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Hylotrupes bajulus (Linnaeus, 1758) - Cerambycidae http://www.entomologiitaliani.net/public/forum/phpbb3/viewtopic.php?f=145&t=57028 |
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Autore: | Daniele Maccapani [ 08/10/2014, 20:50 ] |
Oggetto del messaggio: | Hylotrupes bajulus (Linnaeus, 1758) - Cerambycidae |
Secondo capitolo del libro: "Le profezie di Nostralessius" ![]() (Ovviamente parlo del "Nostro Alessio", cioè Alessio Morelli ![]() ![]() ![]() E oggi la seconda profezia si è "mezza compiuta" ![]() ![]() Trovato sotto la corteccia di un pino caduto a terra e morto sicuramente da più anni, assieme a quest'altro relitto (le uniche due catture per me interessanti sono stati dei resti malconci ![]() Gradirei conferma dai cerambiciari, ma mi sembra corrispondere bene solo a questa specie... ![]() Quasi 16mm, ovviamente manca la testa per la misura completa. Per trovare questa specie viva senza allevare la legna come si può fare? (se è fattibile ![]() Se si, in che periodo va cercato? E in che condizione devono essere i pini per ospitare la specie? (vivi, morti in piedi, morti caduti, morti da molto o da poco...) Grazie mille! ![]() |
Autore: | f.izzillo [ 08/10/2014, 20:53 ] |
Oggetto del messaggio: | Re: Hylotrupes bajulus (Linnaeus, 1758) - Cerambycidae |
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Autore: | Daniele Maccapani [ 08/10/2014, 21:00 ] |
Oggetto del messaggio: | Re: Hylotrupes bajulus (Linnaeus, 1758) - Cerambycidae |
Grazie Francesco ![]() Aggiungo una richiesta per Alessio: alla prossima entomodena mi regaleresti la bestia più rara che hai lanciandomi intanto la terza profezia? Poi giuro che appena la trovo anche io ti rendo il tuo esemplare!! ![]() ![]() ![]() ![]() |
Autore: | Julodis [ 08/10/2014, 21:25 ] |
Oggetto del messaggio: | Re: Hylotrupes bajulus (Linnaeus, 1758) - Cerambycidae |
Daniele Maccapani ha scritto: Per trovare questa specie viva senza allevare la legna come si può fare? (se è fattibile ![]() Anni fa la trovavo, in genere verso giugno, ma anche più tardi, nella pineta di Ostia, sopra a grossi pini morti da un po'. In genere attacca legno morto, piuttosto vecchio e secco. |
Autore: | Daniele Maccapani [ 08/10/2014, 21:58 ] |
Oggetto del messaggio: | Re: Hylotrupes bajulus (Linnaeus, 1758) - Cerambycidae |
Grazie Maurizio ![]() ![]() ![]() |
Autore: | Tc70 [ 09/10/2014, 1:09 ] |
Oggetto del messaggio: | Re: Hylotrupes bajulus (Linnaeus, 1758) - Cerambycidae |
Io ne ho trovato uno vivo e vagante su vecchi tronchi di pino,a fine Agosto in quel di Lucca...cerca sui tronchi abbattuti e lasciati a bordo strada... ![]() ![]() |
Autore: | Daniele Maccapani [ 09/10/2014, 9:48 ] |
Oggetto del messaggio: | Re: Hylotrupes bajulus (Linnaeus, 1758) - Cerambycidae |
Ottimo! ![]() ![]() Grazie mille ![]() |
Autore: | Alessio89 [ 09/10/2014, 11:25 ] |
Oggetto del messaggio: | Re: Hylotrupes bajulus (Linnaeus, 1758) - Cerambycidae |
Le profezie di Nostralessius, questa me l'ero persa ![]() Ecco i miei presagi: "Uno zoferide senza testa Del legit si narreranno le gesta La luce un giorno si accenderà Lo psychodide in provetta cadrà" Daniele Maccapani ha scritto: Aggiungo una richiesta per Alessio: alla prossima entomodena mi regaleresti la bestia più rara che hai lanciandomi intanto la terza profezia? Poi giuro che appena la trovo anche io ti rendo il tuo esemplare!! No, il Cebrio non te lo do ![]() ![]() ![]() ![]() La Diaclina testudinea forse ![]() ![]() |
Autore: | Daniele Maccapani [ 09/10/2014, 11:30 ] |
