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La ZPS "Bacini ex Zuccherificio di Mezzano" (Ravenna)



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MessaggioInviato: 14/02/2016, 20:05 
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Nome: Marco Villani
Insieme alla Riserva Naturale di Alfonsine, nella bassa provincia di Ravenna troviamo una seconda area protetta, ossia la ZPS "Bacini ex Zuccherificio di Mezzano", nel comune di Ravenna. Le due aree protette citate sono poste a circa 5 km di distanza, tuttavia sono ambienti piuttosto diversificati. La Riserva Naturale Speciale di Alfonsine è più varia, ma ha una estensione molto ridotta (circa 12 ettari). Si passa da prati xerotermici a boschi con esemplari maestosi di Salix alba ad argini costeggiati da farnie secolari. La ZPS di Mezzano è innanzitutto di dimensioni maggiori (circa 40 ettari), e presenta sempre lo stesso tipo di ambienti nel suo sviluppo. Sono essenzialmente 10 vasche un tempo utilizzate per la lavorazione delle barbabietole da zucchero presso l'adiacente zuccherificio oggi abbandonato. Ai margini delle vasche sono state piantate diverse essenze (carpini, querce, pioppi, olmi, sambuchi, ecc...) che ora costituiscono un piccolo boschetto a sviluppo lineare sugli argini. Un ambiente pressoché inesistente alla vicina Riserva di Alfonsine è la fascia umida e fangosa del fragmiteto e di altre piante paludicole che qui sono ampiamente diffuse.

Passiamo ora al resoconto dell'uscita, svoltasi ieri, presso la ZPS di Mezzano.

L'ingresso è nelle vicinanze di una vecchia casa disabitata e al cui interno dovrebbero nidificare alcuni rapaci notturni segnalati per l'area (Costa & Ricci, 1996). In realtà, io ed un amico abbiamo minuziosamente esaminato l'interno dell'edificio senza trovare tracce di rapaci, se non feci bianche di Asio otus. E' più probabile che gli animali nidifichino nel più grande edificio adiacente che un tempo costituiva lo zuccherificio vero e proprio.
fotofebbraioalfonsineemezzano 002.JPG



C'è una piccola area picnic, con alcuni tavoli e panchine. In questo punto, insieme a svariate piante alloctone (robinie, ailanti e persino un abete) è stato piantato un giovane Ficus carica. Individuo alcuni rametti (diametro 10-15 mm) secchi e provo a spezzarli. Dentro uno trovo una galleria ben distinta ed aperta. Taglio via qualche sezione fino ad arrivare ad una piccola larva di cerambice, che subito identico come Lepturino. Forse si tratta di Stenurella bifasciata o Stenurella nigra, altrimenti di Grammoptera ruficornis (che però mi è sempre sfarfallata solo da roverella e farnia).
fotofebbraioalfonsineemezzano 003.JPG


fotofebbraioalfonsineemezzano 004.JPG



Particolare del capo
fotofebbraioalfonsineemezzano 005.JPG



Questi giovani pioppi ibridi presentavano sulla corteccia delle scorticature che ho già potuto osservare in Ropalopus clavipes, R. insubricus e Oberea pedemontana. Vista la pianta nutrice e le dimensioni delle ferite, in questo caso direi che sono causate da Saperda carcharias.
fotofebbraioalfonsineemezzano 008.JPG



Stavo pensando...
Se mi confermate la causa di quelle lacerazioni sulla corteccia, intorno a giugno-luglio potrei provare ad asportare i tronchi degli alberelli per tentare un allevamento?

In alcuni punti c'erano alcuni alberelli piuttosto giovani di Ulmus minor. Questo esemplare presenta una corteccia particolarmente sugherificata.
fotofebbraioalfonsineemezzano 010.JPG



Stranamente per la ZPS non sono segnalate specie legate all'olmo (Lampra mirifica, Saperda punctata, Exocentrus punctipennis) (Pezzi, 2013) che invece ho raccolto alla Riserva di Alfonsine (fatta eccezione per Lampra mirifica).

