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Marchino
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Inviato: 19/09/2011, 13:43 |
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Iscritto il: 29/08/2011, 18:58 Messaggi: 230 Località: Viareggio (LU)
Nome: Marco Fornaciari
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Trovato su fiore di Asteracea; dimensioni 12 mm.
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cosmln
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Inviato: 19/09/2011, 13:50 |
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Iscritto il: 26/03/2010, 14:55 Messaggi: 5932 Località: Romania
Nome: Cosmin-Ovidiu Manci
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Plagionotus
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Inviato: 19/09/2011, 14:33 |
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Iscritto il: 21/05/2009, 14:59 Messaggi: 6989 Località: Casinalbo (MO)
Nome: Riccardo Poloni
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Esatto, ma la femmina della sennii è indistinguibile da quella della melanura, quindi va taxata come Stenurella cf. melanura (Fabricius, 1792), anche se dovrebbe essere quest'ultima visto che è molto più comune della sennii 
_________________ Riccardo Poloni La dignità degli elementi la libertà della poesia, al di là dei tradimenti degli uomini è magia, è magia, è magia... Negrita, Rotolando verso sud
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Entomarci
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Inviato: 19/09/2011, 14:36 |
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Iscritto il: 05/08/2009, 18:02 Messaggi: 2264
Nome: Marcello Benelli
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domanda banale: qualcuno si è preso il disturbo di estrarre i genitali femminili della sennii?
_________________ Marci "S'i fosse fuoco, arderei 'l mondo, S'i fosse vento, lo tempesterei, S'i fosse acqua, i' l'annegherei s'i fosse dio, mandereil' en profondo" ( Cecco Angiolieri).
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Isotomus
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Inviato: 19/09/2011, 14:53 |
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Iscritto il: 05/09/2009, 7:56 Messaggi: 3445 Località: Cesena
Nome: Gianfranco Sama
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Stenurella melanura fino a prova del contrario. La S. sennii è nota fino ad ora, per l'Italia, solo di Abruzzo e Molise e, forse, non è un caso 
_________________ Gianfranco Sama
"Benedetto colui che ti aiuta a correggere i tuoi errori invece di scagliarteli contro" ___________________________________ Gershom Sholem
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Isotomus
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Inviato: 19/09/2011, 14:55 |
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Iscritto il: 05/09/2009, 7:56 Messaggi: 3445 Località: Cesena
Nome: Gianfranco Sama
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Entomarci ha scritto: domanda banale: qualcuno si è preso il disturbo di estrarre i genitali femminili della sennii? A domanda banale risposta banale. Né i genitali maschili, né quelli femminili hanno rappresentato caratteri distintivi validi per questi gruppi. Se qualcuno vuol fare una revisione si faccia avanti 
_________________ Gianfranco Sama
"Benedetto colui che ti aiuta a correggere i tuoi errori invece di scagliarteli contro" ___________________________________ Gershom Sholem
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conan
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Inviato: 19/09/2011, 16:31 |
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Iscritto il: 09/06/2009, 13:19 Messaggi: 1228 Località: Modena
Nome: Omar Pacchioni
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Isotomus ha scritto: Entomarci ha scritto: domanda banale: qualcuno si è preso il disturbo di estrarre i genitali femminili della sennii? A domanda banale risposta banale. Né i genitali maschili, né quelli femminili hanno rappresentato caratteri distintivi validi per questi gruppi. Se qualcuno vuol fare una revisione si faccia avanti  mi sento preso in causa .... ehehhehe di quel qualcuno che abbia la senni ... non siamo in molti  (da sabato 3 in più ehehhe) Gianfranco , se ritieni possa valerne la pena... potrei "spisellarne" un paio  eheheh MARCHINO : hai trovato solamente la femmina in loco oppure ti sono capitati anche dei maschietti? ciao ciao GIANFRANCO: perchè dici nella tua risposta ... "non a caso" ??? ciao a tutti
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Entomarci
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Inviato: 19/09/2011, 17:02 |
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Iscritto il: 05/08/2009, 18:02 Messaggi: 2264
Nome: Marcello Benelli
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Secondo me Gianfranco la sa lunga, ma non è un impulsivo. Se dice non a caso (premettendo forse) vuol dire che si sta facendo un ipotesi mentale che pero', prima di sbilanciarsi esternandola, vuole verificare con maggiori dati certi. Secondo me ovviamente.... 
