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Dioli
... Le tue ulteriori foto confermano che non si tratta di una Tinna sp., ma siamo ancora in mezzo al genere Ploiaria che, in questo caso presenta un maschio alato. Nel frattempo ho controllato il mio esemplare della stessa località, si tratta di una femmina attera. La forma del capo corrisponde esattamente a quella del maschio qui riprodotto, con la parte superiore, vista di profilo, piuttosto "squadrata" che presenta dei tubercoli nel lobo posteriore decisamente prominenti, quasi a formar una cresta; inferiormente non vedo spine né tubercoli (neppure nella mia femmina), come invece si nota in una specie affine (P.gutturalis Nhl.). L'unica differenza tra maschio e femmina è nel lobo prossimale del pronoto che è molto sviluppato nel maschio alato (la muscolatura non è atrofizzata e così, volando, è finito nella tua "trappolina") e lo è molto di meno nella femmina attera. Ma la forma del lobo anteriore (distale) è identica: è circa lungo come il capo.
Inoltre questi sono i caratteri generali che vengono confermati: la colorazione è marrone chiara, i femori anteriori hanno tre bande indistinte di punti rotondeggianti, tibie anteriori con l'apice e la base scuri che è il carattere discriminante assieme alla forma del capo ................................................. Ploiaria abrupta Noualhier, 1895
(è nota di Algeria, Marocco e Tunisia... IL RESTO VIENE DA SE')
P.S.: teoricamente potrebbe trattarsi anche di specie nuova, ma, per affermarlo, si dovrebbe avere più materiale di confronto per esaminare la forma dei parameri. In questo caso, basta pazientare e trovarne altri.
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Daniele Sechi
Paride volevo chiederti qualche informazione in più sull'ambiente e il periodo di attività delle Ploiaria. Sono prettamente estive? Se la femmina è attera secondo te frequenta solo il suolo (magari è notturno e di giorno sta sotto i sassi) o andrà anche sulla vegetazione (falcio?). Per scoline ingombre intendi ricoperte di vegetazione? Un po' quindi come i bordi stradali delle nostre campagne?
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Dioli
Come dicevo in quell'altra discussione, gli ambienti dove si trovano gli emesini e altri reduvidi come Polytoxus e Sastrapada, sono in genere molto simili.
A Grado (TS) io ho trovato le Gardena tra le erbe che riempivano delle antiche scoline in disuso, appena prima delle barene e cioè della zona paludosa salmastra del litorale adriatico.
A Comacchio (RA) ho trovato Metapterus in ambienti analoghi. Idem ad Arquà petrarca sui Colli Euganei (PD).
A Palinuro (SA) ho trovato lo Schidium e la Gardena negli avvallamenti delle spiagge a dune (quelle poche che restano) nella zona tra la Molpa e l'Arco Naturale, alla base delle tamerici dove si formano mucchi di detriti di erbe alofile. Nella stessa zona, ma più nell'entroterra (prima della foce del fiume Mingardo) ho trovato gli stessi emesini assieme a Sastrapada e Polytoxus siculus nelle canalette (diametro40-50 cm) di scolo in mezzo alla campagna pascolata dalle bovine e dai cavalli, ma il requisito fondamentale è sempre che queste siano ingombre di vegetazione: sulle sponde più aride si incontrano nabidi e alydidi come le Micrelytra, sul fondo più umido (dove ci sono crostacei Porcellio ad es.) si trovano emesini nascosti fra i detriti e bisogna aver pazienza aspettando che si muovano perché è come cercare l'ago nel pagliaio.
A Diano Arentino (IM) ho trovato Stenolemus novaki e Polytoxus sanguineus nelle erbe a bordo strada, ma nella parte esterna verso la scarpata (all'opposto del versante), dove probabilmente l'acua di scolo scende verso il basso.
In Portogallo ho trovato Ploiaria putoni in serie allo sbocco di un rio asciutto sulla spiagga di Aljezur dove erano cresciute delle graminacee, all'epoca semi-secche (era agosto).
Il periodo migliore è la fine di agosto-primi di settembre, ma in Campania ho trovato emesini anche in primavera inoltrata.
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Hemerobius
Ahaaagh! !
Comacchio in provincia di Ravenna ?
Orrore!
Prima di tutto per i comacchiesi Comacchio dovrebbe essere in provincia di Comacchio, ma essendo questo impossibile meglio rimanere sotto l'odiata Ferrara!
Roberto
PS: ho vissuto trent'anni in comune di Comacchio !
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Dioli
già, è sotto il Po, tant'è vero che il grande fiume divide (da quanto ne so al momento) l'areale di Metapterus caspicus e M.linearis..., la località è Punta Boscoforte, mi pare proprio in provincia di Ferrara.
A Comacchio ci sono stato quel giorno a pranzo in un ottimo ristorante, ma mi hanno dato da mangiare lo stesso anche se è in provincia di Ferrara... pecunia non olet
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Dioli
Provo ad inserire le foto dell'esemplare femmina, stessa località, trovata nel novembre 2001, che io ritengo appartenere alla stessa specie del maschio postato da Daniele.