Entomarci ha scritto:
uso anche un anello (da 31 mm) . secondo te è meglio toglierlo e lasciare solo l'obiettivo macro innestato sul corpo macchina?
A parità di ingrandimento, l'anello non influisce sulla qualità dell'immagine, sulla profondità di campo o altro. Quindi, se serve per raggiungere un certo ingrandimento, è necessario usarlo, altrimenti è indifferente (dò per scontato che sia a trasmissione degli automatismi. In caso contrario l'obiettivo, se non è dei vecchi tipi di qualche decennio fa, funziona solo col diaframma aperto al massimo).
Io credo che il problema sia solo di impostazioni. La tua macchina a 400 ISO di sensibilità già è molto meno nitida che a 100. Il diaframma aperto a 4 probabilmente fornisce un buon risutato ma solo su una ristrettissima parte dell'immagine, per la scarsissima profondità di campo, e 1/60 di sec. di tempo è troppo lungo per avere un'immagine ferma, a meno di usare il cavalletto o una focale corta (un grandangolo, poco idoneo per la macro sul campo). Tutto questo ti dà un'immagine confusa. Aggiungendo poi la luce del flash, che dura per un tempo brevissimo e dà un'immagine ferma, questa si sovrappone a quella mossa che ottieni con la luce ambiente, dando come risultato una immagine confusa e impastata. Se vuoi usare il flash, usa il tempo di sinchro flash, chiudi il diaframma, così aumenti la profondità di campo, riduci gli ISO, così aumenti la nitidezza, e contemporaneamente rendi praticamente nullo l'effetto della luce naturale. Per evitare una foto troppo contrastata e con riflessi troppo netti, usa un diffusore sul flash. ce ne sono in vendita di parecchi tipi, da pochi Euro in su, ma si può anche fare facilmente con un barattolino bianco di yogurt o un bicchierino di plastica, o anche con della carta velina tipo quella che si trova nelle scatole delle scarpe. Col barattolino, forandolo opportunamente, o con la carta, accartocciandola intorno, schermi il flash (si può fare anche per quello incorporato - io per la mia 550D l'ho fatto col barattolino di un creme caramel) e le foto vengono molto meglio.
Una precisazione: in linea di massima nelle macro più si apre il diaframma più si ottiene una immagine nitida e dettagliata, come si è detto spesso anche sul Forum, ma questo è utile solo se fai foto a materiale preparato o comunque immobile con la macchina fissata su un cavalletto o uno stativo, e scattando più foto le combini con un processo di stacking. Se però devi fare un solo scatto, come in genere avviene con le foto in natura, allora devi sacrificare parte della risoluzione e del dettaglio in favore di una maggiore profondità di campo, e scattare, a seconda della macchina, dell'obiettivo, delle condizioni di luce e del soggetto, con un diaframma più chiuso possibile, variabile in genere da 11 a 32. Quando scatto a mano libera in luce naturale con la macchina che uso normalmente ora uso diaframmi tra 8 e 22, a seconda della luce, sensibiltà minore possibile, generalmente tra 100 e 400, e solo eccezionalmente 800. Con la reflex che usavo prima ottenevo discreti risultati anche a 5,6, ma in compenso già a 400 ISO la qualità degradava molto. I tempi è meglio che siano più rapidi di 1/250 di sec.
Se non riesco a rimanere in questo campo di variabilità, allora preferisco usare il flash (ne momto uno esterno perché di potenza maggiore, che mi consente di usarlo anche se c'è parecchia luce ambiente, senza che si noti l'effetto di combinazione dell'immagine ottenuta col flash con quella della luce naturale, di cui scrivevo prima). In quel caso uso diaframmi da 16 in su, sensibilità ISO 100 o 200 e tempo di scatto di 1/200 (sinchro flash)