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Stelis nasuta (Latreille, 1809) - Megachilidae

30.V.2009 - ITALIA - Sicilia - TP, San Vito Lo Capo, Castelluzzo


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Pagina 1 di 1 [ 13 messaggi ]
Autore Messaggio
MessaggioInviato: 17/07/2009, 9:34 
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Iscritto il: 02/02/2009, 23:30
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Località: Capaci (Pa)
Nome: Marcello Romano
Inserirò più tardi immagini, ancora da realizzare in laboratorio, di questa specie, incontrata a Castelluzzo (San Vito Lo Capo - TP), lo scorso 30 maggio.
Ha una livrea molto caratteristica e questo, credo, dovrebbe aiutare nella diagnosi.
I due piccoli imenotteri (a memoria, intorno ai 10 mm., ma sarò più preciso in seguito) sembravano avere ingaggiato una furibonda lotta e si rotolavano, agitandosi freneticamente, sulla sabbia, come ho potuto, in parte, documentare.
Se fosse un vero atteggiamento aggressivo o si trattasse di fasi preliminari all'accoppiamento, francamente non l'ho capito, anche se l'impressione generale era quella di una vera e propria lotta.
L'identificazione del sesso dei due esemplari (entrambi raccolti) potrà forse avvalorare l'una o l'altra tesi.
Voi che ne pensate, intanto ? ;)


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:hi: Marcello Romano


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MessaggioInviato: 17/07/2009, 12:08 
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Iscritto il: 02/02/2009, 23:32
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Località: da Ferrara ad Alghero
Nome: Roberto A. Pantaleoni
Lotta tra maschi? A me pare l'ipotesi più probabile. Si vede bene l'apice dell'addome di un esemplare nella prima foto (e a me pare di maschio). Si vedrebbe anche nell'ultima se Marcello ci fa un ingradimentino ;) .

Ciao Roberto :to:

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verum stabile cetera fumus


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MessaggioInviato: 18/07/2009, 8:58 
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Località: Capaci (Pa)
Nome: Marcello Romano
Purtroppo la boccetta col sughero che conteneva i due apidi, forse per la presenza di poco etere, ha subito un attacco di muffe :(
Sono riuscito a recuperare uno solo dei due esemplari raccolti, che ho comunque fotografato.
I colori del tegumento si presentano assai smorti, ma penso che, attraverso i caratteri morfologici, sia sempre possibile giungere ad una determinazione.


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:hi: Marcello Romano


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MessaggioInviato: 18/07/2009, 18:41 
 

Iscritto il: 06/02/2009, 9:05
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Località: Alghero
Nome: Pietro Niolu
Ciao Marcello,
non conosco questi imenotteri o per lo meno non ne ho mai visti con quella colorazione così vivace.
Sono comunque bellissimi e meritano una determinazione.
Seguendo le chiavi in mio possesso arrivo (con qualche passaggio dubbio) alla famiglia Megachilidae ed al genere Pseudoanthidium (secondo nervo ricorrente post-forcato) ma avrei bisogno di alcuni dettagli:
1) dalla sola immagine in vivo avrei detto anch'io maschi ma sull'insetto preparato conto 10 articoli al flagello, solo nel genere Pasites i maschi hanno 10 articoli ma poichè l'spetto non corrisponde ritengo si tratti di una femmina, puoi confermare?
2) é presente un'arolia anche piccola tra le unghie tarsali o non é presente?
3) sarebbe utile un particolare della faccia in visione dorso-frontale per stabilire l'altezza delle fosse antennali rispetto alla mediana dell'altezza oculare, eventuali macchie sulla faccia, la distanza del clipeo dalle fosse antennali, l'altezza e la conformazione del labbro, la dentatura ed il colore delle mandibole.

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Ciao
Pietro


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MessaggioInviato: 20/07/2009, 22:51 
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Iscritto il: 02/02/2009, 23:30
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Località: Capaci (Pa)
Nome: Marcello Romano
Caro Pietro, posso confermarti che sia questo esemplare che l'altro (parzialmente irrecuperabile) sono femmine: dunque lotta fra due rappresentanti del gentil sesso ;)
Fra le unghie tarsali non mi pare presente alcuna arolia.
Puoi giudicare anche tu da quest'immagine del capo in visione dorso-frontale.


