Genere con origini in zone desertiche e semidesertiche del Vecchio Mondo, diffusosi anche in ambienti xerici delle zone temperate. Molto studiato per le sue capacità di resistenza alle alte temperature per cui ha sviluppato numerose strategie biochimiche, anatomiche, fisiologiche ed etologiche.
Esempi:
- arti estremamente lunghi e peziolo che permette un'accentuata flessione dorsale del gastro (per allontanare il corpo dalla sabbia rovente)
- è il genere di Formicidae più veloce in assoluto (ciò non necessita di spiegazioni)
- movimenti all'esterno con scatti rapidi a zig-zag allontanandosi dal nido, mentre la traiettoria di ritorno al nido è rettilinea (quindi non dipendente dalle tracce feromonali lasciate sul suolo come nella maggior parte degli altri Formicidi, ma legata ad una notevole capacità di "calcolo" ed orientamento, favorita anche dagli ocelli estremamente sviluppati anche nelle operaie)
- presenza in varie specie di una pubescenza sericea riflettente fittissima sul corpo che diminuisce notevolmente l'acquisizione di calore radiante.
- produzione di un elevatissimo numero di proteine dello shock termico (heat shock proteins, HSP) specializzate nel mantenere gli enzimi cellulari nel loro folding originale e quindi nell'impedire la loro denaturazione dovuta alle alte temperature.
Esemplare di lunghezza 11 mm:
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