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Stygoides italica Mazzei & Yakovlev, 2016 Dettagli della specie

1.VI.2002 - ITALIA - Abruzzo - AQ, Campo Felice


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Stygioides.jpg



Stygioides colchicus (Herrich-Schäffer, 1851) (Cossidae), maschio trovato dalla mia consorte sulla strada che da Tornimparte sale su a Campo Felice (AQ), circa 1300 m, il primo di giugno del 2002.

Stavo fotografando un bellissimo maschio di Pseudophilotes baton (Bergstrasser, 1779), quando la sento chiamare (vieni corri che c'è un farfallino strano su un'orchidea...). Avete mai provato quella puntina di disappunto quando vorreste tanto continuare a fare quello che stavate facendo ma vi sembra brutto non dar retta alla moglie? ;) Ecco appunto, le ho dato retta, e mi trovo davanti quello che mi sembrava uno psichide, questa è stata fatta senza averlo toccato, subito prima della cattura:

Immagine

La presenza di Stygioides sp. in Italia (non c'è accordo sulla identità del taxon: c'è chi considera Stygioides tricolor (Lederer, 1858) una buona specie, chi invece le sinonimizza) è stata recentemente motivo di dibattito: le vecchie segnalazioni di Dannehl (1927) per la "campagna romana" e quelle di Turati (1919) per Villa Pamphili, parco urbano all'interno di Roma, sono state considerate dalla scuola tedesca come dovute ad introduzione accidentale (Daniel, 1954-1955, Freina & Witt, 1990). Questo esemplare, insieme a un altro paio segnalati da Bertaccini et al. (1997) per la Romagna e la Calabria, confermano la presenza di questa specie, che passa con facilità inosservata date le sue piccole dimensioni e non mi risulta venga al lume. ;)

Pubblicato sul bollettino dell'ARDE, 62 (1-4)

Cita:
(Velvet Ant,27/1/2009, 07:54)
In effetti, se avessi dovuto scommettere sull'identità, a livello di Famiglia, di questo lepidottero, non avrei esitato un istante a lanciarmi su Psychidae.
In ogni caso non avrei mai inserito Cossidae fra le Famiglie possibili, abituato come sono ad associare a questo gruppo la specie "gigante".
Più in generale, il riconoscimento, a livello di famiglia, di molti lepidotteri eteroceri (s.l.) non è poi così intuitivo come potrebbe sembrare.
Quali sono, in questo caso, i caratteri che fanno assegnare la specie a questa Famiglia?


Cita:
(mazzeip,27/1/2009, 23:00)
Forma delle antenne, profilo e dimensione delle ali, e l'escludere tutte le altre... ;) Gli Psychidae con le ali ialine (genere Ptilocephala, Phalacropterix e simili) hanno le antenne del m. più largamente pettinate, le ali più arrotondate e il margine dell'anteriore più convesso, e la nervature "basse" dell'anteriore (1A+2A) diverse da questo. Gli Heterogynidae hanno le ali posteriori di dimensioni simili alle anteriori, mentre qui le posteriori sono nettamente più piccole. I Somabrachyidae (c'è chi li considera sottofamiglia dei Megalopygidae) sono più pigmentati e sono comunque nord africani, arrivando in Spagna per sbaglio, ed essendo specie di duna li vedrei male a 1300m a Campo Felice...

Per la conferma della corretta identificazione mi ha comunque aiutato Alberto Zilli, che ha una biblioteca lepidotterologica molto meglio fornita della mia e un'esperienza di ben altro livello. ;)


Cita:
(Velvet Ant,27/1/2009, 23:14)
Grazie Paolo per l'ottima spiegazione :)
Cercando oggi sul web, ho trovato un interessante lavoro sui Cossidae del Libano, dove gli Autori concordano sulla sinonimia da te indicata far S. tricolor e S. colchicus, proposta da de Freina e Witt nel 1990.
Il lavoro è accompagnato da numerose foto a colori di esemplari preparati appartenenti a specie di questa Famiglia presenti in quel territorio e da alcuni ottimi disegni di armature genitali maschili.

Immagine
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Sto mandando questo esemplare a Roman Yakovlev (Barnaul, Russia), esperto di cossidi a livello mondiale, per capire un po' meglio con chi abbiamo a che fare. ;)

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Ciao Paolo, sono contenta del tuo intervento per due ragioni: per amore di Scienza (non vedo l'ora di conoscere la risposta di Yakovlev) e perchè questa era una di quelle discussioni che, per motivi tecnici, non venivano visualizzate dal sistema facendo una ricerca... grazie per averla riportata in luce!

