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Coraebus fasciatus (Villers, 1789) Dettagli della specie

23.VIII.2012 - ITALIA - Abruzzo - PE, Serramonacesca


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MessaggioInviato: 29/08/2012, 19:45 
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Iscritto il: 23/06/2010, 19:05
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Nome: Alessio Morelli
Trovato morto anche questo gioiello :lov3: ... peccato senza antenne :cry:
Ho già letto le preziose indicazioni che ha dato Maurizio (Julodis) in quest'altra discussione (che ringrazio ovviamente :mrgreen: :birra: ) su come scovare i rami attaccati, vedrò di tornare sul posto il prossimo anno.

Dimensioni 20 mm

Coraebus.jpg



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MessaggioInviato: 29/08/2012, 19:59 
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fasciatus

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MessaggioInviato: 29/08/2012, 20:03 
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Nome: Alessio Morelli
f.izzillo ha scritto:
fasciatus

Mille grazie :ok:
Quindi il sito di Fauna Europea non è sempre aggiornato... :?


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MessaggioInviato: 29/08/2012, 23:08 
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Iscritto il: 30/12/2009, 22:20
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Nome: Maurizio Gigli
Alessio89 ha scritto:
f.izzillo ha scritto:
fasciatus

Mille grazie :ok:
Quindi il sito di Fauna Europea non è sempre aggiornato... :?

Spesso non è aggiornato. Poi questa specie ogni tanto cambia nome, giusto per non annoiarci.
Giorni fa, tornando da Serrone a Roma, ho visto dalla macchina una querciotta (o meglio un leccio) che avrà avuto almeno venti attacchi con relativi rami seccati. In certe condizioni questa specie deve essere abbastanza distruttiva.

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Maurizio Gigli
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MessaggioInviato: 30/08/2012, 11:51 
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Nome: Alessio Morelli
Julodis ha scritto:
Spesso non è aggiornato. Poi questa specie ogni tanto cambia nome, giusto per non annoiarci.

:lol1: ... quindi è un pò come la nostra Cetonischema che non si sa se è aeruginosa o speciosissima! :dead:
Alessio89 ha scritto:
Giorni fa, tornando da Serrone a Roma, ho visto dalla macchina una querciotta (o meglio un leccio) che avrà avuto almeno venti attacchi con relativi rami seccati. In certe condizioni questa specie deve essere abbastanza distruttiva.

Dove l'ho trovata io non credo possa fare tanto "danno", le roverelle che ci sono non sono molto grandi, da mangiare non ce n'è granchè, infatti i rami secchi che ho intravisto sono sparsi uno su ogni pianta :mrgreen: .
:hi:


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MessaggioInviato: 30/08/2012, 12:08 
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Iscritto il: 30/12/2009, 22:20
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Nome: Maurizio Gigli
Alessio89 ha scritto:
Dove l'ho trovata io non credo possa fare tanto "danno", le roverelle che ci sono non sono molto grandi, da mangiare non ce n'è granchè, infatti i rami secchi che ho intravisto sono sparsi uno su ogni pianta :mrgreen: .
:hi:

Il problema è che ogni larva di questa specie uccide un ramo, di sezione dai 2,5-3 cm in su. Non gli servono grandi alberi. Bastano anche delle giovani querce di 3-4 m.

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Maurizio Gigli
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MessaggioInviato: 30/08/2012, 12:14 
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Nome: Francesco Izzillo
Julodis ha scritto:
Alessio89 ha scritto:
f.izzillo ha scritto:
fasciatus

Mille grazie :ok:
Quindi il sito di Fauna Europea non è sempre aggiornato... :?

Spesso non è aggiornato. Poi questa specie ogni tanto cambia nome, giusto per non annoiarci.
Giorni fa, tornando da Serrone a Roma, ho visto dalla macchina una querciotta (o meglio un leccio) che avrà avuto almeno venti attacchi con relativi rami seccati. In certe condizioni questa specie deve essere abbastanza distruttiva.

