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Parmena unifasciata (Rossi, 1790) - Cerambycidae http://www.entomologiitaliani.net/public/forum/phpbb3/viewtopic.php?f=145&t=32858 |
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Autore: | Maura [ 07/04/2012, 12:21 ] |
Oggetto del messaggio: | Parmena unifasciata (Rossi, 1790) - Cerambycidae |
Forse è un'impressione dovuta alla diversa angolazione, ma è una Parmena che a me non sembra uguale a questa Le ho fotografate a pochi metri una dall'altra, ma a due mesi di distanza... anche questa camminava sul borso di un vaso. |
Autore: | Julodis [ 07/04/2012, 12:22 ] |
Oggetto del messaggio: | Re: Cerambycidae da ID 2 |
Ti ho sbloccato la discussione. Ogni tanto il limitatore ha qualche problema nel contare fino a due! Comunque, anche questa è una Parmena unifasciata. |
Autore: | Julodis [ 07/04/2012, 12:34 ] |
Oggetto del messaggio: | Re: Cerambycidae da ID 2 |
In Umbria non dovrebbero esserci altre specie di Parmena, almeno, non mi risulta che ne siano citate altre. P. balteus in Italia dovrebbe essere nota solo di Piemonte e Liguria, forse arriverà in Toscana nella parte NW. P. pubescens, che comunque è facilmente distinguibile, potrebbe anche arrivare in Umbria, ma non a quote elevate (vive in genere nei fusti di alcune specie di Euphorbia di ambienti piuttosto xerici e caldi). E' presente e diffusa dal Sud almeno fino Lazio, e mi pare pure nelle Marche, ma per quest'ultima regione probabilmente è limitata alla fascia costiera o poco più all'interno |
Autore: | Maura [ 07/04/2012, 12:48 ] |
Oggetto del messaggio: | Re: Cerambycidae da ID 2 |
Intervento provvidenziale. Così ho due motivi per ringaziarti ![]() P.S.: ho letto solo adesso il tuo secondo intervento... semmai pensavo alla solieri, che dalla checklist pareva presente al cento.. ma ho controllato e vedo che è specie tirrenica. |
Autore: | Maura [ 07/04/2012, 13:30 ] |
Oggetto del messaggio: | Re: Cerambycidae da ID 2 |
Julodis ha scritto: P. pubescens, che comunque è facilmente distinguibile, potrebbe anche arrivare in Umbria, ma non a quote elevate (vive in genere nei fusti di alcune specie di Euphorbia di ambienti piuttosto xerici e caldi). E' presente e diffusa dal Sud almeno fino Lazio, e mi pare pure nelle Marche, ma per quest'ultima regione probabilmente è limitata alla fascia costiera o poco più all'interno Sono daccordo con te che non sembra di certo una P. pubescens. Prendo spunto da quanto hai detto per riflettere sul fatto che in genere si esclude, giustamente, che specie tipiche della zona costiera possano trovarsi anche all'interno. Però in alcune vallate si creano fenomeni di inversione termica che permettono, ad esempio, la presenza di essenze vegetali tipiche della macchia mediterranea anche a quote di 600-800 m. Un esempio noto, non lontano da qui, è Valle Scappuccia a Genga (AN), posto molto suggestivo che vale la pena di vedere. Io personalmente non me ne intendo abbastanza per capire quando ci sia una situazione del genere, eppure mi è capitato anche in zona di trovare del rosmarino spontaneo a quote simili e ritengo che sia un buon motivo per prestare particolare attenzione anche a quelle specie che sembrerebbero banali e potrebbero invece riservare qualche sorpresa. Non si sa mai! ![]() |
Autore: | Julodis [ 07/04/2012, 14:08 ] |
Oggetto del messaggio: | Re: Cerambycidae da ID 2 |
Maura ha scritto: Julodis ha scritto: P. pubescens, che comunque è facilmente distinguibile, potrebbe anche arrivare in Umbria, ma non a quote elevate (vive in genere nei fusti di alcune specie di Euphorbia di ambienti piuttosto xerici e caldi). E' presente e diffusa dal Sud almeno fino Lazio, e mi pare pure nelle Marche, ma per quest'ultima regione probabilmente è limitata alla fascia costiera o poco più all'interno Sono daccordo con te che non sembra di certo una P. pubescens. Prendo spunto da quanto hai detto per riflettere sul fatto che in genere si esclude, giustamente, che specie tipiche della zona costiera possano trovarsi anche all'interno. Però in alcune vallate si creano fenomeni di inversione termica che permettono, ad esempio, la presenza di essenze vegetali tipiche della macchia mediterranea anche a quote di 600-800 m. Un esempio noto, non lontano da qui, è Valle Scappuccia a Genga (AN), posto molto suggestivo che vale la pena di vedere. Io personalmente non me ne intendo abbastanza per capire quando ci sia una situazione del genere, eppure mi è capitato anche in zona di trovare del rosmarino spontaneo a quote simili e ritengo che sia un buon motivo per prestare particolare attenzione anche a quelle specie che sembrerebbero banali e potrebbero invece riservare qualche sorpresa. Non si sa mai! ![]() Sicuramente per trovare lembi di vegetazione mediterranea, o meglio, di vegetazione che associamo ad ambieti costieri, non c'è bisogno di essere per forza lungo la costa. Ad esempio il rosmarino una volta era comune anche sul Monte Scalambra, che è all'interno quanto certe zone ell'Umbria (anche se, essendo frequentemente coltivato, non sempre è autoctono). Oppure, il lentisco, da noi tipicamete costiero, è presente in piccoli gruppi anche sulle colline intorno a Tivoli (dove però è molto più abbondante il terebinto), e lo stesso vale per molte altre piante. Anche nell'Abruzzo appenninico ci sono zone decisamente xeriche con vegetazione simile a quella costiera. Tornando alla Parmena pubescens, il posto in cui l'ho trovata più frequente è il versante SW di una montagnola non lontano da Fiuggi. Un versante arido e roccioso pieno di euforbie, sui 400-600 m, come probabilmente ce ne sono anche in Umbria, ben distante dal mare. |
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