Benvenuto Ospite

Forum Entomologi Italiani

www.entomologiitaliani.net/forum
 
Oggi è 21/06/2025, 18:13

Tutti gli orari sono UTC + 1 ora [ ora legale ]

Parmena unifasciata (Rossi, 1790) Dettagli della specie

2.VI.2011 - ITALIA - Umbria - PG, Scheggia e Pascelupo - Loc. Il Marchigiano


nuovo argomento
rispondi
Pagina 1 di 1 [ 6 messaggi ]
Autore Messaggio
MessaggioInviato: 07/04/2012, 12:21 
Avatar utente

Iscritto il: 09/07/2011, 13:43
Messaggi: 2210
Località: Marmirolo (MN)
Nome: Maura Bocci
Forse è un'impressione dovuta alla diversa angolazione, ma è una Parmena che a me non sembra uguale a questa

Le ho fotografate a pochi metri una dall'altra, ma a due mesi di distanza... anche questa camminava sul borso di un vaso.

Image2.jpg


_________________
Maura
(Mitakuye oyasin)


Top
profilo
 Oggetto del messaggio: Re: Cerambycidae da ID 2
MessaggioInviato: 07/04/2012, 12:22 
Avatar utente

Iscritto il: 30/12/2009, 22:20
Messaggi: 31564
Località: Roma
Nome: Maurizio Gigli
Ti ho sbloccato la discussione. Ogni tanto il limitatore ha qualche problema nel contare fino a due!

Comunque, anche questa è una Parmena unifasciata.

_________________
Maurizio Gigli
http://utenti.romascuola.net/bups
http://bup.xoom.it/


Top
profilo
 Oggetto del messaggio: Re: Cerambycidae da ID 2
MessaggioInviato: 07/04/2012, 12:34 
Avatar utente

Iscritto il: 30/12/2009, 22:20
Messaggi: 31564
Località: Roma
Nome: Maurizio Gigli
In Umbria non dovrebbero esserci altre specie di Parmena, almeno, non mi risulta che ne siano citate altre.
P. balteus in Italia dovrebbe essere nota solo di Piemonte e Liguria, forse arriverà in Toscana nella parte NW.
P. pubescens, che comunque è facilmente distinguibile, potrebbe anche arrivare in Umbria, ma non a quote elevate (vive in genere nei fusti di alcune specie di Euphorbia di ambienti piuttosto xerici e caldi). E' presente e diffusa dal Sud almeno fino Lazio, e mi pare pure nelle Marche, ma per quest'ultima regione probabilmente è limitata alla fascia costiera o poco più all'interno

_________________
Maurizio Gigli
http://utenti.romascuola.net/bups
http://bup.xoom.it/


Top
profilo
 Oggetto del messaggio: Re: Cerambycidae da ID 2
MessaggioInviato: 07/04/2012, 12:48 
Avatar utente

Iscritto il: 09/07/2011, 13:43
Messaggi: 2210
Località: Marmirolo (MN)
Nome: Maura Bocci
Intervento provvidenziale. Così ho due motivi per ringaziarti :D


P.S.: ho letto solo adesso il tuo secondo intervento... semmai pensavo alla solieri, che dalla checklist pareva presente al cento.. ma ho controllato e vedo che è specie tirrenica.

_________________
Maura
(Mitakuye oyasin)


Top
profilo
 Oggetto del messaggio: Re: Cerambycidae da ID 2
MessaggioInviato: 07/04/2012, 13:30 
Avatar utente

Iscritto il: 09/07/2011, 13:43
Messaggi: 2210
Località: Marmirolo (MN)
Nome: Maura Bocci
Julodis ha scritto:
P. pubescens, che comunque è facilmente distinguibile, potrebbe anche arrivare in Umbria, ma non a quote elevate (vive in genere nei fusti di alcune specie di Euphorbia di ambienti piuttosto xerici e caldi). E' presente e diffusa dal Sud almeno fino Lazio, e mi pare pure nelle Marche, ma per quest'ultima regione probabilmente è limitata alla fascia costiera o poco più all'interno

Sono daccordo con te che non sembra di certo una P. pubescens.