_________________ Marci "S'i fosse fuoco, arderei 'l mondo, S'i fosse vento, lo tempesterei, S'i fosse acqua, i' l'annegherei s'i fosse dio, mandereil' en profondo" ( Cecco Angiolieri).
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Entomarci
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Inviato: 19/09/2011, 17:04 |
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Iscritto il: 05/08/2009, 18:02 Messaggi: 2264
Nome: Marcello Benelli
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Isotomus ha scritto: Entomarci ha scritto: domanda banale: qualcuno si è preso il disturbo di estrarre i genitali femminili della sennii? A domanda banale risposta banale. Né i genitali maschili, né quelli femminili hanno rappresentato caratteri distintivi validi per questi gruppi. Se qualcuno vuol fare una revisione si faccia avanti  controbatto sempre più banalizzando: se i genitali sono uguali possiamo parlare di specie o dovremmo avanzare l'ipotesi di sottospecie, almeno fin tanto che non saranno delineate le reali distribuzioni della sennii e della melanura, che mi pare di aver capito conviventi in certe zone??? 
_________________ Marci "S'i fosse fuoco, arderei 'l mondo, S'i fosse vento, lo tempesterei, S'i fosse acqua, i' l'annegherei s'i fosse dio, mandereil' en profondo" ( Cecco Angiolieri).
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Marchino
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Inviato: 19/09/2011, 17:06 |
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Iscritto il: 29/08/2011, 18:58 Messaggi: 230 Località: Viareggio (LU)
Nome: Marco Fornaciari
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Grazie a tutti per la disponibilità. A questo punto spinto anche dalla domanda di Conan/Omar, vorrei caricare una foto di un altro esemplare catturato nella stessa località e nello stesso giorno. Potrebbe trattarsi di un maschio della stessa specie? Chiedo scusa in anticipo per l'orrenda preparazione dell'esemplare, di cui mi vergogno profondamente. Dimensioni 8 mm
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Julodis
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Inviato: 19/09/2011, 17:16 |
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Iscritto il: 30/12/2009, 22:20 Messaggi: 31564 Località: Roma
Nome: Maurizio Gigli
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Marchino ha scritto: Potrebbe trattarsi di un maschio della stessa specie?
Direi proprio di si. Io però non ho ancora capito come si differenziano melanura e sennii. E considerando che giro principalmente per Lazio e Abruzzo, è molto probabile che abbia le due specie mescolate. Marchino ha scritto: Chiedo scusa in anticipo per l'orrenda preparazione dell'esemplare, di cui mi vergogno profondamente. Io ne ho di preparati molto peggio di questo.
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Isotomus
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Inviato: 19/09/2011, 17:45 |
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Iscritto il: 05/09/2009, 7:56 Messaggi: 3445 Località: Cesena
Nome: Gianfranco Sama
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Le setole elitrali sono evidentemente nere quindi è un maschio di S. melanura. Marcello - La struttura dell'edeago, così come quella delle valve dell'ovopositore e della spermateca, nella maggiornaza dei cerambicidi non è differenziata. Questo non vuol dire che si tratti della stessa specie. Ci sono specie chiaramente diverse che hanno queste strutture indifferenziate. Valga per tutti il caso dei Dorcadion in cui la forma del lobo mediano e quella dei lobi laterali è identica. In altri casi in cui la forma dell'edeago o quella dei parameri sono variabilissime, per cui dovresti fare, sotto questo punto di vista, più specie di una sola specie. In alcune località S. sennii e S. melanura convivono per cui non può trattarsi di due sottospecie di una specie. Daltronde in certe località ci sono fino a 4 specie di Stenurella conviventi (S. melanura, S. bifasciata, S. nigra, S. septempunctata, per esempio) o 2 di Pachytodes (P. erraticus e P. cerambyciformis) o 4 di Cerambyx; per non parlare di Agrilus e Anthaxia conviventi, ma con piante ospiti diversi. Io sono anche dell'idea che la descrizione di molte specie di certi gruppi per minime differenze della forma dell'edeago o dello sclerite del sacco interno, sia una forzatura che non tiene conto della variabilità individuale. Molto spesso ci sono specie pressoché identiche (specie gemelle), ma con differente biologia. Per le differenze fra S. melanura e S.sennii si può vedere un'altra discussione viewtopic.php?f=145&t=20161&hilit=sennii