:ok: Sono documentati e pubblicati dati su esplosioni cicliche e conseguenti danni prodotti da questa specie. (in particolare per il Gargano anche se al momento non ricordo i riferimenti bibliografici).

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Francesco Izzillo


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MessaggioInviato: 07/06/2013, 19:21 
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Nome: Alessio Morelli
Ecco cosa succede a non portare il segaccio! :no1:...
Oggi, diciamo per caso, sono riuscito finalmente a trovare le quercette attaccate da questo bel buprestide.
E' da questo inverno che gli vado dietro, non ne avevo trovata una di roverella che presentasse quei caratteristici segni, e i rami secchi che vedevo non mi convincevano del tutto. Avevo provato persino a cambiare zona, spostandomi più in basso.
Adesso che ho capito mi appare tutto così chiaro e ovvio. Bastava aspettare la comparsa e la crescita di tutte le foglie della pianta e i rami attaccati si riescono ad osservare anche a grande distanza.

La raccolta alla fine non è andata come mi aspettavo (salvo quell'unica pupa nella foto) e solo con l'accetta non me la sono sentita di proseguire. Tornerò prossimamente con gli strumenti adatti :ok: .
In compenso ho documentato un po' quello di cui parlava Maurizio (ci ha visto giusto pure sulla sezione dei rami :o ).

Quercia attaccata, in questo caso un roverella
roverella-attaccata.jpg


Ramo colpito (2,5-3 cm di diametro :D ), riconoscibile dalle foglie secche che persistono per gran parte dell'anno
ramo-attaccato.jpg


Galleria subcorticale ad anello
galleria-subcorticale-ad-an.jpg


Manicotto di foglie giovani alla base del ramo
manicotto.jpg


La pupa del Coraebus in celletta, in questo caso vicino all'"anellatura"
Coraebus - pupa.jpg



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MessaggioInviato: 07/06/2013, 23:18 
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Nome: Alessandro Pinna
Che bel reportage, bravo.
Anche io, grazie a quanto spiegato da Maurizio, ho identificato qualche ramo interessante di leccio e roverella e li ho raccolti. Speriamo di averci visto giusto!
:hi:

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AleP


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MessaggioInviato: 08/06/2013, 0:04 
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Iscritto il: 23/06/2010, 19:05
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Nome: Alessio Morelli
Grazie :D
AleP ha scritto:
Anche io, grazie a quanto spiegato da Maurizio, ho identificato qualche ramo interessante di leccio e roverella e li ho raccolti. Speriamo di averci visto giusto!

Lo spero anch'io, così magari se ti ricapita puoi aggiungere le foto dei rami di leccio attaccati. Io i rami secchi sui lecci li ho sempre visti e controllati, ma all'interno non ho mai trovato nulla :( .
Con la roverella, a questo punto, devo ammettere che è più facile.


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MessaggioInviato: 08/06/2013, 9:47 
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Iscritto il: 19/04/2012, 7:52
Messaggi: 1071
Nome: Gianfranco Curletti
Alessio89 ha scritto:
Grazie :D
AleP ha scritto:
Anche io, grazie a quanto spiegato da Maurizio, ho identificato qualche ramo interessante di leccio e roverella e li ho raccolti. Speriamo di averci visto giusto!

Lo spero anch'io, così magari se ti ricapita puoi aggiungere le foto dei rami di leccio attaccati. Io i rami secchi sui lecci li ho sempre visti e controllati, ma all'interno non ho mai trovato nulla :( .
Con la roverella, a questo punto, devo ammettere che è più facile.