Dei dieci bacini, solo 3-4 rimangono allagati per tutto l'anno. Alcuni sono allagati solo in inverno mentre altri non lo sono mai, salvo durante qualche acquazzone prolungato durante i mesi invernali.
fotofebbraioalfonsineemezzano 011.JPG



Questo è uno dei bacini allagati solo in alcuni periodi dell'anno. Normalmente lo è per gran parte dell'autunno fino alla primavera inoltrata. Quest'anno però l'ho trovato secco fino a metà novembre. Nel fragmiteto si possono trovare Ortotteri Tetrigidi e Conocefalidi, nonché Carabidi come Odacantha melanure ed altri ad abiti simili.
(scusate la foto storta)
fotofebbraioalfonsineemezzano 012.JPG



Credo che però qualcuno abbia operato con dei macchinari per abbassare il fondale. Infatti a novembre il fragmiteto era molto più esteso verso l'interno e rimanevano solo pochi metri quadrati scoperti.

Sul bordo di un bacino trovo un alberello completamente secco e decorticato, ma ancora in piedi. Lo sradico e alla base trovo un bel silfide che non avevo mai incontrato prima. Dovrebbe essere una Silpha tristis (l'unica Silpha segnalata in Pezzi, 2013).
fotofebbraioalfonsineemezzano 013.JPG



Questo bacino invece è quasi perennemente a secco, tanto che in alcuni punti sono abbondanti cespugli di rovo e Acer negundo.
fotofebbraioalfonsineemezzano 014.JPG



In questa zona, nella boscaglia, ho messo due trappole al suolo per la raccolta di ortotteri, carabidi e stafilinidi. Una sotto ad un carpino, l'altra sotto una farnia giovane.

fotofebbraioalfonsineemezzano 016.JPG



Su questo sentiero si trovano ancora alcuni esemplari di Dorcadion spp.. In quel canale a destro ho anche trovato diversi ditiscidi (in Pezzi, 2013 ne sono segnalate quasi 30 specie).
fotofebbraioalfonsineemezzano 017.JPG



A breve le foto di altre uscite con i risultati dei trappolamenti.

Ciao.

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MessaggioInviato: 14/02/2016, 20:29 
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Nome: Francesco Izzillo
La Grammoptera ruficornis si ottiene anche in numero da Ficus. Ti potrebbero inoltre sfarfallare Obriopsis, Parmena e... attento ai Cleridi. :hi:

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Francesco Izzillo


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MessaggioInviato: 14/02/2016, 21:19 
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f.izzillo ha scritto:
La Grammoptera ruficornis si ottiene anche in numero da Ficus. Ti potrebbero inoltre sfarfallare Obriopsis, Parmena e... attento ai Cleridi. :hi:

Allora potrebbe essere anche lei. Purtroppo ho avuto il tempo di raccogliere solo quel rametto, ma la prossima volta prendo varia ramaglia e magari mi esce anche qualche cleride :ok:

Ciao.

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MessaggioInviato: 14/02/2016, 21:28 
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Nome: Francesco Izzillo
marco villa ha scritto:
f.izzillo ha scritto:
La Grammoptera ruficornis si ottiene anche in numero da Ficus. Ti potrebbero inoltre sfarfallare Obriopsis, Parmena e... attento ai Cleridi. :hi:

Allora potrebbe essere anche lei. Purtroppo ho avuto il tempo di raccogliere solo quel rametto, ma la prossima volta prendo varia ramaglia e magari mi esce anche qualche cleride :ok:

Ciao.

:ok: Da Ficus, come Cleridi, ho allevato: Opilo mollis, Denops albofasciatus, Tilloidea unifasciata e Enoplium doderoi; inoltre so che è stato allevato (non da me) il Tarsostenus.

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Francesco Izzillo


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MessaggioInviato: 14/02/2016, 21:40 
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Nome: Marco Villani
Mi spiace Francesco ma nessuna delle specie che citi è segnalata per l'area se non Tarsostenus univittatus. Posso comunque fare un tentativo ;)
:hi:

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MessaggioInviato: 14/02/2016, 22:04 
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Nome: Francesco Izzillo
marco villa ha scritto:
Mi spiace Francesco ma nessuna delle specie che citi è segnalata per l'area se non Tarsostenus univittatus. Posso comunque fare un tentativo ;)
:hi:

Il fatto che non siano segnalate non significa molto; qualcuna di quelle che ho citato c'è sicuramente. :hi:

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Francesco Izzillo


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MessaggioInviato: 14/02/2016, 23:11 
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Nome: Maurizio Gigli
f.izzillo ha scritto:
marco villa ha scritto:
Mi spiace Francesco ma nessuna delle specie che citi è segnalata per l'area se non Tarsostenus univittatus. Posso comunque fare un tentativo ;)
:hi:

Il fatto che non siano segnalate non significa molto; qualcuna di quelle che ho citato c'è sicuramente. :hi:

Per esempio, l'Opilo mollis.

