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Come si riammorbidiscono gli insetti?



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Autore Messaggio
 Oggetto del messaggio: Come si riammorbidiscono gli insetti?
MessaggioInviato: 30/10/2009, 16:03 
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Iscritto il: 21/05/2009, 14:59
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Località: Casinalbo (MO)
Nome: Riccardo Poloni
dato che vedo che è una domanda frequente nel forum e altrove, voglio mettere una discussione su come si riammorbidiscono gli insetti secchi, anche da anni, i metodi a mio avviso migliori sono due: il primo, quello senz'altro migliore, è quello della camera umida, una camera umida si allestisce in pochi minuti e può durare anche per diversi ammorbidimenti, serve un contenitore a chiusura ermetica tipo le scatole da mascarpone, io di solito uso quelle, sul fondo si mettono tre o quattro strati di carta assorbente imbevuta d'acqua e sopra si mettono gli insetti da riammorbidire, si chiude e si mette il tutto in frigo per evitare le muffe, e in quattro o cinque giorni gli insetti saranno perfettamente morbidi, se non si vuole mettere in frigo la camera umida la si può tenere fuori ma con un piccolo accorgimento sempre per evitare muffe, si imbeve la carta assorbente con acqua e detersivo per piatti. Il secondo metodo è quello dell'aceto, molto banalmente si mettono gli insetti nell'aceto in un contenitore qualsiasi e in una notte o poco più gli insetti sono morbidi, metto due immagini che illustrano il metodo, dato che ho paura di non essere stato abbastanza chiaro :oops: :) :
la camera umida:
camera umida.JPG

il bicchiere con l'aceto:
bicchiere ad aceto.JPG


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Riccardo Poloni
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Negrita, Rotolando verso sud


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MessaggioInviato: 30/10/2009, 16:52 
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Iscritto il: 02/10/2009, 17:40
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Località: Osimo
Nome: Alberto Strocchi
D'accordissimo Riccardo e chiari anche i disegni. Faccio così anche io.
Mi permetto di aggiungere solo due parole sulle tempistiche. Il raccoglitore dovrà valutare la mole dell'insetto da rammollire e il periodo di "secca" dell'insetto stesso. Questi parametri potrebbero spostare il periodo di ammollo da un giorno a una settimana o più. Perciò attenzione perché un Calamobius filum (per esempio) secco da alcune settimane, dopo tre giorni di umido diventa poltiglia e le antenne le raccogli un segmento alla volta ...! Un Goliatus vecchio di dieci anni dopo una settimana non ti fa neanche un sorriso!!!
Un'altra cosa per coloro che (come me ... ) è meglio che non mettano roba del genere in frigo - a buon intenditor ... - potrebbe essere sufficiente aggiungere all'acqua qualche goccia di etere per evitare le muffe.
Ma il bello viene adesso ... anzi no: fra qualche giorno perché mi sono dimenticato come si chiama.
Comunque sappiate che esiste un composto chimico in piccoli granelli che sciolto in acqua tiepida dà un composto nel quale immergendo un piccolo insetto (un Aphodino, un Rinchites, una Coccinella, ... ) per la durata fantastica di tre o quattro SECONDI (!!!) vi permette di prepararlo al volo senza problemi.
Io ne ho un cucchiaino che tengo come l'oro: l'ho provato in più di un'occasione ... E FUNZIONA!!!!
Ciao
Alberto


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MessaggioInviato: 30/10/2009, 18:26 
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Iscritto il: 27/08/2009, 16:11
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Località: LOMBARDIA - Besana in Brianza (MB)
Nome: Alberto Buffetti
Io per evitare la formazione di muffe aggiungo nella camera umida qualche pezzettino di canfora per vestiti e di muffe finora non se ne sono mai formate! :hp:

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Ciao.
Alberto
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Non è la più forte delle specie che sopravvive, né la più intelligente, ma quella più reattiva ai cambiamenti. (Charles Robert Darwin)


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MessaggioInviato: 30/10/2009, 19:40 
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Iscritto il: 05/09/2009, 7:56
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Nome: Gianfranco Sama
Anche una pallina di paradiclorobenzolo (se ne trova ancora in qualche farmacia) serve allo scopo (come antimuffa).
Adesso aspetto Aberto con il suo composto miracoloso.

