Femmina, ~15 mm. Specie con pochissime segnalazioni italiane: ritrovamenti ottocenteschi in Val di Susa, a Bolzano e Merano, più un paio di ritrovamenti laziali pre-1950 indicati sulla cartina di distribuzione di Atlas Hymenoptera, sui quali non ho trovato dettagli. Forse meno rara di quanto sembrerebbe, vista la sua relativa frequenza nella Francia sud-orientale. Si ipotizza che sia parassita di Anthophora affinis e A. mucida, ma dove l'ho trovata ho visto solo A. aestivalis.
Nelle femmine il carattere distintivo più saliente è la forma della placca pigidiale, che presenta una strozzatura prima di allargarsi di nuovo all'estremità, ha margini nettamente rilevati prima della strozzatura e invece margini piegati in basso nella parte terminale di forma grosso modo discoidale. La sola altra specie italiana che presenta una placca pigidiale di forma simile è M. grandis, segnalata con certezza solo in Sicilia, che si distingue per altri caratteri, come le ali molto scure con leggeri riflessi bluastri e i femori posteriori densamente pelosi con zone non punteggiate poco evidenti. M. festiva presenta la faccia esterna delle tibie posteriori coperta per più di metà lunghezza da peli bianchi, tra i quali compaiono numerosi tubercoli scuri.
Allegati: |

|

|

|

|
placca pigidiale

|

|
femore posteriore

|
tibia posteriore

|
|