:hi:

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Riapro questa vecchia discussione (inserita da Paolo nel 2009 nel primo format del forum) perché, durante una delle mie esplorazioni fra le riviste on-line, mi sono imbattuto in un recentissimo lavoro (pubblicato il 22.12.2016) che vede fra i suoi due Autori il nostro Paolo Mazzei e che riguarda proprio questo reperto.
Diamo dunque a Paolo ciò che è di Paolo (che probabilmente aveva dimenticato la presenza di questa discussione sul forum), rinominando, alla luce della pubblicazione che allego, questo interessante reperto, che rappresenta un endemismo italiano:

Stygioides italica Mazzei et Yakovlev, 2016

L'esemplare fotografato in natura e poi in laboratorio è l'olotipo!

Complimenti Paolo :ok:

Mazzei P., Yakovlev R. V., 2016. Stygioides italica Mazzei et Yakovlev — new species of Cossidae (Lepidoptera) from Italy. Russian Entomol. J. 25(4): 401–403
ent25_4_401_403_Mazzei_Yakovlev_for_Inet.pdf [297.29 KiB]
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Grazie a tutti ed in particolare a Marcello, visto che ignoravo che il lavoro fosse uscito, le comunicazioni con la Russia sono sempre un po' difficoltose... ;)

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Caro Paolo,
i miei complimenti per questa nuova specie. Fa sempre piacere scoprire che la fauna italiana riservi nuove specie.
Una domanda però mi sorge spontanea: tua moglie si chiama Itala o Italia? Suppongo di no. Allora ti debbo tirare le orecchie. Tua moglie ti scopre una specie nuova e tu non gliela dedichi!

Un abbraccio
Alfonso

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ciao paolo

scusassi :mrgreen:

il genere Stygioides (che in fauna eur non trovo), nella descrizione originale come è stato trattato? dato che

[... 30.1.4.4. A compound genus-group name ending in the suffix -ites, -oides, -ides, -odes, or -istes is to be treated as masculine unless its author, when establishing the name, stated that it had another gender or treated it as such by combining it with an adjectival species-group name in another gender form...]

se non è stato espressamente trattato come femminile (ad es. descrivendolo in combinazione con un epiteto di genere femminile), va considerato maschile, per cui sarebbe Stygioides italicus e non italica

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Alfonso, ormai è ex-moglie, la mia attuale compagna non gradirebbe ;) e quanto alla concordanza di genere, forse è ancora peggio di così :( , credevo che Stygioides derivasse da Stygia Latreille, 1802, e anche su leps.it ho infatti usato Stygoides colchica (Herrich-Schäffer, [1851]), ma vedo che faunaeur usa Stygoides Bruand, 1853 senza la i dopo la g, e mi chiedo quale dei due sarebbe stato corretto utilizzare... :?

In realtà il problema è ancora più sostanziale: io non ho le conoscenze e l'esperienza per descrivere nulla, facendo tutt'altro nella vita e cercando, in questo campo, solo di dare il mio modesto contributo e di imparare. Questo lavoro era già stato rimandato indietro a Yakovlev, dicendogli, dopo essermi consigliato con Alberto Zilli, che non ritenevo corretto descrivere una nuova specie sulla base di un solo esemplare e senza esaminare più a fondo gli "S. colchica" trovati precedentemente in Italia. Non solo, visto che in realtà io non ho partecipato alla stesura del testo, non ritenevo comunque corretto che il mio nome fosse il primo. Dopodiché, il lavoro è rimasto dormiente per almeno due anni, e adesso viene pubblicato su una rivista russa... Evito ulteriori dettagli perché non sono abituato a parlare di cose che riguardano altri senza che abbiano il diritto di replica.

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mazzeip ha scritto:
Alfonso, ormai è ex-moglie, la mia attuale compagna non gradirebbe ;) e quanto alla concordanza di genere, forse è ancora peggio di così :( , credevo che Stygioides derivasse da Stygia Latreille, 1802, e anche su leps.it ho infatti usato Stygoides colchica (Herrich-Schäffer, [1851]), ma vedo che faunaeur usa Stygoides Bruand, 1853 senza la i dopo la g, e mi chiedo quale dei due sarebbe stato corretto utilizzare... :?