Prendo spunto da quanto hai detto per riflettere sul fatto che in genere si esclude, giustamente, che specie tipiche della zona costiera possano trovarsi anche all'interno. Però in alcune vallate si creano fenomeni di inversione termica che permettono, ad esempio, la presenza di essenze vegetali tipiche della macchia mediterranea anche a quote di 600-800 m. Un esempio noto, non lontano da qui, è Valle Scappuccia a Genga (AN), posto molto suggestivo che vale la pena di vedere.

Io personalmente non me ne intendo abbastanza per capire quando ci sia una situazione del genere, eppure mi è capitato anche in zona di trovare del rosmarino spontaneo a quote simili e ritengo che sia un buon motivo per prestare particolare attenzione anche a quelle specie che sembrerebbero banali e potrebbero invece riservare qualche sorpresa. Non si sa mai!

:hi:

_________________
Maura
(Mitakuye oyasin)


Top
profilo
 Oggetto del messaggio: Re: Cerambycidae da ID 2
MessaggioInviato: 07/04/2012, 14:08 
Avatar utente

Iscritto il: 30/12/2009, 22:20
Messaggi: 31564
Località: Roma
Nome: Maurizio Gigli
Maura ha scritto:
Julodis ha scritto:
P. pubescens, che comunque è facilmente distinguibile, potrebbe anche arrivare in Umbria, ma non a quote elevate (vive in genere nei fusti di alcune specie di Euphorbia di ambienti piuttosto xerici e caldi). E' presente e diffusa dal Sud almeno fino Lazio, e mi pare pure nelle Marche, ma per quest'ultima regione probabilmente è limitata alla fascia costiera o poco più all'interno

Sono daccordo con te che non sembra di certo una P. pubescens.

Prendo spunto da quanto hai detto per riflettere sul fatto che in genere si esclude, giustamente, che specie tipiche della zona costiera possano trovarsi anche all'interno. Però in alcune vallate si creano fenomeni di inversione termica che permettono, ad esempio, la presenza di essenze vegetali tipiche della macchia mediterranea anche a quote di 600-800 m. Un esempio noto, non lontano da qui, è Valle Scappuccia a Genga (AN), posto molto suggestivo che vale la pena di vedere.

Io personalmente non me ne intendo abbastanza per capire quando ci sia una situazione del genere, eppure mi è capitato anche in zona di trovare del rosmarino spontaneo a quote simili e ritengo che sia un buon motivo per prestare particolare attenzione anche a quelle specie che sembrerebbero banali e potrebbero invece riservare qualche sorpresa. Non si sa mai!

:hi:

Sicuramente per trovare lembi di vegetazione mediterranea, o meglio, di vegetazione che associamo ad ambieti costieri, non c'è bisogno di essere per forza lungo la costa.

Ad esempio il rosmarino una volta era comune anche sul Monte Scalambra, che è all'interno quanto certe zone ell'Umbria (anche se, essendo frequentemente coltivato, non sempre è autoctono). Oppure, il lentisco, da noi tipicamete costiero, è presente in piccoli gruppi anche sulle colline intorno a Tivoli (dove però è molto più abbondante il terebinto), e lo stesso vale per molte altre piante. Anche nell'Abruzzo appenninico ci sono zone decisamente xeriche con vegetazione simile a quella costiera.

Tornando alla Parmena pubescens, il posto in cui l'ho trovata più frequente è il versante SW di una montagnola non lontano da Fiuggi. Un versante arido e roccioso pieno di euforbie, sui 400-600 m, come probabilmente ce ne sono anche in Umbria, ben distante dal mare.

_________________
Maurizio Gigli
http://utenti.romascuola.net/bups
http://bup.xoom.it/


Top
profilo
Visualizza ultimi messaggi:  Ordina per  
nuovo argomento
rispondi
Pagina 1 di 1 [ 6 messaggi ]

Tutti gli orari sono UTC + 1 ora [ ora legale ]


Chi c’è in linea

Visitano il forum: Nessuno e 43 ospiti


Non puoi aprire nuovi argomenti
Non puoi rispondere negli argomenti
Non puoi modificare i tuoi messaggi
Non puoi cancellare i tuoi messaggi
Non puoi inviare allegati

Cerca per:
Vai a: