Nel prelevare, per fotografarla, dalla cassetta entomologica dove era conservata, la
Calosoma (Caminara) olivieri di Lampedusa, mi sono ritrovato un altro esemplare, dello stesso genere, raccolto il 6 VI 1979 alla foce del Fiume Irminio (RG).
L'incontro con questa bella ed attivissima femmina, lo ricordo bene, è avvenuto lungo un sentiero in pieno giorno, dove si spostava velocemente.
Se, a suo tempo, l'ho determinata correttamente, dovrebbe trattarsi di
Calosoma (Campalita) (o Caminara?) algiricum Gehin 1885.
Anche in questo caso, se non sbaglio, si parla, per l'Italia, di reperti occasionali.
In particolare, leggo:
"...I pochissimi esemplari finora osservati sono da attribuire a dispersione attiva o passiva dal Nordafrica: due in Sicilia, una femmina rinvenuta vivente ad Eloro (SR) l' 1 maggio 1969 (ALIQUO' & ROMANO, 1976) ed un maschio rinvenuto morto (resti quasi completi) a Castelvetrano (TP), l' 1 maggio 1983 (MONASTRA, 1984), ed uno in Toscana, una femmina rinvenuta vivente ad Orbetello (GR) il 23 aprile 1983 (BANDINELLI, 1984). L'esemplare di Lampedusa, una femmina di piccole dimensioni, certamente rinvenuto vivente date le ottime condizioni di conservazione, è stato identificato recentemente dall'amico Maurizio Pavesi in coll. Barajon (attualmente in coll. Rosa), dove era collocato come
olivieri; quello di Linosa, il quinto finora rinvenuto in territorio politicamente italiano, è stato trovato morto (vuoto, ma integro) sul litorale della "Cava di Pozzolana di Ponente", presumibilmente spiaggiato, allo stesso modo come i numerosi esemplari dell'Acridide
Schistocera gregaria, che spesso in aprile raggiungono dall'area saharo-saheliana le coste italiane. E' da notare che il reperto di Eloro è del 1° maggio, come quello di Castelvetrano, quello di Orbetello del 23 aprile (e per di più dello stesso anno del precedente), quello di Lampedusa del 10 aprile, quello di Linosa del 29 aprile, cioè tutti nello stesso periodo metà aprile-inizio maggio che coincide con le invasioni di cavallette sahariane e che, proprio in quegli anni, ha coinciso con forti venti di scirocco ad "abbondante ricaduta di sabbia sahariana", avvalorando l'ipotesi di diffusione in volo già avanzata da CASALE et
alii (1982), da MONASTRA (1984) e da ALIQUO' & CASTELLI (1991).
(fonte:
VIGNA TAGLIANTI, A. 1995. Coleoptera Carabidae. In: Arthropoda di Lampedusa, Linosa e Pantelleria (Canale di Sicilia, Mar Mediterraneo). Massa B. (Ed.) Il Naturalista siciliano, (n.s.) 19 (Suppl.): 357-421)
Noto comunque che il mio esemplare è stato raccolto nel mese di giugno.
Che voi sappiate, ci sono altre segnalazioni più recenti di catture in territorio italiano?
Ecco intanto il mio esemplare.
P.S. -
L'esemplare qui fotografato è una Calosoma (Campalita) maderae maderae (Fabricius, 1775) (M. Pavesi det.) - Vedi intervento successivo.