Il genere è Stygioides Bruand, 1853 (con la i dopo la g), così come riportato dallo stesso Yakovlev a pag. 40 del suo " Catalogue of the Family Cossidae of the Old World".
Ho verificato (fidarsi è bene...) sul testo originale del lavoro di Bruand e l'Autore scrive proprio Stygioides (pag. 18, nota 1 a piè pagina).

gomphus ha scritto:

il genere Stygioides (che in fauna eur non trovo), nella descrizione originale come è stato trattato? dato che

[... 30.1.4.4. A compound genus-group name ending in the suffix -ites, -oides, -ides, -odes, or -istes is to be treated as masculine unless its author, when establishing the name, stated that it had another gender or treated it as such by combining it with an adjectival species-group name in another gender form...]

se non è stato espressamente trattato come femminile (ad es. descrivendolo in combinazione con un epiteto di genere femminile), va considerato maschile, per cui sarebbe Stygioides italicus e non italica


Maurizio, ho cercato di capirci qualcosa, ma non è semplice da spiegare :rey
Ma, visto che le questioni nomenclatoriali mi hanno sempre intrigato e che tu sei "un mago" del codice, provo a farlo.
Per seguirmi meglio, apri i collegamenti che inserisco qui appresso.
Intanto bisogna partire dal fatto che Braund, nel lavoro già citato del 1853, aveva chiamato questo nuovo genere Stygiella (vedi pag. 28) e aveva indicato come specie tipo un taxon già descritto due anni prima (1851) da Herrich-Schäffer nel genere Stygia: Stygia colchica.
Non ci sarebbero stati problemi di concordanza se tutto si fosse chiuso così (Stygia e Stygiella sono entrambi femminili).
Per sua e nostra sfortuna però, il nostro Braund, in questo stesso lavoro, aveva pensato bene di inserire, qualche pagina prima, la "famigerata nota" a piè pagina 18 dove chiamava questo suo nuovo genere Stygioides, rendendo di fatto un sinonimo juniore Stygiella (così come riportato, del resto, a pag. 40, nel catalogo di Yakovlev [dopo che hai letto tutto vedi la Nota].
A questo punto ti chiedo.
Secondo il codice, dobbiamo scrivere la specie tipo del nuovo genere Stygioides:
"colchicus" (concordanza) ?
o "colchica" (in quanto il genere è descritto in combinazione con un epiteto di genere femminile) ?
Faunaeur (a parte l'errore sulla grafia del genere: Stygoides senza la i) sembra perorare la seconda ipotesi, riportandola come colchica e inserendo colchicus fra i sinonimi, con la notazione "spelling with agreement in gender".
Spero di essere riuscito a riassumere la complicata situazione :dead:



[Nota] - A volere essere ancora più pignoli, leggendo bene la nota, mi viene un ulteriore dubbio. Se è vero che, nella nota, Bruand scrive, alla fine Stygioides Bruand, è altrettanto vero che questa nota inizia con queste parole: La chenille de Stygiella....
Visto che Stygiella precede nel testo Stygioides, perché non attribuirle precedenza nomenclatoriale?

Stygiella.jpg


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ciao marcello

bene, l'autore ha di fatto combinato entrambi i nomi, Stygiella e Stygioides, con un epiteto di genere femminile, fissando Stygia colchica come specie tipo e senza mai usare il nome "colchicus", e quindi il genere del genere :to: è femminile

Cita:
[... 30.1.4.4. A compound genus-group name ending in the suffix -ites, -oides, -ides, -odes, or -istes is to be treated as masculine unless its author, when establishing the name, stated that it had another gender or treated it as such by combining it with an adjectival species-group name in another gender form...]

probabilmente, la sua intenzione in realtà era di chiamare il genere Stygiella, e Stygioides è semplicemente un lapsus; di fatto però, i due nomi sono stati introdotti nel medesimo lavoro, per il medesimo genere e con la medesima specie tipo (quindi, sinonimia oggettiva)

e in casi come questi, il codice attuale, come già quello precedente, non prende più in considerazione la priorità di pagina; la priorità fra due o più taxa descritti simultaneamente viene determinata dall'azione del primo revisore (art. 24.2) a meno che i taxa in questione non siano stati descritti a livelli differenti (art. 24.1; in pratica, un taxon descritto come genere ha automaticamente la priorità su un sinonimo descritto come sottogenere... ma non è il nostro caso)

in sostanza, quello che ho fatto io :D qualche anno fa, assegnando a Prioniomus la priorità su Corcyranillus, sebbene quest'ultimo fosse descritto qualche pagina prima

e quindi va bene così :mrgreen:

p.s. a questo punto, devo però lamentare una volta di più che fauna eur ignora sistematicamente i nomi che considera ortografie scorrette (a parte che in questo caso è fauna eur ad avere torto ;) ), anche quando si tratta di ortografie rimaste in uso per decenni; basterebbe aggiungerle come sinonimi, tipo: Ligia Fabricius, 1798 (= Lygia auct.)