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:hi: Marcello Romano


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MessaggioInviato: 06/09/2009, 18:21 
 

Iscritto il: 06/02/2009, 9:05
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Nome: Pietro Niolu
Mi sembra di vedere due macchie gialle circolari tra il clipeo e l'occhio, a mio parere si tratta di uno Pseudoanthidium lituratum dalla colorazione molto vivace, l'ho confrontato con un mio esemplare di determinazione non certissima, la corrispondenza é buona ma mi resta qualche dubbio, se le dimensioni sono inferiori ai 9 mm. dovremo comunque esserci.
Aspettiamo il parere di Maurizio.

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Ciao
Pietro


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MessaggioInviato: 07/09/2009, 22:27 
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Iscritto il: 02/02/2009, 23:30
Messaggi: 7073
Località: Capaci (Pa)
Nome: Marcello Romano
Non sono in grado di esprimermi sulla tua diagnosi, Pietro, ma devo riconoscere una notevole somiglianza con lo Pseudoanthidium lituratum, di cui a lungo ho cercato sul web un'immagine.
Finalmente ne ho pescata una in questo bel forum ;) :mrgreen:

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:hi: Marcello Romano


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MessaggioInviato: 08/09/2009, 10:25 
 

Iscritto il: 06/02/2009, 9:10
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Nome: Maurizio Mei
E' un'insetto che non ho mai visto prima...
Non penso sia uno P. lituratum... ci assomiglia soltanto molto superficialmente (ho confrontato con esemplari in collezione).
L'aspetto generale è quello di un megachilide, ma la cosa che mi lascia molto perplesso è che sull'addome (a giudicare dalla prima foto del "combattimento") apparentemente manca la spazzola per la raccolta del polline (il che esclude, a maggior ragione Pseudoanthidium)! Come la mettiamo? Manca davvero la spazzola? Siamo sicuri che si tratti di femmine? E' un'insetto cleptoparassita?
Stasera proverò a documentarmi meglio, sono molto incuriosito!
Ciao
Maurizio


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MessaggioInviato: 08/09/2009, 22:58 
 

Iscritto il: 06/02/2009, 9:10
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Nome: Maurizio Mei
Allora... dall'aspetto generale era un megachilide, senza spazzola per il polline ventrale; poteva essere un maschio, ma poiché Marcello asseriva che fosse una femmina, quindi doveva trattarsi di un cleptoparassita.
Il ragionamento sembra aver funzionato: penso si tratti anche in questo caso di una Stelis, e cioè di Stelis nasuta (Latreille, 1809). E' un insetto che non avevo mai visto prima, ma la descrizioni che sono riuscito a trovare (in lavori di Friese e in Warncke) corrispondono molto bene: la colorazione del corpo delle zampe e delle ali, la forma caratteristica del clipeo, sporgente e largamente incavato al centro (nero nella femmina, come quella fotografata, giallo nel maschio).

Non riuscendo, come troppo spesso succede, a trovare figure utili in letteratura, ho cercato foto in rete e fortunatamente ne ho trovata una buona in http://www.wildbienen.info/Profile/stelis_nasuta.php. Andatela a vedere anche voi, a me sembra proprio la stessa bestia...

E' una specie cleptoparassita ai danni di Megachile parietina (e forse anche di altre specie), distribuita in tutto il bacino del Mediterraneo.
Ciao!
Maurizio


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MessaggioInviato: 08/09/2009, 23:06 
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Messaggi: 7073
Località: Capaci (Pa)
Nome: Marcello Romano
Maurizio, mi pare proprio che c'hai preso :ok:
Qui altre due belle immagini della specie.
A Modena ti porterò l'esemplare, che potrai esaminare poi con calma, confermando, come sono certo, la tua ipotesi. ;)

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:hi: Marcello Romano


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MessaggioInviato: 09/09/2009, 18:22 
 

