Forum Entomologi Italiani

Il ritrovamento di questo esemplare di Dytiscus, che credo appartenga alla specie marginalis, è avvenuto in un posto per me assolutamente inconsueto: ancora vivo e vegeto sulla pavimentazione in calcestruzzo di uno stabilimento balneare al Lido di Venezia.
Erano anni che non vedevo questa specie di coleottero, un tempo molto comune nel Veneto dove c’era un po’ di acqua stagnante e anche nei campi dopo un acquazzone.
E’ stata, pertanto, una sorpresa trovare un maschio di questa specie in un posto del genere e in un periodo di caldo torrido quale quello che stiamo attraversando in questo periodo in tutta Italia.
Ma probabilmente l’insetto è presente al Lido più di quanto io possa credere, vista la presenza sull'sull’isola di numerose zone umide d’acqua dolce.
Ciao a tutti
Leonida

Ciao Leonida.
Sono un po' arrugginito con i Dytiscidi, ma questo non mi sembra un Dytiscus ma un Cybister.
Direi maschio di:
Cybister (s.str.) lateralimarginalis laterimarginalis (De Geer, 1774)
Aspettiamo però i boss per queste bestie, prima di taxare.

_________________
"Stay hungry, stay foolish".
Steve Jobs, 2005
___________________
jjuniper8(at)gmail.com
Twitter: @weevil_forbix
cell. 339/5275910
___________________

Infatti è un Cybister, così allargato posteriormente.

Proprio nei periodi caldi e secchi è facile che queste bestie se ne vadano in giro di notte, perchè il prosciugamento del loro habitat li costringe a cercare altri punti con acqua, e spesso finiscono per farsi attirare dalle luci (come pure dalle superfici lisce e riflettenti).

_________________
Maurizio Gigli
http://utenti.romascuola.net/bups
http://bup.xoom.it/

Perfetto!
Ho visto che avete già trattato la materia.
Grazie per le indicazione.
Ciao
Leonida

Non ci sarebbe bisogno di conferma, in effetti. Ma siccome i Dytiscidae sono proprio il mio pane confermo appieno e senza dubbio alcuno: Cybister laterimarginalis (DeGeer). Non sto ad annoiare con le differenze tra Cybister e Dytiscus, ma basta dire che le metatibie sono molto corte e larghe e lo sperone metatibiale più grande è enorme e appiattito, foggiato a lama. In Dytiscus le metatibie sono lunghe e slanciate, poco meno dei metatarsi e lo sperone più grande è più contenuto e sottile, a stiletto. Altra cosa e poi tolgo il disturbo: In Italia, poi, di Cybister abbiamo 4 specie (di cui 2 forse estinte dal nostro Paese), ma C. lateramarginalis è l'unica specie con parti inferiori gialle anzichè nerastre ed è sicuramente la più diffusa, anche se al sud è forse più comune C. tripunctatus africanus (nero inferiormente, appunto). Scusate il papirone, ma così ritengo che per quanto riguarda Cybister non debbano esserci più dubbi in Italia (spero).

Ma quale papirone!!
Le tue indicazioni sono sempre utili e preziosissime!

_________________
"Stay hungry, stay foolish".
Steve Jobs, 2005
___________________
jjuniper8(at)gmail.com
Twitter: @weevil_forbix
cell. 339/5275910
___________________

Ma quale disturbo Mario!!
La tua risposta circostanziata può solo essere motivo di apprezzamento per tutti.
Ti ringrazio infinitamente
Ciao
Leonida