Non so se è la sezione giusta in cui porre questo quesito. Da diversi mesi sto disegnando gli schemi delle nervature alari dei vari ditteri (per lo più schemi più o meno rappresentativi a livello di famiglia o sottofamiglia) in formato vettoriale (SVG). Al fine di mantenere una uniformità, nella simbologia e nella terminologia sto usando un unico schema interpretativo per tutti i ditteri, dal momento che differenti autori usano interpretazioni diverse.
Vengo al dunque: l'apparente incongruenza più frequente l'ho rilevata in merito alla denominazione usata per la quarta vena posteriore, soprattutto nella trattazione dei Nematoceri, dove è denominata Cu1 o CuA1 o, secondo altri autori, M4 (o M3+4 nei casi di semplificazione della nervatura). D'altra parte ho letto alcune volte (fra cui Hennig, 1973) che questa incongruenza è dovuta al processo evolutivo di semplificazione della venatura, per cui il primo ramo della cubito anteriore e il quarto ramo della media si fondono in un'unica vena.
Detto questo, noto che nella descrizione dei Brachiceri, questa vena è quasi sempre denominata Cu1 o CuA1, di conseguenza, la vena trasversa che chiude la cellula discale è denominata dm-cu e quella prossimale bm-cu, mentre l'interpretazione come quarto ramo della media compare per lo più in vecchi lavori. Per uniformità di interpretazione, sto seguendo invece uno schema interpretativo basato su quello di Amorim & Rindal (2007) (Phylogeny of the Mycetophiliformia, with proposal of the subfamilies Heterotrichinae, Ohakuneinae, and Chiletrichinae for the Rangomaramidae (Diptera, Bibionomorpha), Zootaxa, 1535), concepito fondamentalmente per i Bibionomorpha, ma lo sto estendendo a tutti i Ditteri.
Nella fattispecie, indico questa vena come M4 (o a volte M3+4), la bm-cu come base di M4, la dm-cu come vena trasversa mediale e la base di CuA1 come medio-cubitale, seguendo la nomenclatura adottata dai suddetti autori.
Trattandosi di convenzioni, è corretto applicare questa estensione? Credo che i ditterologi non si formalizzino su questo aspetto e si adeguano secondo i casi alla nomenclatura specifica adottata nei lavori principali relativi ai vari singoli taxa, ma lo scopo per cui sto facendo questi schemi richiederebbe una uniformità terminologica, sempre ammesso che sia pertinente. Attendo i pareri.
Ciao
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