Iscritto il: 06/02/2009, 9:05
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Nome: Pietro Niolu
Credo proprio sia la diagnosi corretta, tendevo ad escludere il genere Stelis per l'assenza dell'arolium (chiavi dei generi di Graham A. Collins per le api solitarie d'Inghilterra), in realtà osservando il particolare del tarso 1 una piccola arolia, forse retratta dalla preparazione, pare possa esserci. Evidentemente se é presente é piccola e poco consistente rispetto a quella delle Osmia, magari la si vede meglio a fresco.
Aggiungo che seguendo le mie chiavi relative agli Stelis (A. Z. Osytshnjuk, D. V. Panfilov & A. A. Ponomareva, traduzione in francese dal russo) si arriva alla specie già con il primo passaggio:
"tibia anteriore e mediana con una lunga spina apicale ricurva all'apice, clipeo molto allungato con una grande incisura al centro del bordo apicale, tergiti 1 e 5 con due macchie gialle, tergiti da 2 a 4 con 4 macchie gialle, 5 - 8 mm., parassita di Chalicodoma parietinum."
Aggiungo anche una figura illustrativa della faccia dove é rappresentato il caratteristico clipeo e le piccole macchie mediali agli occhi.
1.jpg


Grazie Maurizio e Marcello, un soggetto ed una discussione molto istruttiva.

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Ciao
Pietro


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MessaggioInviato: 10/09/2009, 10:15 
 

Iscritto il: 06/02/2009, 9:10
Messaggi: 570
Nome: Maurizio Mei
Rimango sempre sorpreso nel constatare i diversi approcci al riconoscimento...
il mio cervello ragiona in termini di aspetto generale dell'insetto e tende a fare una sintesi "visuale", ignorando, almeno in questa prima fase, (di solito non per scelta, proprio per ignoranza...!) i singoli caratteri diagnostici, tipo la presenza/assenza dell'arolium di cui non sapevo nulla... quindi, in questo caso, la prima cosa che mi era saltata agli occhi era un inequivocabile aspetto da megachilide unito, però, all'assenza (decisiva, visto che si trattava di una femmina) di una spazzola ventrale... su queste basi sono andato a cercare più in dettaglio nelle chiavi... naturalmente questo approccio (come qualsiasi altro, immagino) funziona fino a un certo punto e si rivela anche incomunicabile (infatti, quando devo spiegare a qualcuno come si può riconoscere una data specie, indicando i singoli caratteri, sono in grande imbarazzo...!)...

A proposito di chiavi: una volta deciso che poteva trattarsi di Stelis, io ho usato soprattutto le chiavi della revisione del genere Stelis di Warncke, integrate con le descrizioni di Friese (l'antica monografia sulle api europee). Non conosco le chiavi usate da Pietro: si riferiscono solo alle Stelis o anche ad altre antidine? mi sai dare il riferimento preciso? Se non hai il lavoro di Warncke (in tedesco) possiamo forse fare uno scambio?
Ciao!
Maurizio


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MessaggioInviato: 10/09/2009, 19:56 
 

Iscritto il: 06/02/2009, 9:05
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Nome: Pietro Niolu
Ottimo metodo Maurizio, anch'io cerco si seguirlo! Va tutto bene quando si tratta di generi o di gruppi di generi con cui ho familiarità ma quando viene a mancare il supporto delle esperienze devo barcamenarmi come posso.
Nello specifico, conosco alcuni Anthidium, gli ho osservati, catturati e ci ho lavorato su ma credo di non aver mai visto uno Stelis.
Non ho le chiavi di Warncke per gli Stelis ma non saprei comunque utilizzarle, ho sempre di Warncke quelle degli Anthidium del Turkestan ed ancora in tedesco il monumentale lavoro di Erwin Scheuchl sui Megachilidae e Melittidae ma é come non averli, non ne capisco un'acca nemmeno utilizzando il traduttore.
Non so darti indicazioni più precise sulle chiavi russe, un amico belga me ne ha fatto dono, credo siano la traduzione artigianale di un trattato enciclopedico russo, fotocopie di dattiloscritti con le chiavi relative a tutti i Megachilidae, Andrenidae, ed Apidae. I nomi che ho riportato nella risposta precedente erano indicati nelle chiavi relative ai Megachilidae. Quando ho provato ad utilizzarle mi sono sembrate abbastanza valide ad eccezione dei generi molto numerosi (Andrena, Nomada, Eucera) dove regolarmente mi perdo.
Se potessero interessarti, i miei documenti sono comunque a tua disposizione.

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Ciao
Pietro


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