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larva - Arctiidae
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Autore:  Marco Ferrante [ 01/12/2012, 13:23 ]
Oggetto del messaggio:  larva - Arctiidae

La capsula cefalica sembrava rossa...non so..Arctia? (sono due bruchi diversi, il primo in una foto e il secondo per le ultime due)

Allegati:
DSC_1481.JPG

DSC_1366.JPG

DSC_1369.JPG


Autore:  Leotta Roberto [ 01/12/2012, 18:46 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Bruco di Arctidae

Difficile Marco.... dimensioni reali larve non valutabili (potrei anche pensare a una eilema non conoscendo le dimensioni) e comunque trattasi di larve hai primi stadi , foto poco nitida per valutare nello specifico cosa possa venirne fuori......se andiamo per esclusione a naso potrei pensare dai tubercoli e dai peli ispidi e corti ad una coscinia considerando la localita' la cribraria siciliana potrebbe starci pienamente ma come ben sai è l'unico targhet che non conosco per l'isola (dalle mie parti quella non c'e) anche se la larva rimane differente per livrea da quelle trovate al nord, ma questo è un dettaglio che in Sicilia e per larve di questo gruppo è forfettario... rimane anche un punto importante il fatto che solitamente tali larve dovrebbero essere piccolissime in questo periodo ...altra ipotesi potrebbe essere una larva di C. pudica nelle fasi iniziali.....le altre specie a cui riferirsi posseggono setole lunghe difficilmente riferirsi, e comunque rimangono circoscritte considerato la località alla villica e fuliginosa....le altre non le voglio tenerle in considerazione... troppo rare

Autore:  Marco Ferrante [ 01/12/2012, 18:48 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Bruco di Arctidae

:cry: :cry: Speravo che passassi proprio a trovarmi..ma con delle notizie più belle! :cry: :cry:

Pazienza, era davvero piccino in effetti..speravo che fosse più facile.

grazie comunque Roberto :ok:

Autore:  Leotta Roberto [ 01/12/2012, 19:06 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Bruco di Arctidae

Marco cosa speravi ti dicessi.....trattasi di testudinaria o festiva.....Le arctidae in Sicilia son poche e rare, escludendo la villica fuliginosa, pudica .....e qualche occasionale luteum .....(La cribraria non so...?) le altre devi proprio andartele a cercare...

Autore:  Marco Ferrante [ 01/12/2012, 19:18 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Bruco di Arctidae

a me andava bene anche un Arctia sp. :) non ho pretese poi così grandi!

Speravo ci fosse un carattere per identificarlo...

Anzi..mi puoi dire quali caratteri dove osservare o cercare di fotografare la prossima volta??
Capisco che la certezza sta solo nell'allevarlo..ma qualche indizio non si nota allo stadio larvale??

Autore:  Leotta Roberto [ 02/12/2012, 0:15 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Bruco di Arctidae

Marco purtroppo quello che chiedi per questo gruppo è solo utopia specie negli stadi giovanili gli arctidae oltre ad avere una certa variabilità si somigliano tutti ....la livrea i tubercoli e lunghezza setole possono darti delle indicazioni attendibili solo quando le larve sono grandicelle ad eccezione di alcune specie dalle peculiarità uniche.....spesso da piccoli come succede per alcune specie si confondono con altre famiglie tipo M franconica o persino per i più inesperti con piccoli bruchi di Melithea, Amata e Acronicta
Esempio calzante e O. baetica che nei primi stadi col suo telo sericeo si integra perfettamente con M. Franconica nei nostri territori, tanto che occorre una lente di ingrandimento per verificarne i dettagli.
E non va meglio neanche fra di loro, ess... riconoscere una giovane larva di R.purpurata dove e presente la baetica e solo un miraggio è talmente simile che la si confonderebbe nella massa. La mia prima larva di 1cm di riparia siciliana la trovai scambiandola per baetica, accorgendomi dello scambio perchè dove la trovai erano completamente assenti le baetiche e da un comportamento anomalo per una baetica solitamente gregaria .

A complicare il quadro devi considerare che questo gruppo in Sicilia si presenta più localizzato e raro che in altre parti d'italia per via di molti aspetti ambientali che caratterizzano l'isola e che ne determinano spesso un comportamento non identico alle popolazioni peninsulari, cosi solo poche specie da noi sono veramente comuni, e anch'esse come villica variano la livrea dagli stadi più giovanili a quelli più avanzati costringendomi spesso quando vado a raccogliere bruchi nell'immediata incertezza delle larve giovani, le prelevo tutte per poi selezionarle con attenzione...... a questo si aggiunge un comportamento elusivo che non agevola la raccolta ne di adulti ne di larve. :hi:

Autore:  Marco Ferrante [ 02/12/2012, 2:13 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Bruco di Arctidae

Capisco :( ma ti ringrazio per il chiarimento!

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