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Calopteryx splendens (Harris, 1782)♂ - Calopterygidae - Città di Castello (PG)

16.VIII.2010 - ITALIA - Umbria - PG, laghetto adiacente al fiume Tevere (Città di Castello)


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MessaggioInviato: 31/07/2010, 13:18 
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Iscritto il: 06/05/2010, 23:31
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Nome: Giovanni Bettacchioli
Credo si tratti di un maschio di Calopteryx splendens (Harris, 1782), ma il fatto che presenti la colorazione quasi blu fino all'apice potrebbe indicare che si tratti della sottospecie C. splendens caprai (Conci, 1956)? Non conosco la distribuzione di questa sottospecie, quindi non so se sto dicendo una fesseria. L'esemplare è stato raccolto in un laghetto di cava adiacente al fiume Tevere (Città di Castello (PG)).

Ciao a tutti!


DSC02121 copia.JPG

DSC02113 - Copia.JPG

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MessaggioInviato: 31/07/2010, 14:24 
 

Iscritto il: 21/01/2010, 18:49
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Nome: Andrea Corso
Nonh ho che una limitatissima esperienza in merito di odonati e ho iniziato da poco...quindi la parola va ai maestri quali Gomphus Maurizio e Clido....
ma posso dirti che il pattern alare è talmente variabile da non costituire a mio parere modestissimo un criterio affatto affidabile per distinguere e determinare sottospecie di sorta...

A Creta, Cipro, Turchia, Balcani ho visto splendens identiche a quella Italiane e sensa alcun senso logico geo-correlato ....

Idem vale per la virgo, con numerosi animali ad es. in Molise, Campania, Calabria del tutto simili nel pattern alare alla ssp. festiva

Per non parlare delle dimensioni e via discorrendo....

Altra cosa e ben più importante, è la continuità - discontinuità di un pattern o di una paculiarità morfologica, la sua logicità geo-referenziabile, la presenza-assenza di clini e via dicendo.... e in questo caso si dovrebbero oggi fare innumerevoli studi geneitici su molte ssp. / sp. paleartiche di odonati

Ciao

Andrea


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MessaggioInviato: 31/07/2010, 18:19 
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Iscritto il: 06/05/2010, 23:31
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Località: Città di Castello
Nome: Giovanni Bettacchioli
Andrea C ha scritto:
Altra cosa e ben più importante, è la continuità - discontinuità di un pattern o di una paculiarità morfologica, la sua logicità geo-referenziabile, la presenza-assenza di clini e via dicendo.... e in questo caso si dovrebbero oggi fare innumerevoli studi geneitici su molte ssp. / sp. paleartiche di odonati


Sono d'accordo con te, :birra:...ho scritto la cosa della sottospecie perchè la guida delle libellule d'Europa e del Nordafricariporta quel carattere per distiguere Calopterix splendes splendens (Harris, 1782) da Calopterix splendens caprai (Conci, 1956).

Grazie per la celere risposta


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MessaggioInviato: 31/07/2010, 19:39 
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Iscritto il: 25/11/2009, 9:31
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Nome: Maurizio Bollino
Sono tantissimi anni che non mi interesso più di Odonati, quindi non entro nel merito della questione sollevata da Andrea. Comunque, a riprova che ... forse ... ha ragione, allego qui le cartine di distribuzione delle tre sottospecie di Calopteryx splendens italiane, ricavate da CKMAP.
caprai.jpg


Calopteryx splendens caprai Conci, 1956

ancilla.jpg


Calopteryx splendens ancilla Sélys, 1853

xanthostoma.jpg


Calopteryx splendens xanthostoma (Charpentier, 1825)

Con caprai e ancilla in Italia meridionale e caprai e xanthostoma in Liguria succedono cose strane.

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Maurizio Bollino


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MessaggioInviato: 31/07/2010, 20:40 
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Iscritto il: 06/02/2009, 9:16
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Nome: Claudio Labriola
La situazione splendens è abbastanza complessa e ancora non ben chiara e definita e l’unico che può saperne qualcosa in più è Maurizio, conviene attendere lui.
Ringrazio Andrea :lov2: per avermi dato tanta fiducia ma non sono certo degno di essere paragonato a Maurizio in quanto a maestria :oops:

Calopteryx splendens caprai Conci, 1956 e Calopteryx splendens ancilla Sélys, 1853 dovrebbero oggi essere considerate in sinonimia mentre Calopteryx xanthostoma (Charpentier, 1825) un tempo considerata sottospecie della splendens è ora riconosciuta buona specie.

