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Plagionotus
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Inviato: 25/01/2016, 21:25 |
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Iscritto il: 21/05/2009, 14:59 Messaggi: 6989 Località: Casinalbo (MO)
Nome: Riccardo Poloni
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Entomarci ha scritto: Che siano Tetropium non c'è dubbio. Per Maurizio: in realtà anche t. gabrieli è segnalato dell'Arco appenninico, e precisamente di varie stazioni nel Modenese. Probabilmente la specie è in espansione a seguito della piantumazione di larici avvenuta in certe zone di disboscamento selvaggio come la provincia di Modena per l'appunto. Riccardo... confermi?
Del resto poi non mi stupirei se t. fuscum saltasse fuori in Calabria come altre specie relitte... Confermo, Marcello! Il T. gabrieli è stato trovato in una stazione in provincia di Modena e forse anche una in provincia di Reggio, è legato comunque alle abetine di alta quota che sono naturali o comunque di specie presenti nell'arco appenninico. Ciò non toglie che i rimboschimenti con essenze che non hanno niente a che fare con la nostra fauna ci sono stati eccome!
_________________ Riccardo Poloni La dignità degli elementi la libertà della poesia, al di là dei tradimenti degli uomini è magia, è magia, è magia... Negrita, Rotolando verso sud
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marco lovison
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Inviato: 26/01/2016, 13:04 |
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Iscritto il: 22/01/2016, 3:11 Messaggi: 10 Località: jovencan
Nome: marco lovison
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ma se cercassi di catturarli senza ucciderli possibilmente (ho trovato anche un esmplare di Acanthocinus griseus) come dovrei fare? scusate in anticipo la mia totale inesperienza!!!
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Plagionotus
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Inviato: 26/01/2016, 14:21 |
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Iscritto il: 21/05/2009, 14:59 Messaggi: 6989 Località: Casinalbo (MO)
Nome: Riccardo Poloni
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Direi che sarebbe assolutamente interessante per te e per chi eventualmente li guarderà dal vivo (così in foto non si riesce a dire quale specie sia). Allora, immagino tu non possieda nessun reagente utile per ucciderli e poterli preparare, quindi il metodo più efficace con cui puoi ucciderli è metterli in aceto bianco di vino per tre-quattro giorni e poi conservarli in freezer, oppure in alcohol a 70°. Oppure, ma bada bene che meno sicuro come metodo, sbriciolare foglie fresche di alloro in quantità e porle in un baarattolo di vetro, sopra metti una carta assorbente e gli insetti: contenendo gruppi cianidrici, l'insetto in qualche giorno morirà  . 
_________________ Riccardo Poloni La dignità degli elementi la libertà della poesia, al di là dei tradimenti degli uomini è magia, è magia, è magia... Negrita, Rotolando verso sud
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Entoandrea
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Inviato: 26/01/2016, 14:59 |
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Iscritto il: 17/12/2015, 11:17 Messaggi: 195 Località: Manduria(TA)
Nome: Andrea Marino
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Plagionotus ha scritto: Direi che sarebbe assolutamente interessante per te e per chi eventualmente li guarderà dal vivo (così in foto non si riesce a dire quale specie sia). Allora, immagino tu non possieda nessun reagente utile per ucciderli e poterli preparare, quindi il metodo più efficace con cui puoi ucciderli è metterli in aceto bianco di vino per tre-quattro giorni e poi conservarli in freezer, oppure in alcohol a 70°. Oppure, ma bada bene che meno sicuro come metodo, sbriciolare foglie fresche di alloro in quantità e porle in un baarattolo di vetro, sopra metti una carta assorbente e gli insetti: contenendo gruppi cianidrici, l'insetto in qualche giorno morirà  .  Riccardo a quanto ho capito, Marco li vuole catturare vivi Ciao Andrea
_________________ Ciao  Andrea
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Plagionotus
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Inviato: 26/01/2016, 15:10 |
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Iscritto il: 21/05/2009, 14:59 Messaggi: 6989 Località: Casinalbo (MO)
Nome: Riccardo Poloni
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Ah già! Scusa, ho letto male. Beh se li vuoi catturare vivi prendili con le mani e li butti fuori, o in un barattolino, ma sarà come ucciderli perchè con queste temperature avrebbero ben poco da vivere e idem nel barattolino.