E' molto semplice, non dovete aprire il ramo perchè rischiate di danneggiare la larva. Semplicemente quando trovate il ramo, dovete cercare il germoglio (foglie ) verdi più vicine alla parte secca. Con un coltellino decorticate (senza intaccare il legno) andando verso l'apice, ovvero verso la parte secca. Quasi subito troverete la galleria dell'incisione anulare se il danno è stato fatto dal Corebo. A questo punto segate il ramo all'altezza della parte verde da cui avete iniziato la decorticazione e un altro taglio a 15-20 cm sopra l'incisione, verso l'apice. Vi portate a casa i vostri 25 cm di rametto che vi daranno l'agognato buprestide. O il suo parassita....
Non rompete il ramo all'altezza dell'incisione, rischiate di danneggiare la larva: infatti è questo uno dei mezzi di lotta, che consiste proprio di tirare giù i rami con una corda, rami che indeboliti dall'incisione, si spezzano proprio in quel punto.
Il lavoro cui fa riferimento Izzillo è di Solinas del 1971: "Considerazioni ecologiche sul preoccupante sviluppo di Coroebus florentinus (Herbst) nelle leccete del Gargano. Ist. Entom. Agr. Univ, Bari, VII:115-121.
Ultima nota su osservazioni personali: l'esplosione demografica della specie è legata alle stagioni particolarmente secche che impediscono alle piante di produrre quantità di linfa sufficienti ad annegare la larva nei primi stadi di crescita.


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MessaggioInviato: 08/06/2013, 10:56 
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Località: Ancona
Nome: Giacomo Giovagnoli
Bravissimo Alessio!!!

Qualche settiman fa avevo trovato queste gallerie ad anello su roverella che portano alla morte del ramo e le avevo attribuite a qualche cerambice! :oops:
Adesso so cosa fare! :ok:

_________________
Immagine Giacomo


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MessaggioInviato: 08/06/2013, 11:31 
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Località: Pescara
Nome: Alessio Morelli
Almeno il mio "errore" è servito a qualcosa :D .
Le preziose indicazioni di Gianfranco, che doverosamente ringrazio :birra: , ci aiuteranno a fare più attenzione al metodo, specie, da tenere a mente, a non spezzare il ramo interessato :gh: .
Ti auguro anche a te di trovarne, è una specie veramente stupenda.
:lov2:

Aggiungo soltanto che mi è capitato di trovare una celletta a 20cm ca. dalla galleria ad anello, nella parte secca, scavata in direzione della base del ramo. Probabilmente in un unico ramo ve ne erano più di uno, oppure la larva ha cambiato direzione per qualche motivo.
Mi sono dimenticato di fotografarla
:hi:


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MessaggioInviato: 08/06/2013, 11:52 
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Iscritto il: 19/04/2012, 7:52
Messaggi: 1071
Nome: Gianfranco Curletti
Alessio89 ha scritto:
Almeno il mio "errore" è servito a qualcosa :D .
Le preziose indicazioni di Gianfranco, che doverosamente ringrazio :birra: , ci aiuteranno a fare più attenzione al metodo, specie, da tenere a mente, a non spezzare il ramo interessato :gh: .
Ti auguro anche a te di trovarne, è una specie veramente stupenda.
:lov2:

Aggiungo soltanto che mi è capitato di trovare una celletta a 20cm ca. dalla galleria ad anello, nella parte secca, scavata in direzione della base del ramo. Probabilmente in un unico ramo ve ne erano più di uno, oppure la larva ha cambiato direzione per qualche motivo.
Mi sono dimenticato di fotografarla
:hi:


20 cm dall'incisione sono veramente tanti, a me era mai capitato.


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MessaggioInviato: 08/06/2013, 12:09 
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Iscritto il: 23/06/2010, 19:05
Messaggi: 2566
Località: Pescara
Nome: Alessio Morelli
Infatti avrei dovuto fare una foto. Vi era una galleria che proseguiva verso la parte viva e un'altra, proveniente sempre dall'apice, che si interrompeva prima, con conseguente celletta per la ninfosi. La pupa che era all'interno è disgraziatamente morta, come sono andato a spaccare il ramo a metà per vedere cosa c'era dentro :( .
C'è da dire comunque che quel ramo (adesso non ricordo bene) era rotto, per via proprio della caratteristica galleria.


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