Marco, ai Cleridi piacciono molto un po' tutti gli xilofagi, ma vanno pazzi soprattutto per Bostrichidi, Anobiidi, Scolitidi e robetta simile. Per cui se vedi rametti tutti sforacchiati, come se fossero stati impallinati, fai un tentativo. Ed il fico è uno di quelli che più spesso si trovano in quelle condizioni.

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MessaggioInviato: 15/02/2016, 16:10 
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Nome: Daniele Maccapani
Questa primavera spero di avere modo di venirti a trovare e farmi accompagnare anche in questo posto, mi piace molto; soprattutto per dare una bella vagliata fra i detriti a terra in mezzo a quei fragmiteti :p

:birra:

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MessaggioInviato: 15/02/2016, 16:49 
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Nome: Marco Villani
f.izzillo ha scritto:
marco villa ha scritto:
Mi spiace Francesco ma nessuna delle specie che citi è segnalata per l'area se non Tarsostenus univittatus. Posso comunque fare un tentativo ;)
:hi:

Il fatto che non siano segnalate non significa molto; qualcuna di quelle che ho citato c'è sicuramente. :hi:


:ok:

Julodis ha scritto:
f.izzillo ha scritto:
marco villa ha scritto:
Mi spiace Francesco ma nessuna delle specie che citi è segnalata per l'area se non Tarsostenus univittatus. Posso comunque fare un tentativo ;)
:hi:

Il fatto che non siano segnalate non significa molto; qualcuna di quelle che ho citato c'è sicuramente. :hi:

Per esempio, l'Opilo mollis.

Marco, ai Cleridi piacciono molto un po' tutti gli xilofagi, ma vanno pazzi soprattutto per Bostrichidi, Anobiidi, Scolitidi e robetta simile. Per cui se vedi rametti tutti sforacchiati, come se fossero stati impallinati, fai un tentativo. Ed il fico è uno di quelli che più spesso si trovano in quelle condizioni.


Grazie per i consigli :ok:

Daniele Maccapani ha scritto:
Questa primavera spero di avere modo di venirti a trovare e farmi accompagnare anche in questo posto, mi piace molto; soprattutto per dare una bella vagliata fra i detriti a terra in mezzo a quei fragmiteti :p

:birra:


Certo, basta avvisare e ti ci porto :ok:
Se non hai già gli estratti, sul web trovi i lavori sui coleotteri dell'area.
:hi:

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MessaggioInviato: 15/02/2016, 18:29 
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Nome: Daniele Maccapani
Così a memoria dovrei avere qualcosa, ma devo controllare; in caso contrario li cercherò, grazie dell'indicazione :ok:

:birra: :hi:

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MessaggioInviato: 24/02/2016, 11:24 
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Nome: Elisa Negrini
Sto scoprendo anche questa sezione.
Tutto interessantissimo (alcune cose fatico a inquadrarle, per mancanza di conoscenza di molte famiglie, ma vabbè... ho tempo per imparare).

grazie!
che bello!
passeggiata virtuale con accompagnatore preparato.


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MessaggioInviato: 24/02/2016, 11:39 
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Località: Roma
Nome: Maurizio Gigli
La sezione ambienti è una delle più interessanti del Forum. Peccato che non si sia ancora ben sviluppata. Ma c'è tempo.