_________________ Riccardo Poloni La dignità degli elementi la libertà della poesia, al di là dei tradimenti degli uomini è magia, è magia, è magia... Negrita, Rotolando verso sud
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marco lovison
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Inviato: 26/01/2016, 15:43 |
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Iscritto il: 22/01/2016, 3:11 Messaggi: 10 Località: jovencan
Nome: marco lovison
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alla possibilità che potessero morire fuori casa non avevo pensato..... per "stanarli" invece come posso fare? tipo trappole luminescenti? quale colore....quale odore...ecc ecc.... a priori non vorrei ucciderli, ma la mia compagna e il mio frugoletto non sono della stessa idea ahahah. per conservarli l alcool mi sembra una buona idea grazie!! cercherò di fotografarli meglio prima dell immersione in maniera da non rovinarlli dopo
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Sleepy Moose
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Inviato: 26/01/2016, 16:02 |
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Iscritto il: 21/05/2010, 23:05 Messaggi: 2980 Località: San Godenzo (FI)
Nome: Carlo Massarone
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Plagionotus ha scritto: Direi che sarebbe assolutamente interessante per te e per chi eventualmente li guarderà dal vivo (così in foto non si riesce a dire quale specie sia). Allora, immagino tu non possieda nessun reagente utile per ucciderli e poterli preparare, quindi il metodo più efficace con cui puoi ucciderli è metterli in aceto bianco di vino per tre-quattro giorni e poi conservarli in freezer, oppure in alcohol a 70°. Oppure, ma bada bene che meno sicuro come metodo, sbriciolare foglie fresche di alloro in quantità e porle in un baarattolo di vetro, sopra metti una carta assorbente e gli insetti: contenendo gruppi cianidrici, l'insetto in qualche giorno morirà  .  Scusa Riccardo se mi permetto ..........ma presumo ti riferisca al Lauroceraso (altrimenti nessuno margerebbe più arrosti, ragù ed altro  ).
_________________ Carlo Massarone
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Julodis
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Inviato: 26/01/2016, 16:14 |
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Iscritto il: 30/12/2009, 22:20 Messaggi: 31564 Località: Roma
Nome: Maurizio Gigli
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Sleepy Moose ha scritto: Plagionotus ha scritto: sbriciolare foglie fresche di alloro in quantità e porle in un baarattolo di vetro, sopra metti una carta assorbente e gli insetti: contenendo gruppi cianidrici, l'insetto in qualche giorno morirà  .  Scusa Riccardo se mi permetto ..........ma presumo ti riferisca al Lauroceraso (altrimenti nessuno margerebbe più arrosti, ragù ed altro  ). Presumo sia stato un lapsus. Lauro, lauroceraso, siamo lì. Comunque, se non si hanno altre sostanze a disposizione, basta metterli in un barattolo con acqua molto salata e una goccia di sapone. Se c'è abbastanza sale, si conservano per mesi senza problemi. E non diventano duri come a metterli in alcool. Ora però cominciamo ad essere curiosi. Ti girano per casa almeno due specie di Cerambycidae, forse tre. Ma da dove arriva questa legna? Tra l'altro, tutti sfarfallati fuori stagione, evidentemente per il calore che c'è in casa.
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Plagionotus
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Inviato: 26/01/2016, 18:06 |
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Iscritto il: 21/05/2009, 14:59 Messaggi: 6989 Località: Casinalbo (MO)
Nome: Riccardo Poloni
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Sì, è stato un lapsus, forse perchè il nome scientifico dell'alloro è Laurus nobilis. In ogni caso anche l'alloro contiene composti cianidrici, anche se in minor quantità che nel lauroceraso. Il fatto che noi mangiamo queste piante non è un discriminante però, infatti le quantità sono troppo piccole per nuocerci, e i ogni caso mangiamo molti altri alimenti contenenti sostanze pericolose come le mandorle (l'amigdalina contenuta è sempre un composto cianogenetico, cioè che produce gruppi cianidrici) e la Digitalis che si trova in erboristeria, e che se somministrata a cardiopatici può causare anche la morte per infarto, e molti altri.
