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Cicindela (Cicindela) gallica Brullé, 1834 - Carabidae Cicindelinae

11.VII.2002 - ITALIA - Piemonte - TO, Val di Susa - Caprie (borgata Campambiardo) - 800m


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Autore Messaggio
MessaggioInviato: 06/11/2015, 23:50 
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Nome: Piero Leo
gomphus ha scritto:
la dicitura è quella che ho trovato in fauna eur, copiata paro paro ;)

immagino che chi ha compilato gli elenchi delle specie e relativi autori avrà avuto le sue buone ragioni

Caro Maurizio, quello che ho scritto io l'ho copiato paro paro ;) dal catalogo paleartico ed è una regola seguita anche negli altri volumi da chi ha compilato gli elenchi delle varie famiglie; concedimi che anche questi specialisti (che forse in parte sono gli stessi che compilarono fauna eur) potrebbero aver avuto le loro buone ragioni.

Non so se ci sia una regola ferrea che stabilisca come va scritto in questi casi il nome dell'autore della descrizione di una specie; se fosse secondo logica dovrebbe essere "Autore, anno" secco; questo risponde alla domanda essenziale "chi ha descritto il tale taxon e quando?"
"In" risponde alla domanda "dove?" e dovrebbe quindi far parte dei dati bibliografici insieme al titolo del lavoro, periodico (o libro), ecc.
Questo, ripeto, secondo logica, anche se spesso logica e nomenclatura zoologica non vanno a braccetto ;)

:) Ciao
Piero


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MessaggioInviato: 07/11/2015, 0:46 
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Nome: maurizio pavesi
caro piero :lov1: :mrgreen:

premesso che nel catalogo lobl&smetana, per quanto riguarda i carabidi, la mia opinione del tutto personale :D è che l'elenco degli errori & orrori :oooner: finirebbe per essere più lungo del catalogo stesso :cry:

se si vogliono stilare degli elenchi "ufficiali", cosa che per i carabidi nessuno si è ancora azzardato ad accettare di fare, a cominciare dal sottoscritto, bisognerà pure trovare un punto di riferimento accettato a maggioranza (non dico "accettato da tutti", che mi sembra veramente un'esagerazione :lol1: )

io quando devo assegnare un nome, a meno che non ci trovo errori & orrori evidenti (vedi ad es. gli Zabrus del "sottogenere Pelor"), seguo l'impostazione di fauna eur, criticabile finché si vuole (cmq infinitamente meno del catalogo lobl&smetana), ma punto di riferimento accessibile in rete a chiunque, anche a quanti non hanno accesso alla biblioteca di un museo di storia naturale :oops: e nello stesso tempo non intendono gettare al vento un sacco dei loro sudati risparmi :cry: per acquistare personalmente volumi di grandi pretese e di dubbia utilità :x

se il punto di riferimento scelto è un altro differente da fauna eur, sarebbe opportuno che lo sapessimo tutti (p.s. se fosse il mai abbastanza vituperato catalogo l&s, per quanto riguarda i carabidi mi sfilo da subito :no1: )

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MessaggioInviato: 07/11/2015, 13:20 
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Iscritto il: 05/02/2009, 17:47
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Nome: Piero Leo
Tantissimi errori, orrori e soprattutto innumerevoli mancanze le troviamo anche su faunaeur (e io non parlo solo di carabidi). Io, per i gruppi che mi interessano, preferisco seguire (per quanto posso cum grano salis) il Cat. Pal. Col. , perché lo trovo molto più completo, perché più facilmente consultabile, perché studio la fauna paleartica, perché ha tutti i riferimenti bibliografici (precisi fino alla pagina) delle descrizioni di tutti i taxa, ecc.
Ma qui non si tratta di paragonare due opere che sono completamente diverse o di stabilire quale sia quella meno peggio; o di dire seguo questa perché è gratis, mentre quest’altra bisogna comprarla (se davvero ragionassimo così allora finiremmo tutti a “determinare” le specie utilizzando Google immagini). Si trattava di rispondere alla questione sollevata da Carlo.
Io ribadisco il mio parere (che prescinde dal fatto che corrisponde a quanto riportato sul Cat. Pal. Col. ed è invece in contrapposizione con faunaeur).
Tenebrio ha scritto:
se fosse secondo logica dovrebbe essere "Autore, anno" secco; questo risponde alla domanda essenziale "chi ha descritto il tale taxon e quando?"
"In" risponde alla domanda "dove?" e dovrebbe quindi far parte dei dati bibliografici insieme al titolo del lavoro, periodico (o libro), ecc.
Questo, ripeto, secondo logica, anche se spesso logica e nomenclatura zoologica non vanno a braccetto ;)


:) Ciao
Piero


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MessaggioInviato: 07/11/2015, 17:22 
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Iscritto il: 23/09/2009, 23:06
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Nome: Stefano Ziani
Aggiungo la mia, a prescindere dai due elenchi di riferimenti contrapposti in questa discussione:
Siamo d’accordo che il nome dell’autore - e l’anno di descrizione del taxon - NON fanno parte del nome del taxon stesso (art. 51.1 del Codice) e la loro citazione è facoltativa, per quanto spesso consigliabile, ma dal momento che proprio il Codice lo permette, non vedo perché non semplificare il nome dell’autore lasciando poi eventualmente la bibliografia a dirimere la questione.
Così, a mio parere, nello specifico ben venga Cicindela (Cicindela) sylvicola Dejean, 1822, invece di C. (C.) sylvicola Dejean in Latreille & Dejean, 1822.