Oggetto del messaggio: | Re: Hylotrupes bajulus (Linnaeus, 1758) - Cerambycidae |
![]() ![]() Riguardo la luce che si accende riempiendo provette di psicodidi... Se tutto va bene, per un altro paio di anni ci puoi contare ![]() ![]() |
Autore: | Daniele Maccapani [ 09/10/2014, 12:54 ] |
Oggetto del messaggio: | Re: Hylotrupes bajulus (Linnaeus, 1758) - Cerambycidae |
Approfitto di questo cerambicide legato al pino per accennare a una mia curiosità. Vista la storia recente e molto dinamica della zona dove vivo (questa parte del delta dovrebbe esistere in quanto tale da un millennio circa, e i suoi boschi sono anche più recenti... E l'ambiente in generale si è notevolmente modificato nel tempo) mi piacerebbe in futuro provare a ricostruire la storia del popolamento di qualche famiglia di insetti. Credo potrebbe essere interessante! Ma ovviamente prima dovrò avere alle spalle anni di ricerche per definire bene la lista delle specie presenti e per approfondire le conoscenze sulla loro biologia, sulla biogeografia, sulla storia del territorio, ecc... Comunque, fra i cerambicidi vedo già un panorama piuttosto variegato: specie alloctone (v. Xylotrechus stebbingi e Neoclitus acuminatus), specie prevalentemente montane probabilmente arrivate per fluitazione (v. Strangalia attenuata e Rusticoclytus rusticus)... E poi c'è la questione delle specie legate ai pini: il pino qua è stato portato attorno agli anni '30, a quanto ne so... Non so se ne fossero già stati massicciamente piantati anche prima. Quindi le specie del pino non devono essere presenti da molto. Secondo voi come sono arrivate? ![]() (ho qualche abbozzo di idea molto vaga, ma magari qualcuno -della zona e non- sa già rispondermi in modo più preciso ![]() Fra l'altro... Non ho mai capito bene se in italia esistano pini autoctoni o se siano stati tutti importati in tempi più o meno antichi; nel secondo caso, le specie del pino sono quasi tutte alloctone?! ![]() ![]() |
Autore: | f.izzillo [ 09/10/2014, 15:33 ] |
Oggetto del messaggio: | Re: Hylotrupes bajulus (Linnaeus, 1758) - Cerambycidae |
Daniele Maccapani ha scritto: Approfitto di questo cerambicide legato al pino per accennare a una mia curiosità. Vista la storia recente e molto dinamica della zona dove vivo (questa parte del delta dovrebbe esistere in quanto tale da un millennio circa, e i suoi boschi sono anche più recenti... E l'ambiente in generale si è notevolmente modificato nel tempo) mi piacerebbe in futuro provare a ricostruire la storia del popolamento di qualche famiglia di insetti. Credo potrebbe essere interessante! Ma ovviamente prima dovrò avere alle spalle anni di ricerche per definire bene la lista delle specie presenti e per approfondire le conoscenze sulla loro biologia, sulla biogeografia, sulla storia del territorio, ecc... Comunque, fra i cerambicidi vedo già un panorama piuttosto variegato: specie alloctone (v. Xylotrechus stebbingi e Neoclitus acuminatus), specie prevalentemente montane probabilmente arrivate per fluitazione (v. Strangalia attenuata e Rusticoclytus rusticus)... E poi c'è la questione delle specie legate ai pini: il pino qua è stato portato attorno agli anni '30, a quanto ne so... Non so se ne fossero già stati massicciamente piantati anche prima. Quindi le specie del pino non devono essere presenti da molto. Secondo voi come sono arrivate? ![]() (ho qualche abbozzo di idea molto vaga, ma magari qualcuno -della zona e non- sa già rispondermi in modo più preciso ![]() Fra l'altro... Non ho mai capito bene se in italia esistano pini autoctoni o se siano stati tutti importati in tempi più o meno antichi; nel secondo caso, le specie del pino sono quasi tutte alloctone?! ![]() ![]() In Italia il Pinus halepensis è sicuramente autoctono; inoltre una serie di specie montane, a partire dal Pinus leucodermis, sono indigene. |
