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aug
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Inviato: 08/11/2009, 22:18 |
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Iscritto il: 05/02/2009, 17:44 Messaggi: 2663 Località: Garbagnate Milanese
Nome: Augusto Franzini
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Che ne penso? Che è un bel pasticcio! Certamente gli esemplari siciliani ed emiliani hanno scoltura elitrale diversa (anche le fossette) ma quando compari i secondi due i dubbi sorgono... a meno che non sia vero che convivono (o quasi). D'altra parte, parlando di possibili ibridi, la convivenza è implicita. Potrebbe anche avere ragione il "Gomphus caraboides" e la differenza fra le due presunte specie potrebbe veramente essere solo una presunta differenza. A forza di scolture come quelle lì, i Megodontus fiorii, germari, picenus e così via sarebbero quaranta diversi!
_________________ Augusto (aug) Prediction is very difficult, especially about the future (Niels Bohr, fisico)
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Notoxus59
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Inviato: 08/11/2009, 22:34 |
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Iscritto il: 06/02/2009, 9:03 Messaggi: 6356 Località: Bubano di Mordano (Bologna)
Nome: Augusto Degiovanni
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Cita: A forza di scolture come quelle lì, i Megodontus fiorii, germari, picenus e così via sarebbero quaranta diversi! Appunto  però quelli si differenziano abbastanza dagli edeagi, ma in queste due la vedo dura 
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gomphus
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Inviato: 08/11/2009, 23:21 |
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Iscritto il: 05/02/2009, 17:31 Messaggi: 9527 Località: milano
Nome: maurizio pavesi
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ariciao prima di tutto, maderae typ. e auropunctatum non sono sinonimi come augusto-aug pensava potessero essere, perché in quasi tutti i loro rispettivi areali sono ben caratterizzati, il c****o è solo nella zona di contatto... che come ho già detto, comprende gran parte della nostra penisola in romagna non è che i due "convivono" (come pensavano gli autori della fauna d'italia quando di materiale ne ne avevano ancora visto molto), perché se così fosse gli esemplari ben riconoscibili come l'uno o l'altro, numericamente dovrebbero dominare di gran lunga su quelli con caratteristiche "ibride", mentre succede il contrario in una lunga serie raccolta in romagna che ho potuto esaminare, al di fuori della minoranza di esemplari ben caratterizzati in un modo o nell'altro, negli altri i caratteri ritenuti distintivi (superficie delle elitre lucida/superficie opaca; strie + o - svanite/strie ben evidenti; tegulazione appiattita/tegulazione rasposa; fossette puntiformi/fossette più ampie) erano variamente assortiti in tutte le combinazioni possibili; d'altra parte il possessore della serie in questione, tale ivo gudenzi  da forlì, in quell'occasione mi aveva detto che nella scatola che conteneva gli esemplari, i buchi del fondo non tenevano più fermi gli spilli a furia di spostamenti, perché ognuno di quelli che vedevano gli esemplari ne dava un'interpretazione differente  ...
_________________ ***************** maurizio
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Notoxus59
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Inviato: 08/11/2009, 23:54 |
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Iscritto il: 06/02/2009, 9:03 Messaggi: 6356 Località: Bubano di Mordano (Bologna)
Nome: Augusto Degiovanni
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Cita: come quelle romagnole, presentano una minoranza di esemplari ben riconoscibili come maderae o come auropunctatum, e la grande maggioranza (almeno i 3/4) di esemplari intermedi, attribuibili all'uno o all'altro a seconda di quale carattere si privilegia Ma questi due esemplari femmine cosa sono allora Quella a SX ha le tegulazioni appiattite con punti grandi (ma dovrebbe avere punti piccoli) Quella a DX ha tegulazioni raspose con punti piccoli ( ma dovrebbe avere punti grandi) Saranno pure ibridi 
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gomphus
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Inviato: 09/11/2009, 0:02 |
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Iscritto il: 05/02/2009, 17:31 Messaggi: 9527 Località: milano
Nome: maurizio pavesi
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come detto nel msg immediatamente precedente al tuo  , sono esemplari intermedi... che non possono essere "ibridi", perché questi ultimi non possono sensatamente costituire i 3/4 di una popolazione  ... è la popolazione nel suo complesso che è di transizione fra le due sottospecie 
_________________ ***************** maurizio
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Notoxus59
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Inviato: 09/11/2009, 14:01 |
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Iscritto il: 06/02/2009, 9:03 Messaggi: 6356 Località: Bubano di Mordano (Bologna)
Nome: Augusto Degiovanni
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Cita: come detto nel msg immediatamente precedente al tuo , sono esemplari intermedi... che non possono essere "ibridi", perché questi ultimi non possono sensatamente costituire i 3/4 di una popolazione ... è la popolazione nel suo complesso che è di transizione fra le due sottospecie Ma allora se sono esemplari intermedi come si devono classificare  le metto come auropunctatum visto che quì è predominante ? oppure 
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Hemerobius
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Inviato: 09/11/2009, 14:50 |