_________________ Gianfranco Sama
"Benedetto colui che ti aiuta a correggere i tuoi errori invece di scagliarteli contro" ___________________________________ Gershom Sholem
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Julodis
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Inviato: 19/09/2011, 18:01 |
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Iscritto il: 30/12/2009, 22:20 Messaggi: 31564 Località: Roma
Nome: Maurizio Gigli
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Grazie per l'indicazione del vecchio argomento in cui spiegavi le differenze. Me lo ricordavo vagamente ma non lo ritrovavo. Per il resto concordo in pieno su tutto quello che hai detto. Penso che spesso per gli insetti si dia troppa importanza al solo carattere "morfologia dell'apparato copulatore", anzi, nel 90% dei casi al solo apparato maschile. Nei Buprestidi ci sono gruppi in cui effettivamente esistono specie separate morfologicamente molto simili ma con edeagi diversi, ma vi sono pure generi in cui molte specie li hanno praticamente uguali (il genere Julodis è uno di questi. Alcune specie li hanno discretamente differenti, ma diverse altre li hanno indistinguibili). La differente struttura dei genitali è solo uno dei fattori in grado di mantenere separate le specie, al pari dell'aspetto fisico, del comportamento dei due sessi, delle piante ospiti, del periodo di attività e di varie altre cose, alcune delle quali noi non percepiamo (ad esempio, i segnali olfattivi generalmente ci sfuggono). Senza contare che a volte anche individui con genitali sensibilmente diversi riescono ad accoppiarsi, e forse in qualche caso a fecondarsi. Isotomus ha scritto: In alcune località S. sennii e S. melanura convivono per cui non può trattarsi di due sottospecie di una specie. Pensa che in un lavoro piuttosto recente, vengono segnalate tre sottospecie della stessa specie di Julodis nello stesso posto e nello stesso giorno (magari sullo stesso cespuglio?). Ed ho pure speso dei soldi per leggere cose come questa!
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Isotomus
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Inviato: 19/09/2011, 19:00 |
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Iscritto il: 05/09/2009, 7:56 Messaggi: 3445 Località: Cesena
Nome: Gianfranco Sama
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_________________ Gianfranco Sama
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Entomarci
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Inviato: 21/09/2011, 8:21 |
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Iscritto il: 05/08/2009, 18:02 Messaggi: 2264
Nome: Marcello Benelli
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Isotomus ha scritto: Le setole elitrali sono evidentemente nere quindi è un maschio di S. melanura. Marcello - La struttura dell'edeago, così come quella delle valve dell'ovopositore e della spermateca, nella maggiornaza dei cerambicidi non è differenziata. Questo non vuol dire che si tratti della stessa specie. Ci sono specie chiaramente diverse che hanno queste strutture indifferenziate. Valga per tutti il caso dei Dorcadion in cui la forma del lobo mediano e quella dei lobi laterali è identica. In altri casi in cui la forma dell'edeago o quella dei parameri sono variabilissime, per cui dovresti fare, sotto questo punto di vista, più specie di una sola specie. In alcune località S. sennii e S. melanura convivono per cui non può trattarsi di due sottospecie di una specie. Daltronde in certe località ci sono fino a 4 specie di Stenurella conviventi (S. melanura, S. bifasciata, S. nigra, S. septempunctata, per esempio) o 2 di Pachytodes (P. erraticus e P. cerambyciformis) o 4 di Cerambyx; per non parlare di Agrilus e Anthaxia conviventi, ma con piante ospiti diversi. Io sono anche dell'idea che la descrizione di molte specie di certi gruppi per minime differenze della forma dell'edeago o dello sclerite del sacco interno, sia una forzatura che non tiene conto della variabilità individuale. Molto spesso ci sono specie pressoché identiche (specie gemelle), ma con differente biologia. Per le differenze fra S. melanura e S.sennii si può vedere un'altra discussione viewtopic.php?f=145&t=20161&hilit=senniiGrazie per le spiegazioni, se non mi decido ad iniziare ad estrarre mi porto avanti delle lacune... 
_________________ Marci "S'i fosse fuoco, arderei 'l mondo, S'i fosse vento, lo tempesterei, S'i fosse acqua, i' l'annegherei s'i fosse dio, mandereil' en profondo" ( Cecco Angiolieri).
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