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Pyrgus cf. malvoides (Elwes & Edwards, 1897) e Pyrgus malvoides (Elwes & Edwards, 1897) / Pyrgus malvae (Linnaeus, 1758)

1.VIII.2010 - ITALIA - Veneto - PD, Sant'Elena


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MessaggioInviato: 22/08/2011, 9:26 
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Iscritto il: 11/08/2011, 21:12
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Nome: Mattia Miola
Pyrgus malvoides (Elwes & Edwards, 1897) ?

La determinazione di questa specie ha richiesto non pochi sforzi e lasciato in me non poche incertezze: convintissimo di aver trovato la Pyrgus armoricanus, ho lentamente smontato la mia tesi man mano che sfogliavo le foto delle specie appartenenti al genere Pyrgus nel sito “Moths and Butterflies of Europe and North Africa”.
Sono rimasto alquanto perplesso dalla variabilità dei disegni che ha sulle ali questo piccolo lepidottero, ma ancor più dalle numerose specie create nonostante questa “variabilità” cromatica.
Mi sono così attaccato alla soluzione più convincente dandola infine come Pyrgus malvoides, una determinazione basata quasi esclusivamente su forma e numero delle piccole chiazze bianche (delle ali anteriori in particolare); qualche giorno dopo cercando una conferma all’interno del forum mi sono imbattuto in una frase di Marcello Romano che dice: “all'interno del genere Pyrgus, in alcuni casi, per avere la certezza della determinazione, bisogna necessariamente ricorrere all'esame dell'armatura genitale maschile”.
Questa frase dista anni luce dal mio livello di preparazione in tema di lepidotteri, ma nonostante tutto avverto una certa importanza nelle sue parole; mi sapreste dare qualche dritta in merito (magari con parole più terra terra..) sull’importanza dell’analisi dei genitali, e soprattutto del come si adopera?
Ed ovviamente.. è corretta la mia determinazione o sarebbe opportuno seguire il consiglio di Marcello prima di azzardare tentativi a vuoto nell’indovinare che specie è? Grazie per il vostro aiuto!


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MessaggioInviato: 22/08/2011, 14:26 
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Iscritto il: 24/04/2010, 8:24
Messaggi: 5069
Nome: Lucio Morin
Caro Mattia,
sono felice che questa volta sei andato a cercare la specie fra quelle nostrane invece che quelle esotiche all nostra fauna.
comunque procedendo con calma vedi che si riesce a restringere il campo e dare un nome a quello che trovi.
La determinazione del Pyrgus a mio avviso è corretta . Solitamente nel N-E il P. malvae si trova andando verso la collina e la montagna e non in pianura (Padova e periferia) .
Lo studio dei caratteri dei genitali serve quando ci si trova davanti a degli ex a cui non si puo' stabilirne la certezza per vari motivi primo tra tutti l'estrema somiglianza tra due taxa.
Nel FVG ad esempio le due specie di Pyrgus sono entrambe presenti per cui senza una analisi dei genitali non sempre è possibile stabilire se una popolazione appartiene ad una o l'altra specie.
In sostanza si tratta di mettere a nudo gli ultimi segmenti dell'addome ( ci sono anche dei collegamenti postati da Fumea crassiorella se non ricordo male ) in modo da poter vedere la forma dell' apparato genitale.
Visto che li ho ti faccio vedere le due specie ed i relativi genitali da esemplari del Carso goriziano/triestino e delle Prealpi Giulie.
Ciao Lucio


P. malvoides a sx P. malvae a dx
Pyrgus  malvoides - malvae.jpg

P. malvae
Pyrgus malvae.jpg

P. malvoides
Pyrgus malvoides.jpg


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A VOLTE E' MEGLIO TACERE E SEMBRARE STUPIDI CHE APRIR BOCCA E TOGLIERE OGNI DUBBIO Oscar Wilde
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MessaggioInviato: 22/08/2011, 21:19 
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Iscritto il: 11/08/2011, 21:12
Messaggi: 57
Località: San Liberale (VE)
Nome: Mattia Miola
Ooooh! ma bello!! Grazie moltissimo, sei stato davvero chiaro! Per quanto riguarda la collocazione geografica invecie devo fare un appunto: anche se vivo in pianura mi trovo a pochi chilometri dai Colli Euganei, per cui spesso animali ed insetti tipicamente boschivi possono essere trovati anche nei comuni limitrofi al parco: forse questo può essere utile per riconsiderare l'habitat tipico della P. malvae in quanto eccezioni di questo tipo non sono rare dalle mie parti.
Invece mi stupisce il metodo per l'analisi dei genitali: quindi per essere certo di chi ho davanti sono costretto a sopprimere un esemplare per esaminarne la parte terminale dell'addome.. sicuramente è fattibile ma in fondo mi dispiace un po' uccidere una farfalla solo per "alzarle la sottana".. comunque ti ringrazio tantissimo per queste foto mi micro! io come micofilo lavoro moltissimo col microscopio quindi vedere che è uno strumento utile anche nell'entomologia mi fa sentire quasi a casa! Grazie ancora per l'aiuto!


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