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Brachythemis impartita (Karsch, 1890) dal nord Sardegna e dalla Sicilia - Libellulidae

15.IX.2009 - ITALIA - Sardegna - OT, Marina Maria


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MessaggioInviato: 24/09/2009, 21:02 
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Nome: Mauro Doneddu
Il 15 settembre ho incontrato nei pressi dello stagno di Marina Maria, a sud di Olbia, una libellula che non avevo mai visto prima. Purtroppo non avendo la fotocamera non ho potuto fotografarla, ma, riconoscendo che si trattava di qualcosa di non usuale, ho tentato di catturarla con mezzi di fortuna (un cappellino) :cap: . Si è un po' rovinata, ma sono riuscito a prenderla.
Mi pare sia Brachythemis leucosticta. Ho visto che era già segnalata per la Sardegna meridionale, nei pressi di Cagliari, e per la Sicilia. A quanto pare (sempre che sia lei e io non abbia preso una cantonata) si sta spingendo a nord; dovrebbe essere la segnalazione più settentrionale per la specie. Sono tornato diverse volte dove l'ho trovata per cercare di fare qualche foto in natura, ma non ne ho viste altre. Allego la foto dell'esemplare che ho catturato. Mi confermate l'identificazione?


IMGP2424mod.jpg


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Mauro
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MessaggioInviato: 24/09/2009, 21:22 
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Nome: Roberto A. Pantaleoni
Vista già alcuni anni or sono nella zona di Alghero (abbondante nel bacino di Surigheddu). Credo che la diffusione su tutta l'Isola sia nota agli specialisti.

Ciao Roberto :to:

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verum stabile cetera fumus


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MessaggioInviato: 24/09/2009, 21:50 
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Nome: Claudio Labriola
Ciao Mauro,
sì, ti confermo la determinazione, è un maschio di Brachythemis leucosticta (Burmeister 1839) :)

E' una specia di origine africana presente sul nostro territorio in Sicilia e Sardegna in punti abbastanza localizzati, ma preferirei lasciare la parola a Maurizio (gomphus) che ne sa certo più di me sulla sua distribuzione ;)

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Immagine Claudio Labriola
Buona Vita!!!!


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MessaggioInviato: 24/09/2009, 23:23 
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Nome: Danilo Mario Piccolino
:shock: E' sempre una bella vista !


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Danilo


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MessaggioInviato: 25/09/2009, 8:47 
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Nome: Marcello Romano
Aggiungo due immagini, riprese in natura, che mostrano sia il maschio che la femmina di questa bella specie.
Fotografati entrambi alle Cave di Cusa (TP), il 7.IX.2007


Brachythemis leucosticta (Burmeister 1839), maschio
Brachythemis leucosticta maschio, Cave di Cusa, 7 settembre 2007.jpg



Brachythemis leucosticta (Burmeister 1839), femmina
Brachythemis leucosticta femmina, Cave di Cusa, 7 settembre 2007.jpg


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:hi: Marcello Romano


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MessaggioInviato: 25/09/2009, 11:30 
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Nome: maurizio pavesi
clido ha scritto:
... preferirei lasciare la parola a Maurizio (gomphus) che ne sa certo più di me sulla sua distribuzione ;)

ciao mauro

c'è poco da saperne di più... con specie come questa, in espansione verso nord, le notizie sugli ampliamenti di areale sono spesso già vecchie poco dopo essere state raccolte :gh:

ero convinto che in sardegna la specie fosse insediata non più a nord di oristano, ma ecco che i fatti mi smentiscono

cmq non è vero che è presente "in punti abbastanza localizzati"; già nel 1985 nella sicilia meridionale (ora suppongo ci sia + o - ovunque) era risultata presente in tutti gli ambienti scelti a caso sulla cartina e visitati dove ci fossero condizioni adatte: specchi d'acqua di piccole e medie dimensioni, non eutrofici, anche artificiali e del tutto privi di idrofite emergenti (in un paio di questi, seppure con popolazioni abbondantissime, sembrava l'unica specie di odonati presente)

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Immagine maurizio


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MessaggioInviato: 25/09/2009, 11:46 
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nell'invaso vicino Paceco (TP) sono comuni

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:D Gigi


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Nome: Mauro Doneddu
L'insediamento ad Olbia credo sia recente: è zona che frequento moltissimo e non l'avevo mai vista prima. In realtà dopo l'esemplare catturato il 15 settembre non ne ho trovato altri neanche in seguito benchè sia tornato in zona più volte. direi che nel nordest prudenzialmente sia da considerare ancora occasionale.

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Mauro


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MessaggioInviato: 25/09/2009, 12:25 
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A Cagliari c'è ed è pure molto comune!!

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MessaggioInviato: 25/09/2009, 14:25 
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gomphus ha scritto:
...già nel 1985 nella sicilia meridionale era risultata presente in tutti gli ambienti scelti a caso sulla cartina e visitati dove ci fossero condizioni adatte: specchi d'acqua di piccole e medie dimensioni, non eutrofici...


