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Nebrodi: la querceta di Colle Finocchio (Cesarò, ME)



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MessaggioInviato: 06/07/2014, 20:17 
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Nell'ambito di raccolte naturalistiche, capita spesso che i ricercatori si fermino ad investigare sempre una medesima zona conosciuta, e ciò è buono per acquisire una maggiore conoscenza della biodiversità in una determinata area, oppure che, indotti dalla fama di una zona di essere maggiormente profiqua rispetto ad altre, si concentrino esclusivamente in questa tralasciando le aree limitrofe.

E così, se del territorio di Cesarò, sugli alti Nebrodi, nominassi località come "Portella Femmina Morta", "Lago Biviere", "Monte Soro", molti di voi (anche non siciliani) mi annuirebbero sicuramente ;) , se nominassi "Colle Finocchio"... non so quanti entomologi siciliani mi direbbero di conoscerla.

Questa (noiosa e forse inutile) premessa vuole trasmettere il mio stupore nel trovare in un posto sconosciuto ai più un discreto grado di biodiversità, paragonabile a quello di altre zone più conosciute.

Sto parlando di Colle Finocchio e c.da Finocchio, una zona boscata sita a occidente di Cesarò, fra i 1000 e i 1150 m di quota. Il bosco, gestito a ceduo dall'Azienda Silvo pastorale di Troina, è costituito da esemplari di Quercus gussonei, Quercus dalechampii, Quercus virgiliana e altre querce del ciclo della roverella. E' quindi importante innanzitutto dal punto di vista botanico, tanto che, pur interessandomi di entomologia, raccolgo vari campioni di piante per il mio erbario.

IMG_8926.JPG


Dettaglio arbusto di Q. gussonei
IMG_8928.JPG


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MessaggioInviato: 06/07/2014, 20:31 
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Il mio obbiettivo primario era quello di porre due trappole aeree con vino come anticipato in questa discussione (viewtopic.php?f=342&t=54743).

Fatto ciò, comincio a esplorare i dintorni; i primi coleotteri che trovo sono una femmina di Trichodes leucopsideus, specie non comune e localizzata in Sicilia, che mi scappa :x e un maschio di Chlorophorus sartor (O. F. Müller, 1766), che avevo precedentemente trovato solo a Montalbano Elicona.

Di questa specie oggi ho invece visto molti esemplari su Daucus carota, alcuni in copula:
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MessaggioInviato: 06/07/2014, 21:31 
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La maggior parte delle raccolte le effettuo in questa radura, dominata da Daucus carota e Cynara cardunculus

IMG_8943.JPG



Un possente esemplare di Uromenus sp. che staziona su Daucus carota

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I lepidotteri sono i veri protagonisti delle radure: vi mostro solo quelli che sono riuscito a fotografare (determinazioni gradite :) )

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Un altro esemplare di Uromenus: questi ortotteri, che in Sicilia si incontrano esclusivamente in località montane, sono piuttosto goffi e lenti (per fuggire si limitano a nascondersi sotto l'omprello della carota) ed è facile maneggiarli (non fate caso al dito, mi sono tagliato nel preparare le trappole).

IMG_8950.JPG


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MessaggioInviato: 06/07/2014, 21:49 
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Mi sposto in un' altra zona del bosco, ancora più in alto, e intanto trovo Stenopterus rufus, Stictoleptura cordigera e fra i curculionidi Larinus scolymi sui carciofini selvatici e Polydrusus sp. sfalciando i cespugli di querce. Scorgo inoltre diverse Anthaxia millefolii polychloros, uno dei Buprestidi più frequenti in Sicilia, non riuscendo a prenderne neanche una (non sono goffe e lente come gli Uromenus :to: ).

IMG_8942.JPG


IMG_8944.JPG


IMG_8953.JPG



L'inaspettato del giorno: su Pyrus vallis-demonis un bellissimo fasmide che, dopo avermi concesso una (orrenda) foto, vola via lasciandomi come un infante a cui è scappato il palloncino... :cry:

IMG_8958.JPG



Mi consolano i paesaggi veramente spettacolari....

IMG_8959.JPG


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Incontro poi questo ortottero, presente in molti esemplari di cui uno raccolto: uno di essi, posatosi su un cespuglio di quercia, mi concede un paio di foto: di cosa si tratta?

IMG_8965.JPG


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IMG_8967.JPG


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MessaggioInviato: 06/07/2014, 22:13 
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Incontro anche delle Stenurella bifasciata bifasciata (O. F. Müller, 1776), alcune di esse in copula.

