Discussione inserita nel vecchio forum il 31.12.2008Questa
Mantispa sp., da me raccolta in tre esemplari alle pendici dell'Etna, presenta la membrana alare particolarmente iscurita e brunastra.
Questo mi fa pensare di trovarmi di fronte a
Mantispa perla Pallas, 1772
Se necessario, posso fotografare più in dettaglio altri particolari utili all'identificazione.
Ricordo ancora bene questo incontro, perchè mi colpì lo straordinario numero di esemplari, radunatisi tutti sulle foglie di un albero (acero?).
Mi accorsi della loro presenza perchè ogni tanto qualcuno "atterrava" sul cofano della mia auto, che avevo parcheggiato proprio sotto all'albero.
Alzato lo sguardo vidi che fra le fronde ne svolazzavano a decine.
Alcuni anni dopo, una scena simile (anche se gli esemplari non erano così numerosi) mi si ripresentò sulle Madonie, dove incontrai molte
Mantispa aphavexelte (?), sulle infiorescenze di
Cachrys ferulacea.
Due soli incontri, in tanti anni, con due specie diverse e sempre con grandi concentrazioni di individui: c'è una possibile spiegazione?
Aggiungo ancora due foto, scattate ad un altro esemplare.
Faccia interna dei femori anteriori
Coxa anteriore destra.
Risposta di HemerobiusCarissimo Marcello,
questo esemplare mi sembra proprio identico a quello che hai fotografato ed inserito su FNM di Piano Battaglia, che io determinai come
Mantispa aphavexelte (?). L'ultima cortesia che ti chiedo è se riesci a fotografare l'addome, se non proprio di lato, un po' di traverso da sotto, in modo che possa vederne la pigmentazione.
La questione degli assembramenti delle Mantispa è piuttosto interessante e, se ben ricordo, interessa esclusivamente le specie del gruppo
perla:
perla, aphavexelte, aphavexelte (?) (se quest'ultima fosse una buona specie). Tutti i raccoglitori danno queste specie come estremamente localizzate ma abbondanti ove presenti. Purtroppo non si sa nulla né sui motivi né se la cosa sia effettivamente abituale.
Sarebbe interessante verificare, in primo luogo, la sex ratio di questi assembramenti. L'unico caso che mi è noto tra i Neurotteri europei è quello del Crisopide
Hypochrysa elegans, specie legata al faggio. Nelle radure con arbusti fioriti (rovi, clematidi, &c) si trovano veri assembramenti della specie ma con una sex ratio di 6-8:1 a favore dei maschi. Questi stanno sui fiori a nutrirsi e ad aspettare le femmine che appena sfarfallate lì vengono a cercare cibo e ... sesso. Dopo l'accoppiamento queste si inoltrano nel bosco dove le catture sono infatti sporadiche e sempre di femmine ! Nel bosco avvengono le ovideposizioni e su faggio (quasi esclusivamente) si registrano i ritrovamente delle larve.
Risposta di Velvet AntCaro Roberto,
ho provato a fotografare l'addome lateralmente, ma non è stata impresa facile.
Infatti le ali lo ricoprono in gran parte e poco si vede in trasparenza, proprio perchè, come ti dicevo, queste ultime sono fortemente imbrunite.
Osservando questi tre esemplari dell'Etna e confrontandoli con le altre Mantispa siciliane, raccolte in altre località e che ti sottoporrò successivamente, salta subito all'occhio la forte pigmentazione brunastra e lucida di queste ali rispetto alle altre, che sono più o meno trasparenti!
Ecco comunque la foto che ho realizzato:
In effetti, come tu dici, la somiglianza degli esemplari dell'Etna con quello fotografato a Piano Battaglia è notevole.
Ho riunito le due immagini per facilitare il confronto.
In alto l'esemplare fotografato (e non raccolto) sulle Madonie, a Piano Battaglia (m. 1600) il 21.VII.2004.
Volevo chiederti: quella delle Madonie mi pare proprio una femmina, per l'addome estremamente rigonfio e credo pieno d'uova.
Negli esemplari secchi quali caratteri devo osservare per distinguere i due sessi?
Risposta di HemerobiusI genitali esterni sono l'unico indizio. Nei Mantispidi maschio non sono neppure molto evidenti, ma osservando bene si vede una sorta di "cappello da prete" con due "bozzi" laterali.
Risposta di DilarAlcune mie osservazioni mi portano a ritenere che anche
Mantispa styriaca possa formare questo tipo di assembramenti e che forse possano anche ripetersi per più anni di seguito nel medesimo sito.
Marcello, volevo chiederti una cosa sulle tue osservazioni riguardanti le mantispe, anche se in parte le hai accennate ed in parte mi rispondo da solo....potresti fornirmi una sintetica descrizione dell'ambiente? Devo valutare alcune informazioni che mi hanno riferito sull'argomento.
Risposta di Velvet AntCiao Davide
L'incontro sull'Etna è avvenuto in un ambiente assai simile a quello ripreso in questa foto, caratterizzato da una fitta vegetazione su terreno lavico.
Le Mantispa però, come ho già raccontato, se ne stavano tutte fra le fronde di un albero (acero?) al bordo di una stradina asfaltata.
Mi accorsi della loro presenza, al ritorno dell'escursione fatta sul
Monte S. Maria, in quanto alcuni esemplari erano "atterrati" sul cofano dell'auto che avevo lasciato, in ombra, proprio sotto l'albero da loro abbondantemente frequentato!
L'incontro sulle Madonie, invece, è avvenuto su infiorescenze di
Cachrys ferulacea (dove in seguito ho pure osservato più volte la
Xanthostigma corsica.
L'ambiente è quello di Piano Battaglia, m. 1600, che a luglio, mese in cui sono avvenuti gli avvistamenti, si presenta abbastanza spoglio e arido:
Risposta di DilarGrazie! Tipico ambiente da mantispe non mi stupirebbe se più specie convivessero nel medesimo sito!