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Imenottero Tifide parassita di larve di Tenebrionidi

7.IX.1997 - ITALIA - Sardegna - SS, Dune di Portoferro


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Autore Messaggio
MessaggioInviato: 14/02/2009, 20:58 
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Nome: maurizio pavesi
ciao marcello

beh, per quel che riguarda il 7° tergite apparente, o 7° gastrale, basta che guardi una normale Vespula gerrmanica, con l'ultimo tergite appuntito e praticamente diviso in due metà destra e sinistra

sei sicuro che il bivio sia per forza quello? a questo punto anch'io dubito molto che quell'affare sia un Tiphiidae, me per quel poco che vale il mio parere quella venatura alare continua a non sembrarmi proprio da Chrysidoidea

il fatto è che non conosco se non di nome gli Sclerogibbidae... mi sembra vagamente di ricordare che nell'introduzione del volume della fauna d'italia di m. olmi su dryinidae & embolemidae c'è qualcosa di utile, una chiave delle famiglie dei Chrysidoidea (posto che di Chrysidoidea si tratti...), ma ce l'ho in museo :(

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MessaggioInviato: 14/02/2009, 21:20 
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Nome: Roberto A. Pantaleoni
Io non sono un esperto di imenotteri ma so che gli Sclerogibbidi sono dei Betilidi con le antenne molto articolate. Trovate delle bellissime foto qui.
In quanto ai dubbi di Marcello, sono comprensibili perché il mio è un Tifide che ha la faccia di un Betilide :D .
Ho chiesto un parere a Guido Pagliano, se non è in giro per il mondo è sempre molto cortese e magari risponde.

Roberto :to:

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MessaggioInviato: 14/02/2009, 21:53 
 

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Nome: Pietro Niolu
Ho affiancato le foto e le ho confrontate, contro corrente sono sempre più convinto che la bestiola di Roberto sia un tifide e di un genere e specie molto prossimo alla mia femmina.
Difficile pensare ad un'altra famiglia con quella nervatura alare e con la conformazione del torace, e delle zampe (femori corti e dilatati, tibie sottili alla base e dilatate all'apice ecc..) che é praticamente sovraponibile. Mi sembra differisca soltanto la colorazione e l'addome che é più stretto ed allungato in quello di Roberto più corto e largo nel mio esemplare.
I caratteri distintivi dei tifidi dovrebbero essere i seguenti:
-Gastro con un restringimento ventrale tra il primo ed il secondo sternite
-Secondo tergite privo di una linea di setole (presente = Mutillidae)
-Mesosternum prolungato in due lobi che coprono parzialmente le anche mediane (placca sternale estesa fino a coprire in parte le anche posteriori = Scolidae)
Aspetto gli ulteriori sviluppi.

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Ciao
Pietro


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MessaggioInviato: 14/02/2009, 22:04 
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Nome: Roberto A. Pantaleoni
Altra famiglia no! Quasi sicuramente neppure altra sottofamiglia (non è un Tifino, non è un Tinnino, &c). In questo lavoro, liberamente scaricabile ma solo dal sito dell'editore (a quel che ho capito), c'è una chiave delle sottofamiglie con finalmente la nomenclatura delle cellule alari. Ma non riesco a farci entrare il mio esemplare perché a me pare proprio abbia una venatura ridotta!
Non riesco però a credere neppure sia lo stesso genere, troppo diverso l'aspetto generale ed anche alcuni caratteri più particolari.
Non trovo però nessun riferimento a Tifidi con venatura ridotta. Lunedì anch'io potrò riferirmi ad un testo che altre volte ho trovato molto utile: GOULET, H. & HUBER, J. (eds). Hymenoptera of the World: an identification guide to families. Research Branch, Agriculture Canada, Ottawa, Canada, 668 pp.

Vi farò sapere, ma spero qualcuno mi faccia sapere qualcosa ancora prima.

Roberto :to:

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MessaggioInviato: 14/02/2009, 22:34 
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Nome: maurizio pavesi
da parte mia sarà difficile... anch'io visto che non si arriva a granché (tu dici nemmeno altra sottofamiglia, ma intanto come ha notato marcello, qui il restringimento ventrale fra 1° e 2° sternite non c'è, e d'altra parte di tifiidi con venatura ridotta a quanto pare non si parla... però non è nemmeno ridotta da crisidoideo)... dicevo, anch'io come ultima spiaggia avevo pensato al goulet & huber, ma anch'io fino a lunedì :no: ...

ciao a tutti, vado a cercare del cibo... finché ho ancora le forze per farlo :D

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MessaggioInviato: 14/02/2009, 22:46 
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Nome: Roberto A. Pantaleoni
gomphus ha scritto:
... qui il restringimento ventrale fra 1° e 2° sternite non c'è ...

Su questo ho qualche dubbio, quello che è sicuro è che non è evidente, quanto a non esserci vi prego di guardare bene:
nuovo-1.jpg



gomphus ha scritto:
... e d'altra parte di tifiidi con venatura ridotta a quanto pare non si parla ...

Però ce ne sono di atteri, quindi ...


Roberto :to:

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MessaggioInviato: 14/02/2009, 23:44 
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Nome: Filippo Di Giovanni
Hemerobius ha scritto:

GOULET, H. & HUBER, J. (eds). Hymenoptera of the World: an identification guide to families. Research Branch, Agriculture Canada, Ottawa, Canada, 668 pp.