IMG_8974.JPG



Sui carciofini selvatici moltissimi imenotteri: oltre alle comuni Xylocopa, erano presente queste Megachilidae (?)

IMG_8990.JPG



Anche gli emitteri non mancano: raccolgo Spilostethus saxatilis, Carpocoris mediterraneus atlanticus e Coraeus marginatus, di cui noto una vera esplosione demografica sui carciofini selvatici:

IMG_8992.JPG


IMG_8993.JPG



Concludo qui, spero di non essere stado troppo tedante.

Alla prossima! :hi:

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MessaggioInviato: 07/07/2014, 11:37 
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Bel reportage :ok:
L'ortottero bruniccio è Tylopsis liliifolia ;)

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Grazie Marco! :birra:

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Ciao Giovanni, i due lepidotteri sono Satyrinae, rispettivamente Brintesia circe (Fabricius, 1775) e Melanargia galathea (Linnaeus, 1758).

:hi:


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MessaggioInviato: 07/07/2014, 18:38 
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Grazie Roberto! :)

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Prima una domanda: ma tu usi un retino da falcio, o cerchi di prenderli solo a mano libera? In quest'ultimo caso, metti in conto che, soprattutto finchè non avrai una annosa esperienza alle spalle, la maggior parte dei Buprestidi floricoli, soprattutto le Anthaxia, e quasi tutti quelli che vanno sul fogliame, ti lasceranno con un palmo di naso.

Poi un consiglio, vedendo le tue foto. In quelle quercete basse e piuttosto rade, prova a battere le fronde col retino da falcio, se ce l'hai, o con un ombrello (non serve un ombrello entomologico, ne basta uno normale, possibilmente a tinta unita, meglio bianco, giallo o comunque colori vivaci, ma va bene pure nero o altro colore unico).
Troverai una gran quantità di insetti che nemmeno sospettavi ci fossero. Per i Buprestidi in particolare, l'ombrello non va bene, perchè volano prima di caderci, a meno di usarlo la mattina molto presto, o verso sera, quando sono ormai lenti. Ma per molti altri insetti si può usare a qualsiasi ora.

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Julodis ha scritto:
Prima una domanda: ma tu usi un retino da falcio, o cerchi di prenderli solo a mano libera? In quest'ultimo caso, metti in conto che, soprattutto finchè non avrai una annosa esperienza alle spalle, la maggior parte dei Buprestidi floricoli, soprattutto le Anthaxia, e quasi tutti quelli che vanno sul fogliame, ti lasceranno con un palmo di naso.


Il retino ce l'ho e lo uso... il problema è avere esperienza anche con quello! :gh:

Julodis ha scritto:

Poi un consiglio, vedendo le tue foto. In quelle quercete basse e piuttosto rade, prova a battere le fronde col retino da falcio, se ce l'hai, o con un ombrello (non serve un ombrello entomologico, ne basta uno normale, possibilmente a tinta unita, meglio bianco, giallo o comunque colori vivaci, ma va bene pure nero o altro colore unico).
Troverai una gran quantità di insetti che nemmeno sospettavi ci fossero. Per i Buprestidi in particolare, l'ombrello non va bene, perchè volano prima di caderci, a meno di usarlo la mattina molto presto, o verso sera, quando sono ormai lenti. Ma per molti altri insetti si può usare a qualsiasi ora.


Si, ho battuto le fronde delle querce con il retino da sfalcio trovando dei Polydrusus sp. e falcito i cespugli di querce trovando alcuni emitteri. :)

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Bei posti Giovanni :birra:

Scusa se indago, ma è veramente curioso il fasmide volante, io pensavo che le specie europee fossero tutte attere :roll: :o .


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Alessio89 ha scritto:
Bei posti Giovanni :birra:

Scusa se indago, ma è veramente curioso il fasmide volante, io pensavo che le specie europee fossero tutte attere :roll: :o .

Esatto, tutte le specie europee sono attere. Ho interpretato ciò che Giovanni ha scritto come un semplice salto, dato che nell'esemplare in foto non si vedono nemmeno le ali.

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Nome: Giovanni Altadonna
marco villa ha scritto:
Alessio89 ha scritto:
Bei posti Giovanni :birra:

Scusa se indago, ma è veramente curioso il fasmide volante, io pensavo che le specie europee fossero tutte attere :roll: :o .

Esatto, tutte le specie europee sono attere. Ho interpretato ciò che Giovanni ha scritto come un semplice salto, dato che nell'esemplare in foto non si vedono nemmeno le ali.


L'ho visto solo partire come un razzo verso l'alto... pensavo fossero più goffi. :o

Grazie per la correzione. :ok:

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