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Mikiphasmide
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Inviato: 16/11/2020, 15:40 |
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Iscritto il: 21/02/2011, 15:25 Messaggi: 3877 Località: Montecchio Emilia (RE)
Nome: Violi Michele
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Ispirato dagli interessanti post di Marco sugli Apidae  ho provato a identificare questo Epeolus trovato da poco, su fiori di Eupatorium cannabinum (se non ricordo male era a riposo appeso per le mandibole), tra la bassa vegetazione del greto dell'Enza. Se ho correttamente seguito le chiavi, dovrebbe trattarsi di E. schummeli, se così fosse potrebbe essere interessante, visto che si tratterebbe di una specie centro-europea e balcanica, e l'unica località italiana citata nella revisione è Bordano (FVG). Si può confermare? Lungo 9 mm.
_________________ Michele 
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Andricus
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Inviato: 16/11/2020, 16:25 |
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Iscritto il: 01/07/2010, 22:26 Messaggi: 5623 Località: Viterbo
Nome: Marco Selis
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Ciao Michele, è proprio lo schummeli In letteratura oltre al dato del FVG nella revisione c'è anche un dato per il Piemonte, in più ne ho raccolti diversi esemplari nel Lazio, nelle province di Viterbo e Roma. Considera che ho trovato più schummeli che cruciger, che dovrebbe essere la specie più comune. Probabilmente è una specie più diffusa del previsto visto che Petr Bogusch, autore della revisione, mi ha detto che la specie è rara ma comunque ampiamente diffusa in Europa centrale e meridionale. Allego due foto di confronto fatte velocemente a due maschi, uno schummeli (confermato da Petr) e un cruciger, dove si nota bene il diverso sviluppo del clipeo. Ci sono anche alcune differenze nei genitali visti di lato, ma il clipeo è più che sufficiente. E. schummeliE. cruciger
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Andricus
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Inviato: 16/11/2020, 17:20 |
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Iscritto il: 01/07/2010, 22:26 Messaggi: 5623 Località: Viterbo
Nome: Marco Selis
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Quasi dimenticavo, questi ritrovamenti dell'Epeolus schummeli aprono anche delle interessanti prospettive di studio sulla sua biologia. Infatti gli Epeolus sono cleptoparassiti delle api del genere Colletes, e l'E. schummeli ha come unico ospite sicuro il Colletes nasutus, presente in Europa centrale e orientale ma assente in Italia, mentre il C. graeffei è riportato come ospite possibile poiché le due specie sono state osservate insieme, ma questa specie è nota in Italia solamente per una segnalazione molto marginale in Lombardia. A Norchia (VT) e Maccarese (RM), dove ho raccolto i miei schummeli, ho trovato diverse specie di Colletes (abeillei, hederae, nigricans...), mentre al bosco di Manziana (RM) mi è capitato di raccogliere anche C. mlokossewiczi e C. similis ma nessun Epeolus. Sarebbe interessante capire quale delle varie specie di Colletes è l'ospite in territorio italiano. L'8 Novembre sono stato a Maccarese a raccogliere imenotteri con due entomologi romani e mi è capitato di prendere sulla stessa parete sabbiosa una femmina di C. abeillei e una di un Epeolus ancora da determinare. Le femmine sono un po' più complicate da riconoscere, ma se si rivelasse uno schummeli potrebbe essere un indizio interessante.
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Mikiphasmide
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Inviato: 16/11/2020, 18:15 |
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Iscritto il: 21/02/2011, 15:25 Messaggi: 3877 Località: Montecchio Emilia (RE)
Nome: Violi Michele
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Ciao Marco, grazie per la conferma e per le informazioni aggiuntive. Purtroppo è l'unico rappresentante del genere che ho raccolto finora, ma in futuro ci starò più attento, anche agli eventuali ospiti. Comunque immagino che non basti la semplice presenza nello stesso ambiente per accertare con sicurezza l'ospite, e che si debbano raccogliere nidi di Colletes (non dev'essere facile, visto che scavano gallerie nel terreno) sperando nell'uscita di Epeolus, giusto?
_________________ Michele 
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Andricus
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Inviato: 16/11/2020, 19:38 |
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Iscritto il: 01/07/2010, 22:26 Messaggi: 5623 Località: Viterbo
Nome: Marco Selis
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Mikiphasmide ha scritto: Comunque immagino che non basti la semplice presenza nello stesso ambiente per accertare con sicurezza l'ospite, e che si debbano raccogliere nidi di Colletes (non dev'essere facile, visto che scavano gallerie nel terreno) sperando nell'uscita di Epeolus, giusto? Esattamente, in modo da poter ottenere anche alcuni esemplari dell'ospite e poter associare ospite e parassita. Quest'anno ho fatto tardi, ma con gli amici romani abbiamo trovato alcune belle pareti sabbiose che fungono da sito di nidificazione per molti Imenotteri e la prossima primavera-estate voglio dedicarmi a fare osservazioni etologiche e a raccogliere nidi. Se hai altre api da determinare sarei curioso di vederle, ultimamente mi sto appassionando molto a questo gruppo 
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Mikiphasmide
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Inviato: 16/11/2020, 20:14 |
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Iscritto il: 21/02/2011, 15:25 Messaggi: 3877 Località: Montecchio Emilia (RE)
Nome: Violi Michele
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Sempre interessante la biologia di molti imenotteri, soprattutto nei vari fenomeni di parassitizzazione... appena trovo il tempo posto quel poco che ho imparato durante la tesi sui parassitoidi di Halyomorpha (Scelionidae soprattutto, qualche Pteromalidae, Encyrtidae ed Eupelmidae). Se non già stasera, nei prossimi giorni ti posto i pochi Apidae che ho 
_________________ Michele 
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