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Gianfranco Sama

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Gershom Sholem


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MessaggioInviato: 30/10/2009, 20:30 
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Iscritto il: 21/05/2009, 14:59
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Località: Casinalbo (MO)
Nome: Riccardo Poloni
grazie alberto delle informazioni, hai ragione, in effetti non ci avevo pensato a scriverlo, mi ricordo che una volta ho messo una Brachypteroma ottomanum nella cvamera umida e l'ho ripresa fuori quattro giorni dopo, l'ho presa con la pinsetta e le zampe e le antenne sono rmaste sulla carta :cry: , anch'io sono curioso di sapere il composto miracoloso, ma un metodo per ottenere risultati veloci con piccoli coleotteri, è l'acqua bollente, se lo immergi nell'acqua bollente dopo qualche minuto è già morbidissimo, l'unico problema è che tendono a perdere la pubescenza, alcuni per evitare la muffa usano le foglie d'alloro o l'acido acetilsalicidico (si scrive così? :no1: ), in pratica l'aspirina, anche nelle trappole dolci oltre che nelle camere umide sempre per evitare muffe :)

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Riccardo Poloni
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MessaggioInviato: 01/11/2009, 22:06 
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Nome: Marcello Benelli
Io in camera umida tengo una pasticca di canfora per armadi. In tal modo gli insetti non ammuffiscono nemmeno se li lascio un anno li dentro...!

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Marci
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MessaggioInviato: 02/11/2009, 11:10 
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Nome: Filippo Di Giovanni
Io comunque ricordo sempre anche questo, anche se non l'ho mai provato direttamente:

Sacco F. 1984 - Un nuovo metodo di idratazione rapida del materiale entomologico - Bolletino ARDE, 37(1-4): 59-61

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"Non posso separare il piacere estetico che provo nel vedere una farfalla dal piacere scientifico di sapere che cosa è" (V.Nabokov)


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MessaggioInviato: 02/11/2009, 12:09 
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Nome: Alberto Buffetti
Eopteryx ha scritto:
Io comunque ricordo sempre anche questo, anche se non l'ho mai provato direttamente:

Sacco F. 1984 - Un nuovo metodo di idratazione rapida del materiale entomologico - Bolletino ARDE, 37(1-4): 59-61


Ma che dice Sacco?? Ci puoi descrivere il metodo?

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Ciao.
Alberto
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MessaggioInviato: 03/11/2009, 12:52 
 
Io uso un metodo molto rapido anche se forse un po' troppo "violento": metto un contenitore con un po' di acqua distillata nel forno a microonde per 60 secondi. Estraggo il contenitore con l'acqua, che, a questo punto, sta per bollire, e vi immergo l'insetto. Nel giro di un minuto o due l'insetto è rammollito e pronto per essere ripreparato o dissezionato.
Il sitema funziona molto bene, ma è sconsigliabile per insetti dotati di pubescenza lunga e delicata o coperti da squame o tomento.
Ciao,
Alberto
N. B. importante non mettere l'insetto nel forno a microonde.


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MessaggioInviato: 03/11/2009, 13:03 
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Località: Capaci (Pa)
Nome: Marcello Romano
chaetonyx ha scritto:
N. B. importante non mettere l'insetto nel forno a microonde.


Soprattutto se si desidera mantenere intatta la propria incolumità (nel caso di entomologi ammogliati) :mrgreen:

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:hi: Marcello Romano


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MessaggioInviato: 03/11/2009, 17:46 
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Località: Treviso
Nome: Claudio Codato
In un sito francese ho letto che alcuni entomologi d'oltralpe usano la pepsina.
Qualcuno conosce questa tecnica? :?:
Grazie
:hi:

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Ciao Claudio


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MessaggioInviato: 04/11/2009, 15:25 
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Località: Osimo
Nome: Alberto Strocchi
Ciao a tutti e scusate il ritardo.
La pozione miracolosa (poi magari qualcuno dirà: "è vecchia!!!") si chiama POTASSIO IDRATO. Io ce l'ho in granuli ... ignoro se esista anche in polvere, gocce ... pomata da spalmare sul petto, supposte o spray. Fatto sta che a me ha risolto un gran numero di situazioni e i pochi grammi che ho li serbo per le occasioni "speciali". Per quel che riguarda invece i soggetti con pelurie o scaglie ... fatevi raccontare da Maurizio "gomphus" come fa lui (che me lo ha raccontato un paio di volte ma puntualmente me lo dimentico ... sapete: "l'arterio" comincia a farsi sentire!!!).
Alberto