Evidentemente, caro Maurizio, questa specie nel tempo non solo va ampliando il suo areale verso nord, ma comincia ad adattarsi, probabilmente non avendo più molta scelta, anche ad ambienti "diversi".
Lo specchio d'acqua dove ho fotografato la coppia mostrata più sopra e dove è presente un'abbondantissima colonia di questa specie, infatti, riportato "ufficialmente" come "Pantano Leone", è localmente noto col nome poco invitante e molto esplicativo di "acqui fitusi" (acque puzzolenti).
Si tratta infatti di un piccolo specchio d'acqua formatosi in tempi recenti per l'apporto di acque piovane e reflue, fortemente eutrofiche e maleodoranti.

Cave di Cusa, Pantano Leone1, 19 agosto 2006.jpg



C'è da aggiungere che, malgrado le sue condizioni e le sua acque inquinate, questo piccolo invaso accoglie anche un gran numero di rappresentanti dell' avifauna acquatica, con importanti presenze (vedi qui).

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:hi: Marcello Romano


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MessaggioInviato: 25/09/2009, 18:17 
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ciao marcello

no, "evidentemente" sono io che mal consigliato dalla fretta, ho scritto delle stupidate

in effetti uno degli ambienti che ospitava una grossa popolazione, un laghetto artificiale ad uso irriguo, è possibile che abbia acque eutrofiche quanto basta... piuttosto, la specie sembra eviti i bacini poco profondi estesamente invasi da macrofite sia emergenti che sommerse, probabilmente per qualche problema di competizione con altri insetti acquatici, odonati e non, che qui trovano il loro habitat ideale

l'unico ambiente con estese formazioni perimetrali di "canneto" dove la Brachythemis era abbondante (anzi, "abbondante" non rende per niente l'idea) ha però anche fondali discretamente profondi ed estesamente spogli, che probabilmente costituiscono l'habitat preferenziale

invece in bacini artificiali a fondo fangoso, privi o quasi di vegetazione e di altri odonati, la specie sembra trovare l'habitat ideale; ricordo che "a casa sua" si riproduce in gran numero nelle pozze melmose temporanee che si formano nella savana in seguito alle piogge

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Confesso che ero un po' scettico su quanto si racconta della loro abitudine di seguire i grandi animali e l'uomo sfruttando il loro movimento per catturare i piccoli insetti che si involano al loro passaggio (abitudine forse importata dalle savane africane dove pare sfrutti le mandrie dei grossi erbivori).
Mi sono ampiamente ricreduto quando ne ho individuato una numrosa colonia lungo una vecchia strata asfaltata parzialmente sommersa dall'invaso del Cuga tra i comuni di Ittiri ed Uri. E' incredibile, tu cammini e loro ti vengono diestro, tu ti fermi e loro si fermano ben in vista su un sasso o un rametto pronte a riprende il volo non appena riprendi a muoverti.
Ho stupito un sacco di amici portandoli in quel sito.

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Ciao
Pietro


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MessaggioInviato: 26/09/2009, 12:08 
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Nome: Davide Badano
Ho osservato questo comportamento (su di me!) con varie libellule nostrane ed anche con alcuni asilidi. Che poi sia abituale o momentanea convenienza questo non lo so.

:hi:


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MessaggioInviato: 26/09/2009, 14:36 
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Località: milano
Nome: maurizio pavesi
nel caso della Brachythemis posso confermare che questa abitudine, evidentemente un "ricordo" delle savane africane dati che da noi dubito sia altrettanto produttiva, è assolutamente una costante: in sicilia nell'ormai lontano agosto 1985, al biviere di gela, per gran parte della giornata era impossibile avvicinarsi da qualunque lato al bordo del lago a meno di una cinquantina di metri senza trovarsi attorniati da stuoli compatti di Brachythemis (a occhio, almeno un 20-30 per volta) che ti volavano a scatti in cerchi irregolari intorno alle gambe, fin tanto che camminavi; appena ti fermavi si sparpagliavano tutt'intorno, posandosi o svolazzando qua e là, per tornare immediatamente a radunarsi appena riprendevi a camminare

anzi, dato che soprattutto gli esemplari totalmente maturi di Brachythemis se uno vuole prenderli sono tutt'altro che facili da avvicinare... trovavo molto più semplice e... redditizio, anziché tentare di avvicinarli da posati, camminare per la mia strada e a intervalli tirare col retino a casaccio in mezzo al gruppo che mi attorniava :to:

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MessaggioInviato: 16/12/2009, 14:55 
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Nome: Marcello Romano
Alla luce delle ultime novità sull'identità delle popolazioni sicule e sarde di Brachytemis, emerse qui, ho provveduto a modificare il titolo di questa discussione ;)

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:hi: Marcello Romano


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