Roberto :to:


Quoto l'uso della "bibbia". Ci avevo provato a dare un'occhiata di sfuggita con l'obiettivo di confrontare proprio le venature alari. Alcune sottofamiglie mi pare di ricordare avessero venature ridotte. Purtroppo non sono a casa, quindi probabilmente farete prima voi a consultarlo...

Pippo

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"Non posso separare il piacere estetico che provo nel vedere una farfalla dal piacere scientifico di sapere che cosa è" (V.Nabokov)


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MessaggioInviato: 15/02/2009, 0:51 
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Nome: maurizio pavesi
io spero ancora che ce l'abbiamo determinato :D , così guardo cos'è, faccio finta di esserci arrivato io e faccio un figurone :hp:

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MessaggioInviato: 16/02/2009, 10:25 
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Nome: Roberto A. Pantaleoni
Stamattina mi sono messo a seguire la passione entomologica e a vedere di risolvere l'enigma di questo esemplare, ma se sapeste tutto quello che ho invece da fare di serio ( :sick: ) !
Comunque ho consultato il Goulet & Huber con scarsi risultati, ho trovato la citazione di una chiave dei generi di Myzininae del Krombein (1937) che, anch'essa, mi ha dato poca soddisfazione. Allora sono andato a riprendermi le indicazioni di Marcello/Velvet Ant ed ho recuperato il Boni Bartalucci del 1997, poco anche lì ma due belle citazioni bibliografiche di Gorbatovsky per due lavori rigorosamente in russo (ma proprio russo russo con tre righe tre di riassunto in inglese) del 1979 e del 1981. Finalmente qualche bella figura che mi conferma esistere dei Tifidi simili ai miei probabilmente del genere Meria (Pietro aveva ragione), inseriti in passato in altri generi (come Dermasothes Menozzi). Non chiedetemi però di più, fra l'altro, come spiegherò in Entomo-chiacchiere dovrò allontanarmi dal Forum per una decina di giorni, quindi per me se ne riparla a marzo. Spero però che voi per l'intanto ...

Roberto :to:

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MessaggioInviato: 16/02/2009, 14:29 
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:mrgreen: Mi ha risposta Guido Pagliano!

Cita:
Purtroppo le foto sono piuttosto scure e di difficile interpretazione. Si vede comunque molto bene la venatura alare dalla quale posso segnalarti che si riferisce alla femmina o di una Meria oppure di una Poecilotiphia.


Bene!


Roberto :to:

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MessaggioInviato: 16/02/2009, 18:32 
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Nome: maurizio pavesi
ciao ragazzi

vi farò sapere qualcosa di più appena posso... ma intanto vi anticipo che come collezione siamo messi maluccio, gli esemplari di Meria che abbiamo in museo sono quasi tutti maschi, le femmine sono poche :( ... e quelle determinate ancora meno :x , e di Poecilotiphia rouselii determinate abbiamo solo due maschi :devil:

proverò a vedere quelle indeterminate di sardegna se c'è qualcosa di utile

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MessaggioInviato: 24/01/2011, 21:33 
 

Iscritto il: 24/01/2011, 17:56
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Nome: Mario Boni Bartalucci
Ragazzi,
arrivo molto in ritardo sul forum e devo complimentarmi con voi non solo per le bellissime foto, ma anche per le cose interessanti che descrivete. Mi permetto di fornirvi alcune determinazioni.
Foto di Pietro:
-la femmina 1 pare sia Una femmina di Meria dorsalis Fabricius 1804, ma è talmente ricoperta di polline che ....
-la femmina 2 è una femmina di Meria tripunctata Rossi 1790. Le popolazioni Sarde, Corse e dell'isola di Montecristo presentano maschi identici a quelli del continente, mentre la stragrande maggioranza delle femmine presentano il metasoma completamete ferrugineo (di qui l'erroneo accostamento al maschio Myzine erythrura che in realtà è la Poecilotiphia rousseli Guérin 1838).
Foto di Roberto:
- quella del Lido di Roma è una femmina di tripunctata
- quella della Sardegna è una Meria dorsalis.
- quanto alle prime si tratta della femmina di Poecilotiphia rousseli, ma ciò che è molto interessante, anzi una vera e propria chicca, sono la descrizione di come è stata catturata e soprattutto le foto della larva predata. Ferton nel 1911 , sotto il nome di Myzine andrei, descrisse anch'egli la predazione in Algeria di una larva di Tentyria (Tenebrionidae) da parte della stessa femmina delle fotografie, purtroppo però senza relativa descrizione della larva stessa. Da allora più niente, tant'è che a tutt'oggi sulla natura delle prede dei Meriini (Myzininae) del vecchi Mondo in bibliografia non si può indicare con certezza alcunché. Vorrei quindi il vostro permesso di mostrare le foto della larva ad esperti coleotterologi e di utilizzarle, insieme alle vostre descrizioni, nel lavoro che sto preparando sulle Myzininae europee, naturalmente riportando per esteso il vostro contributo, come doveroso.
Mario
Scusate se sono stato prolisso e vi ho annoiato con troppi particolari.
bartaluc@gmail.com


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MessaggioInviato: 18/02/2011, 20:00 
 

Iscritto il: 06/02/2009, 9:05
Messaggi: 2577
Località: Alghero
Nome: Pietro Niolu
Mi accorgo solo adesso dell'ultimo intervento, é proprio di Mario Boni Bartalucci!
Grazie Mario, contavo in un tuo intervento chiarificatore ma avevo perso le speranze.

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Ciao
Pietro


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