Forum Entomologi Italiani

Vi volevo mostrare questo bel coleotero coprofago di cui si era parlato in questa discussione, a proposito della sua distribuzione e ambiente.
Personalmente quest'estate ho avuto il piacere di incontrarlo sul Monte Cimone, a 1800m di quota, c'era un freddo cane (9 gradi circa), la nebbia e un'umidità da far invidia agli inverni irlandesi. L'ambiente, che è quello della prima foto foto, è quello tipico dell'alto Appennino, prati aridi di graminacee ed erica, in cui pascolavano una ventina di cavalli, che fornivano il pabulum al nostro coleottero.

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Riccardo Poloni
La dignità degli elementi
la libertà della poesia,
al di là dei tradimenti degli uomini
è magia, è magia, è magia...
Negrita, Rotolando verso sud

Bei posti!
Il bosco è faggeta o conifere impiantate?

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Marci
"S'i fosse fuoco, arderei 'l mondo,
S'i fosse vento, lo tempesterei,
S'i fosse acqua, i' l'annegherei
s'i fosse dio, mandereil' en profondo" ( Cecco Angiolieri).

Il bosco che vedi è di conifere, non so se impiantate. Però più in basso, sui 1000m, ci sono alcune macchie di faggio niente male, dove è stata trovata anche Osmoderma eremita. In più a passo del Lupo ci sono molti boschi di conifere dove sono stati trovati diversi Cerambycidae legati alle conifere come Tetropium gabrieli, Acanthocinus aedilis, Oxymirus cursor, etc. L'anno prossimo non mi dispiacerebbe prelevare qualche rametto...

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Riccardo Poloni
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Bel posto! Pensa che lo stesso giorno non ero molto lontano da lì, e precisamente sul Corno alle Scale, dove invece c'era un piacevole caldino .
Il mio unico Geotrupes stercorarius l'ho raccolto sul Monte Fumaiolo, vicino a dei pascoli bovini, ed è arrivato al lume (intorno al I di agosto mi pare).
Hai controllato ai margini di quello stagno? Sembra un posto da Bembidiini Poi potrebbero esserci anche specie perinivali vicino ai cumuli di neve. Buttaci un'occhio in primavera

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“La natura non conosce pause nel progresso e nello sviluppo, ed attacca la sua maledizione su tutta l'inattività.” [GOETHE]

Sicuro sia G. stercorarius? Fosse confermata l'identità, sarebbe una new entry per la fauna degli Scarabeidi coprofagi della Romagna. Il carattere da verificare non è solo quello della pubescenza (e punteggiatura) degli sterniti, ma anche quello del bordo esterno delle mandibole, bilobato in G. spiniger , praticamente non sinuato in G. stercorarius, oltre alla lucentezza metallica del corpo, mediamente maggiore in quest'ultima specie.

Hai proprio ragione, è uno spiniger! Il carattere delle mandibole mi era sconosciuto, e gli sterniti ed il colore un po' lucente mi portavano a stercorarius.
Ciao.
Marco.

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Effettivamente sì, Marco, quella zona del Monte Cimone è famosa tra gli entomologi modenesi anche perchè nel mese di maggio, quando la neve ormai si è sciolta ma non da molto, si possono trovare sotto i sassi dei Carabidini interessanti, anche endogei.

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Riccardo Poloni
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Caspita Mi piacerebbe proprio farci un giro il prossimo anno.

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Chissà....magari c'è anche qualche Onthophagus interessante, o qualche coccinella per l'Izzillo
Marco, se ci vai fammi uno squillo .
Nik

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Nel mezzo del cammin di nostra vita mi ritrovai per una selva oscura, ché la diritta via era smarrita... (Inferno canto I)

Bhe, visto che non ho ancora l'età per la patente, dovremo chiedere al nostro edotto Caronte villanoviamo se ha voglia di traghettarci... ehm, fare un giro da quelle parti .

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Quando vuoi, Marco . Sono ben contento di accompagnarti!

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Riccardo Poloni
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Grazie
Spero si riesca ad organizzare una piccola spedizione romagnola in Emilia.

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Qualche nome please...

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Tc70

Ma io mica sono carabidaro!! Non me li ricordo, dovresti chiedere a Claudio Sola. Nelle faggete più in giù c'è anche il Percus passerinii.

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Riccardo Poloni
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Mi sembra ci siano almeno due specie di Duvalius.
Il Percus passerinii è comune anche più in basso, fino ai 300 metri, ma sempre in ambienti ombreggiati dove lo si rinviene sotto rocce.
Piuttosto mi piacerebbe conoscere i Bembidiini. Penserei a qualche Testedium e Testediolum.

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