C’è un recente lavoro in cui si tenta di vedere se la morfometria delle ali può in qualche modo essere utile per separare le diverse sottospecie di Calopteryx splendens. Allego il file con i risultati per chi è interssato:


Cliccare sull'immagine per leggere il file

_________________
Immagine Claudio Labriola
Buona Vita!!!!


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MessaggioInviato: 31/07/2010, 22:16 
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Iscritto il: 18/02/2009, 0:24
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Località: Asciano (Siena)
Nome: Andrea Petrioli
Non mi intendo minimamente di Odonati :no1: :no1: :no1:

ma come è possibile che delle sottospecie differenti appartenenti alla stessa specie possano convivere?!? :o :? :o :?

Due esemplari appartenenti a due sottospecie differenti dovrebbero essere interfecondi tra loro, conseguentemente dovrebbero "rimescolare" il proprio patrimonio genetico danno origine a una popolazione omogenea......

Quindi o non esistono sottospecie conviventi oppure sono due specie buone......

....sbaglio qualcosa?!?

_________________
:hi:
______
Andrea


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MessaggioInviato: 31/07/2010, 22:40 
 

Iscritto il: 21/01/2010, 18:49
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Nome: Andrea Corso
infatti...se c'è simpatria tra due taxa allora, di buona norma, sono quasi certamente specie separate...
ad es. il nostro maestro Gomphus in futuro ci dirà c irca forcipatus e unguiculatus ecc...
Però, dipende davvero tante da come e con che criteri la distribuzione di due ssp. è stata mappata...ossia, se il pattern alare (la morfometria nn credo sia stata in Italia usata ancora) nelle ssp. di splendes e di virgo on è un carattere valido, non si può essere certi se la distribuzione presenti in effetti errori di fondo e un vizio di forma..
quindi ... ecco che tutto è nel kaos...
e soprattutto, visto che non vedo un nesso logico (non lo vedo IO poi..quindi vuol dir nulla..se parlassimo di uccelli potrei dire bene la mia) forse in effetti non sono due taxa separati e distinti ma variabilità individuale, una tantum, a salti, caotica, casistica, oppure a seconda di esigenze micro ambinetali e locali (am non tanto spiccate da aver fatto evolvere un taxon differente ben definito)...ditelo come volete!

Sta di fatto che ho vosto nella stessa area geografica, talvolta stesso stagno o fiume o provincia, pattern di ali con disegni da un estremo ad un altro (le femmine di norma sono più affidabili però :shock: :oooner: ) e intermedi di ogni sorta e non eravamo certo di fronte a innumerevoli ibridi (perchè allora si sarebbe persa nel tempo l'identità) ne clinali di sorta...che hanno altro tipo di gradiente di diffusione.


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MessaggioInviato: 31/07/2010, 22:57 
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Nome: maurizio pavesi
ciao andrea

non sbagli nulla... l'unica cosa è che due forme conviventi sono fra loro specificamente distinte, il che però non vuol dire che la "seconda" sottospecie sia una specie a sé, potrebbe essere invece una ssp. di qualcos'altro, al momento non riconosciuto come sp. distinta rispetto alla forma nominale

in pratica, nel complesso splendens, si tratta di capire 1) quante e quali sono le specie 2) tutti gli altri taxa distinti, in quale specie rientrano come ssp.

per l'approfondimento, ci aggiorniamo a domani... oggi sono stato in giro, sono stanchissimo :sick: e non è un argomento che mi sento di affrontare ora :oooner:

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Nome: Daniele Sechi
Come archiviamo questa Calopteryx?

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Daniele


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Nome: Cosmin-Ovidiu Manci
can you please let me know the capture date for this Calopteryx ?

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Nome: Giovanni Bettacchioli
The posted specimen was captured on 16/08/2010


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