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Hylotrupes bajulus (Linnaeus, 1758) Dettagli della specie

ITALIA - Veneto - BL, Lamon, Le Ei


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Autore Messaggio
MessaggioInviato: 14/10/2009, 16:56 
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Iscritto il: 08/06/2009, 0:06
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Nome: Nicola Dal Zotto
Trovato morto a Lamon, località Le Ei circa 1300m. Non riesco a farmi un idea su cosa possa essere...scusate la pessima qualità delle foto(appena risolvo vi riempio il forum :mrgreen: )
Nicola
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Nicola Dal Zotto


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 Oggetto del messaggio: Re: Cerambycidae
MessaggioInviato: 14/10/2009, 18:04 
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Iscritto il: 05/08/2009, 18:02
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Nome: Marcello Benelli
a me sembra un hilotrupes bajulus avvolto parzialmente da una ragnatela.
Di sicuro comunque è un callidino...

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Marci
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 Oggetto del messaggio: Re: Cerambycidae
MessaggioInviato: 14/10/2009, 18:10 
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Iscritto il: 10/05/2009, 15:30
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Nome: Giacomo Giovagnoli
Anche io avrei detto Hylotrupes bajulus ...

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 Oggetto del messaggio: Re: Cerambycidae
MessaggioInviato: 14/10/2009, 18:30 
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Iscritto il: 08/06/2009, 0:06
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Nome: Nicola Dal Zotto
Grazie! e io che lo avevo escluso perchè l'altro Hylotrupes bajulus che ho in collezione è nero e misura 1,3/1,4cm, mentre questo è testaceo (si dice cosi?) e misura circa 1cm… Si vede che sono proprio inesperto! Grazie ancora
Nicola

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 Oggetto del messaggio: Re: Cerambycidae
MessaggioInviato: 14/10/2009, 18:33 
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Iscritto il: 05/09/2009, 7:56
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E' senz'altro lui. Una varietà di colore
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 Oggetto del messaggio: Re: Cerambycidae
MessaggioInviato: 14/10/2009, 18:37 
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Iscritto il: 08/06/2009, 0:06
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Nome: Nicola Dal Zotto
Grazie Gianfranco!

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 Oggetto del messaggio: Re: Cerambycidae
MessaggioInviato: 14/10/2009, 18:53 
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Iscritto il: 21/05/2009, 14:59
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Gianfranco, avrei un quesito da porti, qualche settimana fa al circolo un entomologo ha portato un minuscolo cerambycide di 6 mm e Mauro l'ha determinato come appunto Aegomorphus clavipes, assomigliava parecchio a questo postato, ma possono essere così piccoli, io gli unici due che ho raccolto sono lunghi uno 18 mm e l' altro 17? :? :)

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Riccardo Poloni
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 Oggetto del messaggio: Re: Cerambycidae
MessaggioInviato: 14/10/2009, 19:10 
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Iscritto il: 05/08/2009, 18:02
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Nome: Marcello Benelli
se posso dire la mia, in proposito delle dimensioni, ho riscontrato una grande variabilita' nell'ambito di una stessa specie in tutte le famiglie (a parte i lepturini dove, in generale, le dimensioni specifiche mi sembrano più costanti...).
Questo fatto dipende principalmente da quanto substrato la larva ha avuto a sua disposizione per svilupparsi, piu' substrato (insomma piu' legno) uguale maggiori dimensioni, un po' come i ragazzi delle nuove generazioni che sono in media 10 cm piu' alti dei loro genitori...!
A riprova di cio' ti racconto un esperienza diretta di allevamento: tempo fa raccolsi alcuni rami di abete da cui sfarfallarono 7 callidium aeneum; procurai loro ulteriori pezzi di abete, e le tre femmine ovideposero sopra tutti i tronchetti che avevo messo loro a disposizione.
Le larve poterono tutte svilupparsi in un substrato ideale, cioè legna di abete tagliata di recente, pulita, priva di parassiti, muffe, funghi, con giusto tasso di umidita'.
Il risultato fu che l'anno dopo sfarfallarono i figli, ben 20 esemplari di dimensioni quasi all'apice della potenzialita' della specie.
Continuando, negli anni successivi invece le dimensioni tesero a calare, ma in questo caso il problema era la eccessiva consanguineita' (accoppiamenti tra fratelli insomma, come i faraoni egizi...).
In genere in natura gli esemplari che sfarfallano sono i vincitori di una notevole competizione, ma spesso hanno anche dovuto "accontentarsi" della nicchia che la natura metteva loro a disposizione, ecco perchè spesso le dimensioni medie sono al di sotto delle potenzialita' della specie (tanto per capirci se il callidium aeneum puo' arrivare a 17-18 mm, in generale troverai esemplari in natura intorno ai 13 mm, con alcuni addirittura sotto il cm).
Provare per credere...!
In questo senso invece dimostrano una notevole costanza di dimensioni tanti phytoecini (phytoecia, musaria...) ; ritengo che uno dei motivi sia dato dal fatto che in ogni fusto di pianta attaccato si sviluppa completamente una ed una sola immagine, che pertanto riceve una quantità di nutrimento piu' standardizzata e omogenea.

