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Pterostichus (Cheporus) burmeisteri Heer, 1838 (s.l.) - Carabidae

VII.1973 - ITALIA - Veneto - VI, Stoner, Enego 1000mt


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Autore Messaggio
MessaggioInviato: 13/12/2009, 10:47 
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Iscritto il: 11/11/2009, 20:54
Messaggi: 4844
Località: Pesaro
Nome: Marco Paglialunga
...potrebbe essere la fase di transizione tra il burmeisteri e il baldensis citata dal Magistretti?
15 mm Veneto-Enego loc. Stoner mt 1000 VII-73(VI)


P1000656.JPG

P1000655..JPG


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O voi ch'avete li 'ntelletti sani, mirate la dottrina che s'asconde sotto 'l velame de li versi strani
(InfeRRno - canto IX - vv. 61-63)
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 Oggetto del messaggio: Re: Cheporus burmeisteri/baldensis
MessaggioInviato: 13/12/2009, 12:16 
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Iscritto il: 05/02/2009, 17:44
Messaggi: 2662
Località: Garbagnate Milanese
Nome: Augusto Franzini
Anche io ho trovato a Foza (Altop. dei Sette Comuni) la stessa forma di questo Pterostichus burmeisteri: laccati, grossi e quasi verde-violaceo. Evidentemente in quella zona sono fatti così. Dirimere fra sottospecie non è cosa semplice...

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Augusto (aug)
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 Oggetto del messaggio: Re: Cheporus burmeisteri/baldensis
MessaggioInviato: 13/12/2009, 20:42 
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Iscritto il: 11/11/2009, 20:54
Messaggi: 4844
Località: Pesaro
Nome: Marco Paglialunga
Grazie, eggià io mi sono lanciato e ho :gun: perche dagli esemplari che ho sembrerebbe proprio una via di mezzo,quasi un passaggio tra le due forme, a partire dalla scultura elitrale ;)


P1000687..JPG


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 Oggetto del messaggio: Re: Cheporus burmeisteri/baldensis
MessaggioInviato: 13/12/2009, 23:34 
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Iscritto il: 05/02/2009, 17:31
Messaggi: 9527
Località: milano
Nome: maurizio pavesi
ciao ragazzi

dopo aver precisato che Cheporus non è genere distinto, ma sottogenere di Pterostichus, e quindi Pterostichus (Cheporus) burmeisteri Heer, 1838

devo rilevare che i nostri cosiddetti burmeisteri tipici, dell'alto adige, sono in realtà già in qualche modo una forma di transizione, in quanto come si vede dalla foto di marco, hanno strie elitrali leggere, ma chiaramente visibili, mentre gli esemplari centroeuropei (a nord delle alpi) hanno elitre rameiche ancora più brillanti e del tutto prive di strie visibili

a questo punto non sono molto convinto che il baldensis sia realmente una ssp. distinta, dato che in realtà sembra esserci una variazione clinale senza reali discontinuità; procedendo verso il limite occidentale della specie nel territorio a sud delle alpi, le strie elitrali diventano via via più nette e profonde, e i tegumenti più scuri

sarebbe necessario, per dirimere la questione, uno studio della conformazione edeagica delle varie popolazioni, che a tutt'oggi non credo sia stato fatto

pertanto, in attesa di ulteriori dati, propongo Pterostichus (Cheporus) burmeisteri Heer, 1838 (s.l.)

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Immagine maurizio


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MessaggioInviato: 14/12/2009, 8:07 
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Iscritto il: 02/02/2009, 23:32
Messaggi: 5642
Località: da Ferrara ad Alghero
Nome: Roberto A. Pantaleoni
Un altro bel esempio utilizzabile nelle future discussioni sul rango di "sottospecie". Voi carabidologi avete sotto mano una quantità di dati invidiabile! Chissà se La Greca fosse stato carabidologo ... od ancora meglio Ernst Mayr a suo tempo :roll:

Ciao Roberto :to:

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MessaggioInviato: 26/07/2011, 16:11 
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Iscritto il: 22/05/2009, 21:00
Messaggi: 2739
Località: Pergine Valsugana (TN)
Nome: Andrea Carlin
:hi: Ciao a tutti!
Riprendo questa discussione per proporre alcune immagini che, se non a risolvere l'enigma, possono almeno contribuire ad innescare ulteriori opinioni e punti di vista.
Personalmente, anche se l'analisi DOVREBBE essere fatta su molti esemplari, credo che delle differenze importanti si possano notare nei parameri (soprattutto in quello destro, quello più stretto per intenderci) e nella curvatura sia dell'apice del lobo mediano (forse non molto visibile dalle foto) che del lobo mediano stesso.
Appena pronte inserirò anche le foto degli esemplari in questione.

Nota per le immagini: ssp baldensis sempre a sinistra, typ. a destra.

edeagi baldensis e typ a confronto rid.jpg

edeagi a confronto in visione laterale rid.jpg

tavola edeagi 2 ssp a confronto rid.jpg



P.S: la posizione dei lobi mediani non è proprio quella "usuale e tradizionale" ma visto che si trattava di un confronto "faccia a faccia" ho lasciato le immagini così come fotografate!


:hi: :hi: :hi: :hi: :hi:

_________________
Andrea Carlin, Pergine Valsugana (TN) carlin.andrea(AT)gmail.com

Nota: tutti gli esemplari inseriti nelle discussioni aperte da me sono da ritenere "Andrea Carlin legit" se non diversamente specificato.


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