano
Trasloco finalmente qui alcune discussioni ancora presenti sul vecchio forum, che riguardano specie molto interessanti.
La discussione originale era stata inserita da Paride Dioli il 17.01.2009.

Paride Dioli ha scritto:
Palinuro e Marina di Camerota (SA), VIII.1986, leg. Dioli (paratypi, collezione Dioli)

Il maschio con, in evidenza, la capsula genitale con i parameri che circondano l'apofisi a forma di spina al centro:


schidiumpalinurimaschiorf1.jpg



La femmina in visione generale e, sotto, il particolare degli ultimi segmenti addominali con le tre caratteristiche apofisi:

schidiumpalinurifemminadf9.jpg



schidiumpalinurifemminayz8.jpg



Di questa specie esistono sia esemplari atteri che macrotteri.

_________________
:hi: Marcello Romano


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 Oggetto del messaggio: Re: Schidium palinuri Dioli, 1989
MessaggioInviato: 04/11/2010, 3:14 
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Iscritto il: 05/02/2009, 17:34
Messaggi: 894
Località: Sondrio - Lombardia - Italia
Nome: Paride Dioli
AVVISO - CHIEDO UN AIUTO AGLI ISCRITTI AL FORUM.
HO BISOGNO DI ESAMINARE ALTRI EXX APPARTENENTI A QUESTO GENERE, SOPRATTUTTO SE RINVENUTI IN ZONA MEDITERRANEA, IN MEDIO ORIENTE, PENISOLA IBERICA E LUNGO LA COSTA OCCIDENTALE AFRICANA, SINO ALLE ISOLE DEL CAPO VERDE.
LA CARATTERISTICA COMUNE è LA FORMA A "TRIDENTE" DELL'OTTAVO SEGMENTO ADDOMINALE DELLA FEMMINA E, NEL MASCHIO, L'APOFISI A FORMA DI SPINA CHE SI ERGE NELLA CAPSULA GENITALE TRA I PARAMERI(vedi foto qui sopra).

Ci sono infatti delle novità sostanziali per quanto riguarda questo genere, sin'ora rappresentato da una sola specie europea e cioè quella raffigurata qui sopra.
Infatti, anche grazie alle interessanti osservazioni emerse in seguito alla pubblicazione della Fauna di Francia ed Europa occidentale, ho deciso di ri-esaminare tutto il materiale euro-mediterraneo a mia disposizione e si stanno evidenziando SEI specie (di cui due o tre nuove) - tutte prevalentemente attere - nella Regione Paleartica ben distinte da quelle della Regione Etiopica (sub-sahariana) e Neotropicale. Sto pertanto valutando l'opportunità di istituire, per le paleartiche (o ai confini con questa regione) un nuovo sottogenere. Non a caso Villiers, nel descrivere Schidium tibbu, lo attribuì ai Metapterus e, solo successivamente, Wygodzinsky inserì "forzatamente" questa specie fra gli Schidium, la qual cosa spiega come S.tibbu, S.palinuri, S. marcidum (quest'ultima con qualche dubbio), ma anche le altre tre specie nuove in corso di valutazione, abbiano caratteristiche similari che le differenziano sensibilmente da tutti gli altri Schidium (s.str.).

_________________
Link: https://www.ndsu.edu/pubweb/~rider/Pentatomoidea/Researchers/Dioli_Paride.htm
Papers in PDF format: https://www.researchgate.net/profile/Paride_Dioli/?ev=hdr_xprf/


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 Oggetto del messaggio: Re: Schidium palinuri Dioli, 1989
MessaggioInviato: 04/11/2010, 8:36 
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Iscritto il: 22/12/2009, 13:31
Messaggi: 9646
Località: Napoli
Nome: Francesco Izzillo
Quanto è grande questo animale, un paio di cm?

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Francesco Izzillo


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MessaggioInviato: 04/01/2011, 3:50 
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Iscritto il: 05/02/2009, 17:34
Messaggi: 894
Località: Sondrio - Lombardia - Italia
Nome: Paride Dioli
La lunghezza varia tra 11,8 e 14,4 mm.
La specie va ricercata negli ambienti retro-dunali (Palinuro e Marina di Camerota, forse potrebbe essere presente anche a Velia, Agropoli...) che, purtroppo attualmente in Italia si sono di molto rarefatti.

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MessaggioInviato: 22/02/2018, 20:36 
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Iscritto il: 05/02/2009, 17:34
Messaggi: 894
Località: Sondrio - Lombardia - Italia
Nome: Paride Dioli
Una buona notizia.
Da qualche anno, nella zona di retroduna di Cala del Cefalo (Marina di Camerota) sono state scoperte ovideposizioni di Caretta caretta (tartaruga marina). Ciò ha portato ad una maggior tutela dell'area costiera - che rientra nel Parco del Cilento - e, di conseguenza, anche ad una protezione indiretta per questa specie che è stata sin'ora rinvenuta nella zona di Capo Palinuro, alla foce dei fiumi Lambro e Mingardo.

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