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 Oggetto del messaggio: Re: Cerambycidae
MessaggioInviato: 14/10/2009, 20:31 
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Iscritto il: 10/05/2009, 15:30
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Nome: Giacomo Giovagnoli
Bel ragionamento! :D

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 Oggetto del messaggio: Re: Cerambycidae
MessaggioInviato: 15/10/2009, 9:12 
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Iscritto il: 05/09/2009, 7:56
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Nome: Gianfranco Sama
Niente da eccepire.
Come ha giustamente detto Marcello le dimensioni nei Cerambicidi sono estremamente variabili e dipendono non solo dalla quantità di cibo ingurgitato dalle larve, ma anche dalle condizioni ambientali in cui queste si sono sviluppate. Ovviamente sono le specie di maggiori dimensioni (come i Prionini) che mostrano la maggiore variabilità individuale. In questo stesso forum viewtopic.php?f=145&t=2899 ho fatto l'esempio di Callergates gaillardoti, il più grosso Prionino europeo, che normalmente presenta dimensioni fino a 63 mm (e forse più), ma di cui possiedo un esemplare di soli 35mm.
Per Aegomorphus clavipes, 6 mm sono certamente pochi, ma anche 17 e 18mm sono eccezioni; gli esemplari della mia collezione variano da 15 a 8mm.

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 Oggetto del messaggio: Re: Cerambycidae
MessaggioInviato: 15/10/2009, 9:58 
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Iscritto il: 05/08/2009, 18:02
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Nome: Marcello Benelli
Un esempio di variabilita' veramente notevole, nella mia collezione, mi è dato da Arhopalus ferus (Mulsant, 1839). Accanto ad alcuni esemplari di circa 25 mm, altri esemplari non raggiungono 1cm di lunghezza. E' interessante affiancare i due estremi perchè davvero non sembrano nemmeno appartenenti alla stessa specie. E provengono tutti dallo stesso ceppo di legno (Pinus nigra), da cui sfarfallarono nell'Agosto di alcuni anni fa.
Quindi probabilmente quando molte larve si trovano in competizione all'interno di un pezzo di legno, accade che alcune di esse si sviluppino maggiormente rispetto alle altre, in pratica quindi alcune di esse mangiano di piu', o quantomeno si accaparrano la parte di legno maggiormente nutritiva (ricordo che la corteccia è in genere scarsamente dotata di nutrienti, come le parti piu' interne midollo e durame, mentre cambio, libro e alburno risultano le piu' ricche di minerali, ecco perchè moltissime specie di xilofagi sono sub-corticole e scavano dentro al legno solo per impuparsi).
Sul perchè questo accada si possono fare delle supposizioni, ma credo faccia parte della naturale competizione che in natura differenzia ogni individuo anche all'interno di una stessa famiglia, c'è sempre un esemplare piu' veloce, piu' vorace, piu' abile nello sfruttare le risorse a sua disposizione...

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 Oggetto del messaggio: Re: Cerambycidae
MessaggioInviato: 15/10/2009, 13:55 
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Iscritto il: 21/05/2009, 14:59
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Nome: Riccardo Poloni
scusate tanto, ma ho detto che si trattava di Aegomorphus clavipes, come quello postato nella foto, ma mi sono sbagliato, parlavo appunto dell' Hylotrupes bajulus :D :)

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