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Siccome le questioni nomenclatoriali intrigano anche me, sono andato a vedermi questa cosa.
Ma a nessuno è venuto in mente che Stygioides sia un lapsus calami? Un nome precedentemente scelto e poi abbandonato, ma del quale è rimasta traccia in una riga non corretta dall'autore?
Ed il primo revisore, se a lui va data la responsabilità della scelta, non ha pensato che il codice serve per tentare di mantenere la stabilità, ma soprattutto l'universalità della nomenclatura zoologica e non per giocarci e pubblicare questa o quella sinonimia? Stygiella è sicuramente il nome scelto da Bruand, lo usa in tutti i "punti caldi" del lavoro, Stygioides è lì non si capisce perché. Bisognerebbe capire chi ha usato Stygiella e Stygioides dopo la descrezione.
R


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Hemerobius ha scritto:
...Stygiella è sicuramente il nome scelto da Bruand, lo usa in tutti i "punti caldi" del lavoro, Stygioides è lì non si capisce perché. Bisognerebbe capire chi ha usato Stygiella e Stygioides dopo la descrizione.

infatti... anche perché può essere che uno o più autori, successivamente alla descrizione, abbia/abbiano per primo/i usato correttamente Stygiella, ma il tutto sia rimasto sconosciuto a vantaggio di quello che successivamente ha deciso di usare Stygioides

inoltre

24.2.1. Statement of the Principle of the First Reviser. When the precedence between names or nomenclatural acts cannot be objectively determined, the precedence is fixed by the action of the first author citing in a published work those names or acts and selecting from them; this author is termed the "First Reviser".

si riesce a capire chi per primo ha citato insieme i due nomi scegliendo Stygioides come valido :? ?

p.s.

Hemerobius ha scritto:
... Ma a nessuno è venuto in mente che Stygioides sia un lapsus calami? Un nome precedentemente scelto e poi abbandonato, ma del quale è rimasta traccia in una riga non corretta dall'autore?...

gomphus ha scritto:
... probabilmente, la sua intenzione in realtà era di chiamare il genere Stygiella, e Stygioides è semplicemente un lapsus...

;)

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Dopo attenta lettura dei testi penso che tutto quello che abbiamo scritto fino ad ora vada completamente rivisto :dead:
L'errore di partenza, in cui siamo incappati tutti, compreso Yakovlev nel suo già citato catalogo (e questo è certamente più grave) nasce da una nostra presunzione (nel senso di supporre sulla base di un indizio per noi logico) e da un'iniziale...maiuscola :o
Braund, a pag. 28, non sta descrivendo un nuovo genere nominandolo Stygiella, ma sta descrivendo una nuova specie!!!
Nessuno di noi si è accorto che prima di STYGIELLA (scritto in maiuscolo) c'è scritto "N. 10 T." che sta per: specie n.10 Typhonia stygiella.
Questo è il nuovo nome che Egli vuole assegnare alla Stygia colchica Her. - Schaff., ritenendo non appropriato il nome specifico assegnato come spiega in una nota nella pagina successiva.
Come potete vedere, Braund scrive tutti i nomi specifici nel testo con l'iniziale maiuscola (a quel tempo era uso comune).
Dunque, quando parla di Stygiella, si riferisce ad un nome di specie, non di genere!
Yakovlev prende una cantonata, come l'abbiamo presa noi, (ma senza pubblicarla) quando elenca Stygiella fra i sinonimi di Stygioides (vedi la già citata pag. 40 del suo Catalogo), mentre, qualche rigo dopo riporta, questa volta correttamente, Typhonia stigiella fra i sinonimi di Stygioides colchica, indicando gli stessi riferimenti bibliografici riportati per il "presunto" genere Stygiella, che non è mai esistito.
A riprova di quanto scritto e di come, a quei tempi, si trattavano con una certa leggerezza i binomi specifici, basta guardare, nel lavoro di Braund qui, dove scrive "J'ai figuré, sous le n° 10 St. Stygiella [ dove St. sta per Stygioides]e qui (legenda della Tavola 1: Typhonia Stygiella).
Che c...onfusione :26

P.S. - Aggiungo solo, e poi chiudo definitivamente, che nel 1982 quelli che ritengo essere stati i primi revisori, avevano correttamente inquadrato le sinonimie. Mi riferisco a D.S. Fletcher e I.W.B. Nye e alla loro monumentale opera in più volumi: "The Generic names of moths of the world". Vedere a pag. 156

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