Autore: | Julodis [ 09/10/2014, 16:42 ] |
Oggetto del messaggio: | Re: Hylotrupes bajulus (Linnaeus, 1758) - Cerambycidae |
A parte alcune specie di recente importazione, tutti gli altri pini montani sono originari del territorio italiano. Come ti ha già scritto Francesco, il Pinus halepensis è anch'esso autoctono, un po' in tutta la zona costiera d'Italia e del resto del Mediterraneo. Nelle zone intermedie, ovvero tra le montagne e il litorale, c'è poi il pino silvestre, che credo sia autoctono in Nord Italia e fino alla Toscana. Un discorso a parte meriterebbe il Pinus pinea (quello che fa i pinoli, per intenderci), che probabilmente non è autoctono in Italia, ma proviene dal Mediterraneo occidentale. Però è largamente coltivato in tutta l'area mediterranea da migliaia di anni, proprio per i pinoli, per cui in Italia credo ci sia già da moltissimo tempo, importato non so se dai fenici o dai greci, ma certamente presente e largamente diffuso in epoca romana. Probabilmente su questo pino sono passate gran parte delle specie di xilofagi originariamente legate al Pinus halepensis. Probabilmente anche nella zona del delta ci sono, o ci saranno stati, impianti di questo pino risalenti all'epoca romana, e quelli piantati successivamente avranno ricevuto gli xilofagi dai precedenti (è possibile, anzi molto probabile, che in passato il bosco misto di quella zona comprendesse anche pini silvestri autoctoni). C'è poi da dire che in alcune zone d'Italia erano presenti in passato boschi di conifere autoctone dove ora non ve ne è più traccia, o solo sparuti resti. Gli attuali impianti artificiali di conifere, almeno quelli più vecchi, potrebbero aver ricevuto parte della loro fauna da questi vecchi boschi, prima della loro totale scomparsa. E poi da questi impianti più antichi, alcune specie saranno passate a colonizzare gli impianti recenti. Daniele Maccapani ha scritto: mi piacerebbe in futuro provare a ricostruire la storia del popolamento di qualche famiglia di insetti Un progetto molto ambizioso e interessante, ma anche molto impegnativo. |
Autore: | Daniele Maccapani [ 09/10/2014, 18:30 ] |
Oggetto del messaggio: | Re: Hylotrupes bajulus (Linnaeus, 1758) - Cerambycidae |
Julodis ha scritto: Un progetto molto ambizioso e interessante, ma anche molto impegnativo. Infatti lo rimando ad un futuro molto lontano! ![]() Grazie per tutte le informazioni ![]() ![]() ![]() |
Autore: | f.izzillo [ 09/10/2014, 18:52 ] |
Oggetto del messaggio: | Re: Hylotrupes bajulus (Linnaeus, 1758) - Cerambycidae |
Daniele Maccapani ha scritto: Julodis ha scritto: Un progetto molto ambizioso e interessante, ma anche molto impegnativo. Infatti lo rimando ad un futuro molto lontano! ![]() Grazie per tutte le informazioni ![]() ![]() ![]() No non è endemico ma non vuol dir molto. |
Autore: | Daniele Maccapani [ 09/10/2014, 19:10 ] |
Oggetto del messaggio: | Re: Hylotrupes bajulus (Linnaeus, 1758) - Cerambycidae |
f.izzillo ha scritto: No non è endemico Grazie dell'informazione ![]() f.izzillo ha scritto: ma non vuol dir molto. Nel senso che gli xilofagi legati ai pini passano tranquillamente da una specie all'altra, quindi se c'erano già altri pini la presenza o meno del pinaster è indifferente, giusto? ![]() |
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