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Iscritto il: 02/02/2009, 23:32 Messaggi: 5642 Località: da Ferrara ad Alghero
Nome: Roberto A. Pantaleoni
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Notoxus59 ha scritto: Ma allora se sono esemplari intermedi come si devono classificare  le metto come auropunctatum visto che quì è predominante ? oppure  Non si possono né classificare né determinare con la nomenclatura binomia linneana. Proprio per tua tranquillità potresti annotarli come: Calosoma (Campalita) maderae maderae-auropuctatumche non ha alcuno valore ma almeno non trae in inganno come potrebbe succedere per C. (C.) maderae maderae x auropuctatum che è la notazione botanica per gli ibridi. Ciao Roberto 
_________________ verum stabile cetera fumus
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gomphus
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Inviato: 09/11/2009, 14:54 |
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Iscritto il: 05/02/2009, 17:31 Messaggi: 9527 Località: milano
Nome: maurizio pavesi
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ciao augusto se nella popolazione in questione gli esemplari a carattere di auropunctatum sono predominanti, io li metterei (tutti  ) come " maderae auropunctatum, trans ad ssp. maderae"
_________________ ***************** maurizio
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dorbodervus
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Inviato: 09/11/2009, 17:19 |
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Iscritto il: 02/10/2009, 17:40 Messaggi: 924 Località: Osimo
Nome: Alberto Strocchi
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Beh, ragazzi ... per aver cercato di spiegare le cose a uno che non si intende per niente di carabidi devo dire che la cosa non vi è riuscita un gran che bene! Certo che capisco che non è colpa vostra ma solo di chi asserisce una cosa e chi ne sostiene un'altra. Io, nella mia più assoluta ignoranza, preferisco chiamarla (mi riferisco ai miei esemplari) Calosoma auropunctatum, visto che i puntini sono dorati. Ma quel che vi chiedo è: dopo tanto studiare e basare i principi di determinazione sui falli degli insetti ... cosa ci vuole a guardare anche questi e decidere se il colore dei puntini sia frutto di specie, sottospecie o semplicemente di varietà (come sono solito vedere fra i cetonini per esempio) ? Scusate la curiosità di un "estraneo" ai lavori Alberto
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gomphus
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Inviato: 09/11/2009, 18:24 |
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Iscritto il: 05/02/2009, 17:31 Messaggi: 9527 Località: milano
Nome: maurizio pavesi
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ciao alberto
beh, il fatto che i puntini sono dorati è espresso adeguatamente anche dal nome Calosoma maderae auropunctatum... e d'altra parte, se i due sono conspecifici, maderae ha la priorità, almeno su questo non ci piove
quanto agli edeagi... li hai visti? sono non solo molto simili, ma se visti su un numero sufficiente di esemplari, variabili quanto i caratteri esterni
_________________ ***************** maurizio
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Notoxus59
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Inviato: 09/11/2009, 20:32 |
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Iscritto il: 06/02/2009, 9:03 Messaggi: 6356 Località: Bubano di Mordano (Bologna)
Nome: Augusto Degiovanni
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Cita: Non si possono né classificare né determinare con la nomenclatura binomia linneana. Proprio per tua tranquillità potresti annotarli come: Calosoma (Campalita) maderae maderae-auropuctatum che non ha alcuno valore ma almeno non trae in inganno come potrebbe succedere per C. (C.) maderae maderae x auropuctatum che è la notazione botanica per gli ibridi. Ciao Roberto Recepito Grazie Cita: ciao augusto
se nella popolazione in questione gli esemplari a carattere di auropunctatum sono predominanti, io li metterei (tutti ) come "maderae auropunctatum, trans ad ssp. maderae" ciao augusto
Farò così Cita: quanto agli edeagi... li hai visti? sono non solo molto simili, ma se visti su un numero sufficiente di esemplari, variabili quanto i caratteri esterni Infatti, io più li confronto e più mi rendo conto che sono uguali 
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Fabio62
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Inviato: 12/06/2016, 21:27 |
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Iscritto il: 25/05/2011, 22:20 Messaggi: 555 Località: MILANO
Nome: FABIO SERENI
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Ciao a tutti, oggi sono andato con mia moglie al Parco Vettabbia,vicinissimo all'Abbazia di Chiaravalle (MI). Abbiamo fatto una discreta passeggiata (l'area è abbastanza ampia ed ha al suo interno prati abbastanza vasti, qualche quercia ed altri alberi, un piccolo laghetto e qualche altro piccolo bacino idrico e una discreta varietà di specie floreali spontanee). Ad un certo punto mia moglie mi dice "guarda quel coso là com'è veloce. Cos'è ?". Io vado a vedere e senza occhiali mi sembrava il solito Pt. niger. Riesco infine ad inforcare gli occhiali e mi accorgo che è una Calosoma. Non l'ho ancora preparata e nemmeno fotografata (e comunque i risultati di una foto sarebbero sicuramente da dimenticare...). Penso sicuramente sia o la maderae o l'auropunctatum. Posso dire per il momento, ad una visone sommaria, che è nera, con elitre lisce ma opache e con fossette puntiformi. Ma è normale che trovare queste Calosoma a Milano ? Fabio 
_________________ Fabio Sereni
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