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MessaggioInviato: 04/11/2009, 16:20 
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Iscritto il: 19/09/2009, 22:25
Messaggi: 5870
Località: Brescia
Nome: Vinicio Salami
già che la discussione è stata rispolverata dico la mia; camera umida con canfora oppure immersione in acqua molto calda (in questo caso bastano 1/2 ore), dopo di che tengo gli insetti a mollo per mezz'ora circa in un qualsiasi liquido sgrassante da cucina (prediligo chante clair - sapone di marsiglia :D ); questo ripulisce perfettamente le bestiole, togliendo qualsiasi residuo di sporcizia e grasso, e contemporaneamente ammorbidisce le articolazioni.
successivamente sciacquo con acqua tiepida, lascio asciugare per qualche minuto su carta assorbente e finalmente inizio la preparazione, che è una mia fissa..."smonto" quasi tutte le bestiole che mi vengono date, salvo casi particolari (per i Carabus, ad esempio, quelli preparati dall'amico Sandel).

:birra:


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MessaggioInviato: 04/11/2009, 16:46 
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Iscritto il: 08/06/2009, 0:06
Messaggi: 3415
Località: Feltre(BL)
Nome: Nicola Dal Zotto
alberto ha scritto:
Ciao a tutti e scusate il ritardo.
La pozione miracolosa (poi magari qualcuno dirà: "è vecchia!!!") si chiama POTASSIO IDRATO. Io ce l'ho in granuli ... ignoro se esista anche in polvere, gocce ... pomata da spalmare sul petto, supposte o spray. Fatto sta che a me ha risolto un gran numero di situazioni e i pochi grammi che ho li serbo per le occasioni "speciali". Per quel che riguarda invece i soggetti con pelurie o scaglie ... fatevi raccontare da Maurizio "gomphus" come fa lui (che me lo ha raccontato un paio di volte ma puntualmente me lo dimentico ... sapete: "l'arterio" comincia a farsi sentire!!!).
Alberto


Da quel(poco) che so è un prodotto molto corrosivo...non è che danneggia gli insetti??? in ogni caso dovrebbe avere prezzi abbastanza contenuti a quanto vedo su internet....

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Nicola Dal Zotto


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MessaggioInviato: 04/11/2009, 19:17 
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Località: Osimo
Nome: Alberto Strocchi
Considerando che io raccolgo e preparo quasi esclusivamente coleotteri, devo ammettere che sulla loro superficie chitinosa non ho notato alcun deterioramento, sia per le tinte che per la lucentezza, nè perdita di villosità o di corrosione delle parti membranose ... Ricordiamoci che ho limitato il tempo dell'immersione a pochi secondi ...
Certo non mi sento di prendermi la responsabilità di farvi rovinare esemplari rarissimi lasciandoli in ammollo per ore!!!
Lascio a voi e alla vostra esperienza - anche in rapporto all'insetto che avete di fronte - se prendere in considerazione la cosa.
La camera umida che tutt'ora uso per rammollire le "bestie" più robuste e poco delicate lascia a volte le tinte scure e le squame basse.
Per le tinte, a volte, rimedio con un bagno in acetone pulito (anche dopo la preparazione e col cartellino). Se l'acetone è pulito non ingiallisce il cartellino, l'insetto già preparato si "secca" ulteriormente e i colori (Aphodini come i Nimbus o i Chilothorax o anche l'A. conjugatus) tornano ad essere quelli visti sotto il sole. Certo se uno li lascia ad "invecchiare" due giorni ... li tira su un pò palliducci ... ma anche qui gioca un minimo di esperienza.
Per i peli o le squame a volte riesco ad ottenere qualche successo accarezzando il "soggetto" con uno di quei pennellini da trucco (femminile) che frego a mia figlia, mobidissimi e delicatissimi, andando "contropelo"... il tutto prima che si irrigidisca di nuovo, ovviamente.
Ciao
Alberto


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