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MessaggioInviato: 07/11/2015, 17:28 
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Iscritto il: 14/03/2009, 12:59
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Località: Milano
Nome: Gabriele Franzini
Contribuisco con questo articolo trovato in Rete:
Bousquet, Y. 2004. The works of P F M A Dejean, with emphasis on publication dates and new carabid taxa proposed. Fabreries 29:33-48.
Bousquet04.pdf [1.06 MiB]
Scaricato 70 volte


:hi: :hi: G.


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MessaggioInviato: 07/11/2015, 18:24 
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Iscritto il: 05/02/2009, 17:47
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Località: Cagliari
Nome: Piero Leo
Grazie Gabriele, interessante. Per chi non avesse voglia di cercare l'oggetto della discussione, riporto la tabella 2 a pag. 41.
07-11-2015 17-12-19.jpg



Nel frattempo mi sono praticamente convinto che questa sia una Cicindela gallica... :to:
Maurizio, sei sicuro che il carattere del labrum sia realmente valido? Funziona per separare hybrida da gallica+sylvicola, ma non mi sembra utile per distinguere le ultime due.

:) Ciao
Piero


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MessaggioInviato: 07/11/2015, 18:38 
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Iscritto il: 21/05/2010, 23:05
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Località: San Godenzo (FI)
Nome: Carlo Massarone
Non pensavo di scatenare una "diatriba" ....... :D :oops: :D :oops: :D
Comunque grazie a tutti :ok:

P.S.: Scusa tanto Paolo se ho "inquinato" il tuo post. Avrei fatto meglio a formulare la domanda in separata sede, facendo riferimento al tuo post.

_________________
Carlo Massarone


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MessaggioInviato: 07/11/2015, 19:02 
 

Iscritto il: 13/11/2011, 13:51
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Nome: Paolo Bigliani
Inquinato?
Non pensarlo nemmeno. Vorrai dire ARRICCHITO

Ciao :hi:


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MessaggioInviato: 08/11/2015, 0:09 
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Nome: Piero Leo
Tornando a bomba, mi sono rivisto un po' di materiale: per me si tratta di Cicindela (Cicindela) gallica Brullé, 1834. I caratteri che considero realmente diagnostici sono già stati evidenziati nelle prime foto inviate da Paolo; mi riferisco in particolare alla fronte del tutto glabra e alla lunula apicale largamente interrotta; altri caratteri meno costanti sono il colore verde e le elitre piuttosto snelle e parallele.
Il labrum, per quanto ho visto, non è utilizzabile nella distinzione delle due specie ed ho l'impressione che sia abbastanza variabile da individuo ad individuo.
Qui di seguito inserisco le foto del labrum di una gallica e di una sylvicola

gallica di Val d'Aosta
gallica_labrum.JPG



sylvicola del Trentino
sylvicola_labrum.JPG



In questo caso è l'esemplare di sylvicola ad avere i lati del labrum più incavati (e non viceversa)

Che ci fa una gallica a Campambiardo, a soli 800 metri di quota? Teniamo presente che siamo nel fondo di una valle e che a soli 5 km a volo d'uccello abbiamo quote oltre i 2000; e che le cicindele camminano e volano ;) .

:) Ciao
Piero


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MessaggioInviato: 08/11/2015, 9:41 
 

Iscritto il: 13/11/2011, 13:51
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Nome: Paolo Bigliani
Ciao

Gli unici peli che riesco a vedere al microscopio sono quelli che ho segnato sulla foto (un paio di peli vicini ad ogni occhio). La foto non è particolarmente bella :( ma spero possa bastare a far luce

Grazie a tutti e buona Domenica :hi:


0834 5.jpg



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MessaggioInviato: 08/11/2015, 12:59 
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Iscritto il: 05/02/2009, 17:47
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Nome: Piero Leo
checcapitipiti ha scritto:
Gli unici peli che riesco a vedere al microscopio sono quelli che ho segnato sulla foto (un paio di peli vicini ad ogni occhio). La foto non è particolarmente bella ma spero possa bastare a far luce
:ok: qualche poro setigero presso il margine interno dell'occhio, sull'arcata oculare, il resto della fronte glabro: è la gallica.
Sto aprendo due nuovi argomenti (uno per specie) sperando di rendere più semplice la distinzione tra gallica e sylvicola.

:) Ciao
Piero


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MessaggioInviato: 08/11/2015, 13:54 
 

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Nome: Paolo Bigliani
Bene

Grazie e buona domenica

Paolo

:hi: :hi: :hi:


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