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Euparagia richardsi Bohart, 1979 - Vespidae Euparagiinae
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Autore:  Andricus [ 19/03/2020, 1:18 ]
Oggetto del messaggio:  Euparagia richardsi Bohart, 1979 - Vespidae Euparagiinae

Sottofamiglia nuova per il forum!

Questo è uno dei tanti esemplari ricevuti di recente dall'American Museum of Natural History, frutto di uno scambio di Vespidi fatto con James M. Carpenter, amico e collega vespidologo. In questi giorni ve ne mostrerò alcuni di particolare interesse.

Gli Euparagiinae sono una delle sottofamiglie più primitive all'interno della famiglia, con un aspetto che ricorda dei Crabronidi piuttosto che dei Vespidi. Inizialmente creati come raggruppamento all'interno dei Masarinae (all'epoca Masaridae), vennero separati dopo poco tempo per via di alcuni caratteri peculiari, come la venatura alare molto primitiva.
Questa sottofamiglia include il solo genere Euparagia tra le specie viventi, ma sono stati descritti anche due generi fossili: Curiosivespa e Priorparagia. Il genere Euparagia include appena una decina di specie, endemiche delle zone desertiche nel Neartico sud-occidentale, tutte con un aspetto molto omogeneo.

Euparagia richardsi è una delle pochissime specie la cui identificazione è immediata, per via dei quattro tubercoli lucidi che ornano il vertice, due dietro gli ocelli e altri due appena dietro gli occhi. È nota di USA (Texas e New Mexico) e Messico (Chihuahua, Michoacan, Sonora).

6mm

Euparagia_richardsi_dorsal.FEI.jpg


Euparagia_richardsi_lateral.FEI.jpg


Euparagia_richardsi_threequarter.FEI.jpg


Euparagia_richardsi_head.FEI.jpg


Autore:  Chalybion [ 21/03/2020, 12:57 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Euparagia richardsi Bohart, 1979 - Vespidae Euparagiinae

Carina, ma l'hai avuta già spillata?
:hi:

Autore:  Andricus [ 21/03/2020, 13:40 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Euparagia richardsi Bohart, 1979 - Vespidae Euparagiinae

Sì, tutti gli esemplari mi sono arrivati già preparati e spillati.
Io avrei usato uno spillo un pelo più sottile, o un microspillo, ma anche così l'esemplare è perfettamente integro e studiabile. Però non posso lamentarmi di certo, visto che questo è l'unico esemplare che ho di questa sottofamiglia :lol:

Autore:  Chalybion [ 22/03/2020, 20:18 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Euparagia richardsi Bohart, 1979 - Vespidae Euparagiinae

Ok, ma che obbrobrio! :no:

Autore:  Andrea Volpe [ 22/03/2020, 21:06 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Euparagia richardsi Bohart, 1979 - Vespidae Euparagiinae

wow che occhi giganti :o , sono anche loro delle "pollen wasp" come i Masarinae?

Autore:  eurinomio [ 22/03/2020, 21:50 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Euparagia richardsi Bohart, 1979 - Vespidae Euparagiinae

Chalybion ha scritto:
Ok, ma che obbrobrio! :no:


in che senso?

Autore:  Livio [ 22/03/2020, 22:35 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Euparagia richardsi Bohart, 1979 - Vespidae Euparagiinae

eurinomio ha scritto:
Chalybion ha scritto:
Ok, ma che obbrobrio! :no:

in che senso?

Per il piercing ;)

Autore:  Andricus [ 22/03/2020, 23:23 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Euparagia richardsi Bohart, 1979 - Vespidae Euparagiinae

Andrea Volpe ha scritto:
wow che occhi giganti :o , sono anche loro delle "pollen wasp" come i Masarinae?

Probabilmente gli occhi giganti vengono usati per avvistare le femmine, visto che proprio in questa specie è stato osservato che i maschi fanno delle "ronde" attorno alle fonti d'acqua dove le femmine vanno a raccogliere liquidi.
Riguardo la biologia di questo genere si sa veramente poco e le poche osservazioni sulla nidificazione sono state fatte solo su [i]Euparagia scutellaris[/i]. Scavano dei tunnel poco profondi nel terreno, sormontati da una torretta ricurva di terra e che finiscono in una o più cellette rifornite di larve di Curculionidi. Due autori riportarono che l'uovo veniva deposto dopo aver riempito le cellette con le prede, ma poi vennero smentiti da altri autori che dimostrarono che invece veniva deposto prima di portare le prede, come in tutti gli altri Vespidi solitari.

Chalybion ha scritto:
Ok, ma che obbrobrio! :no:

Scusa Giorgio, ma onestamente non vedo il problema di questa preparazione. Lo spillo poteva essere più sottile, senza dubbio, ma l'esemplare rimane perfettamente integro ed esaminabile nella sua interezza. Piuttosto è peggio quando vengono incollati su cartellino, pratica che rende veramente difficile poter esaminare il lato ventrale e i lati del mesosoma, visto l'ingombro delle ali e delle zampe.
Credo che sarebbe più opportuno fare dei commenti sull'esemplare in sé vista la scarsità di reperti di questa sottofamiglia, invece che concentrarsi su un particolare di poco rilievo e soggetto a gusto personale come la preparazione.

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