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MessaggioInviato: 12/04/2016, 21:45 
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Località: Alfonsine (RA)
Nome: Marco Villani
Ultimamente lo Zuccherificio di Mezzano sta diventando una delle mie tappe fisse nelle giornate libere, anche perché almeno ogni due settimane devo andare a controllare le trappole (normalmente le lascerei anche un mese ma alcune sono vicino a delle spiaggette nei pressi degli appostamenti da caccia e non vorrei ci andasse qualcuno a ficcanasare :devil: ).
Una delle mie attività preferite è il "pesticciamento", nonché frugare tra le cannucce depositate al suolo. Purtroppo il "pesticciamento" sta dando pochi risultati in quanto a Carabidi, sebbene mi abbia consentito di trovare la mia prima Demetrias atricapillus. Per il resto negli stagni trovo molti Idrofilidi, Ditiscidi ed Eteroceridi (se a qualcuno interessano... ;) ). Cercando tra le cannucce sulle sponde si ottengono invece ottimi risultati come ho potuto provare oggi :p :hp: .
Dopo aver ritirato una trappola lasciata attiva circa una settimana e contenente solo un Anisodactylus binotatus :devil: , di dirigo in una sorta di spiaggia erbosa sulla sponda meridionale, colonizzata da ortiche, romice, cannuccia e altre piante. Appaiono estremamente comuni alcuni "dei miei": Tetrix subulata e Paratettix meridionalis. Poi, sollevando i vari detriti aderenti al suolo, ecco apparire tante sorprese. Comunissimi gli Agonum (di almeno 2 specie), seguiti dagli Anysodactylus binotatus, dalle Egadroma marginatus e varie altre robette.
Inizio con qualche foto dell'ambiente.
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La caccia era accompagnata da un concerto di centinaia di rane che sguazzavano allegramente :sma: .
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Qualche pennuto :) .
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Ed ecco le bestie raccolte (gli Agonum non li ho ancora divisi nelle diverse specie).
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Mix di Paratettix meridionalis e Tetrix subulata, ossia i due Tetrigidi più comuni qui in pianura.
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Altri non-Carabidi: un Curculionide, 3 Eteroceridi, 1 Idrofilide e 3 Paederus (Paederus) gr. littoralis.
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Due Anysodactylus binotatus e Egadroma marginata (?).
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Oodes heloploides (la massima larghezza del protorace è alla base)?
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Pterostichus (Pseudomaeseus) anthracinus hespericus.
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Un'altro Pterostichino più piccolo (credo sia P. (Argutor) vernalis/cursor).
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Una serietta di piccoli ignoti e Anchomenus dorsalis (preso giusto per la località).
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Bembidini e simili.
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Una delle raccolte che mi hanno reso più felice. Ebbene sì: è il primo Panagaeus cruxmajor che raccolgo.
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Leistus fulvibarbis. Sebbene sia più comune del ferrugineus non l'avevo mai raccolto prima :hp: :no1: .
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Ultima, ma non per importanza, la mitica Odacantha melanura :hp: :hp: :hp: . Dopo aver pesticciato metri e metri di sponda me la vado a trovare sotto le cannucce a terra.
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Questa entra di diritto nella mia top 5 delle migliori uscite carabidologiche :gh: .

:hi:

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MessaggioInviato: 14/04/2016, 20:45 
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Iscritto il: 19/06/2012, 14:35
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Località: Alfonsine (RA)
Nome: Marco Villani
Non contento dell'unica Odacantha raccolta, oggi ho deciso di tornare sul posto.
Solita roba: ho guardato tra i detriti e pesticciato, seppur concentrandomi su quest'ultima attività (molto redditizia :p ).
In realtà, dopo i successi di ieri, avevo deciso di concentrarmi sui detriti al suolo. Poi, sulla solita sponda, vedo correre su di una cannuccia una elegantissima Odacantha :shock: . Così mi metto a pesticciare qualche decina di metri di sponda. Trovo moltissimi esemplari. Mi è bastato camminare per pochi secondi nell'acqua per ritrovarmene sugli scarponi, sui calzoni e sullo zaino. Poi ogni tanto mi imbatto negli altrettanto interessanti Parodromius (Parodromus) longiceps, un'altra chicca legata a questo tipo di ambienti umidi a fragmiteto. Scavando alla base delle cannucce sulla sponda, sotto i resti delle piante morte, trovo moltissimi Agonum (penso 3 specie, tra cui il monachum), Bembidiini e il tanto ricercato Brachinus nigricornis :hp: , specie rara ed in rarefazione per via del malefico gambero :devil: .
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Ho raccolto anche due Dytiscidi (non avevo il retino in mano e molti altri mi sono scappati :no1: ).
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Questo Oodes credo sia il gracilis. La massima larghezza del protorace mi pare sia prima della base.
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Drypta dentata. Elegantissima specie che incontro di rado.
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Odacantha melanura. Anche lei veramente particolare.
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Parodromius (Parodromius) longiceps. Altra specie legata ai fragmiteti.
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Infine, il mio secondo Brachinus (l'altro era uno sclopeta): B. nigricornis.
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:hi:

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MessaggioInviato: 14/04/2016, 20:49 
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Iscritto il: 14/03/2009, 12:59
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Località: Milano
Nome: Gabriele Franzini
I piccoli ignoti sono Anthracus??

Ciao G.


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