_________________ Riccardo Poloni La dignità degli elementi la libertà della poesia, al di là dei tradimenti degli uomini è magia, è magia, è magia... Negrita, Rotolando verso sud
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Julodis
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Inviato: 26/01/2016, 18:59 |
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Iscritto il: 30/12/2009, 22:20 Messaggi: 31564 Località: Roma
Nome: Maurizio Gigli
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La digitale di certo non si usa per l'arrosto!
Il fatto che usiamo principi tossici prodotti dalle piante è una cosa comune. Del resto, molte sostanze tossiche, anche mortali, possono avere proprietà utili in medicina, se prese nelle giuste quantità. Se poi andiamo a guardare le sostanze contenute nelle piante, scopriamo che sono più quelle con composti potenzialmente pericolosi di quelle che non li contengono. Anche se spesso in quantità tale da non farci niente (ma non sempre). Del resto, devono pure difendersi.
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marco lovison
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Inviato: 26/01/2016, 21:28 |
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Iscritto il: 22/01/2016, 3:11 Messaggi: 10 Località: jovencan
Nome: marco lovison
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per Maurizio, per dare una cronologia agli eventi le travi in questione sono state piazzate a metà ottobre circa da piante tagliate di fresco (credo luglio/agosto) scortecciate al mattino e piazzate al pomeriggio per motivi di tempo di restauro, quindi il segante non ha potuto fare ne il trattamento ne l areatura del legno, immagino che lo sfarfallamento fuori periodo sia dovuto dal fatto che da circa il 20 novembre ho reiniziato a scaldare la casa.... il trattamento l ho fatto io questo fine settimana a mio malincuore (detesto dover sopprimere altri esseri viventi, ma questa èstato un caso di necessità!!!) ricapitolando trovati 50/60 esemplari di t.fuscum e 2 di acanthocinus griseus
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Julodis
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Inviato: 26/01/2016, 22:14 |
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Iscritto il: 30/12/2009, 22:20 Messaggi: 31564 Località: Roma
Nome: Maurizio Gigli
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Visti i tempi, direi che quando è stata tolta la corteccia le larve dei Tetropium erano già entrate nel legno per completare lo sviluppo, e poi gli adulti sono usciti in anticipo per il riscaldamento di casa.
Non quadra, invece, il ritrovamento degli Acanthocinus, perchè le larve di quel genere, almeno quelle delle specie che ho trovato, non entrano nel legno per scavare la celletta pupale, ma restano tra legno e corteccia, costruendo lì una celletta ovale, con le pareti formate da segatura. Staccando la corteccia, la celletta ninfale rimane scoperta, e la larva matura, la pupa o l'adulto restano allo scoperto. Per cui sarebbero stati scoperti ad ottobre, prima del montaggio delle travi.
Probabilmente hanno un'altra origine, forse altra legna a casa tua.
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Julodis
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Inviato: 26/01/2016, 22:21 |
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Iscritto il: 30/12/2009, 22:20 Messaggi: 31564 Località: Roma
Nome: Maurizio Gigli
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Mi correggo. Vedo ora che gli Acanthocinus fanno la celletta anche nel legno, non lontano dalla superficie, come i Tetropium. Lo puoi vedere qui. Io comunque avrò raccolto circa un centinaio di Acanthocinus xanthoneurus da faggio, e di Acanthocinus aedilis da pino, tutti presi in celletta sotto corteccia. Evidentemente possono fare entrambe le cose. Potresti mettere una foto dell'Acanthocinus, per vedere se è proprio lui?
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Sleepy Moose
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Inviato: 27/01/2016, 0:03 |
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Iscritto il: 21/05/2010, 23:05 Messaggi: 2980 Località: San Godenzo (FI)
Nome: Carlo Massarone
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Julodis ha scritto: Potresti mettere una foto dell'Acanthocinus, per vedere se è proprio lui? Probabilmente ti è sfuggita, ma c'è già, Maurizio ....... QUI 
_________________ Carlo Massarone
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marco lovison
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Inviato: 27/01/2016, 0:38 |
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Iscritto il: 22/01/2016, 3:11 Messaggi: 10 Località: jovencan
Nome: marco lovison
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sono riuscito a far fotografare alla mia compagna anche il terzo esemplare..... inizio a pensare di dover far pagare il biglietto per entrare a casa mia ahahah. comunque se non vecchie travi di inizio 900 e perline trattate e poi cotte al forno non c è altro llegno in casa
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