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Hydroporus tessellatus (Drapiez, 1819) cf. Dettagli della specie

22.IV.2010 - ITALIA - Lazio - RM, Maccarese


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MessaggioInviato: 23/04/2010, 0:57 
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Ho provato a fare qualche foto a dei piccoli Dytiscidae, ma le foto fatte in acqua in natura a insetti che nuotano rapidamente difficilmente vengono almeno decenti.

Lazio, Roma, Maccarese, 22.IV.2010, nell'acqua raccolta nella traccia della gomma di un fuoristrada.
Le dimensioni dovrebbero essere ad occhio sui 3-4 mm

Dytiscidae_01_Maccarese_22-IV-2010.jpg



Dytiscidae_02_Maccarese_22-IV-2010.jpg



Dytiscidae_03_Maccarese_22-IV-2010.jpg


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 Oggetto del messaggio: Re: Dytiscidae - Lazio (Maccarese)
MessaggioInviato: 23/04/2010, 1:49 
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Hydroglyphus geminus (Fabricius 1792) (Dytiscidae Hydroporinae).
Si tratta di una specie a larghissima valenza ecologica, frequente ovunque, anche nelle raccolte d'acqua temporanea, e che si può incontrare quasi tutto l'anno.
Sei sicuro delle dimensioni? Questa specie ha una statura mediamente di poco superiore ai 2 mm. (2.00-2.2 mm.)

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:hi: Marcello Romano


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MessaggioInviato: 23/04/2010, 10:02 
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Rivedendo, stamattina, a mente fresca, queste immagini, c'è qualcosa che non mi convince, ancora, sulla determinazione da me data stanotte.
Mi occorre un supplemento di indagine ;)

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MessaggioInviato: 23/04/2010, 14:57 
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Ciao Marcello. Non sono sicuro delle dimensioni. Li ho visti più che altro nel mirino della reflex, comunque erano piccoli, forse meno di 3 mm. Non ho neanche provato a prenderli, perchè non avevo con me un retino per gli acquatici e neppure il solito colino di plastica che in genere tengo in borsa. Ero andato giusto a vedere se stava uscendo qualche Buprestidae (ben poco, ancora) e fare qualche foto, e già che c'ero ho fotografato pure loro.

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MessaggioInviato: 23/04/2010, 15:00 
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Hydroglyphus geminus è una specie molto variabile nel disegno elitrale.
Non credo possano esserci alternative ed anche l'ambiente di rinvenimento è tipico.
Dunque confermo la prima diagnosi :ok:

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:hi: Marcello Romano


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MessaggioInviato: 23/04/2010, 15:38 
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Velvet Ant ha scritto:
Hydroglyphus geminus è una specie molto variabile nel disegno elitrale.
Non credo possano esserci alternative ed anche l'ambiente di rinvenimento è tipico.
Dunque confermo la prima diagnosi :ok:

Ripensando a quel che hai scritto mi sono ricordato che esemplari probabilmente di questa specie si trovano nei posti più impensati, come le impronte delle mucche piene d'acqua su terreno argilloso. Già che ci sono, ne approfiito per chiederti una cosa: non so se hai presente che succede spesso nei boschi cedui. Il fusto tagliato presso la base emette dei polloni laterali e, mentre questi crescono, il legno del vecchio fusto gradualmente si decompone fino a formare una cavità in cui può ristagnare acqua anche per mesi. Sicuramente ci vivono ditteri. oligocheti, rabdoceli ed altri invertebrati. Sai per caso se ci si adatta pure qualche piccolo Dytiscidae o altri coleotteri acquatici? Teniamo conto che l'acqua somiglia alle cosiddette acque brune, fortemente acide, di alcuni ambienti tropicali di foresta.

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MessaggioInviato: 23/04/2010, 16:44 
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Personalmente non ne ho mai incontrati in questo tipo di raccolte d'acqua: forse qualche Hydroporus spp. o Agabus spp. potrebbe comunque frequentarli, anche per brevi periodi.

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MessaggioInviato: 23/04/2010, 16:48 
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Velvet Ant ha scritto:
Personalmente non ne ho mai incontrati in questo tipo di raccolte d'acqua: forse qualche Hydroporus spp. o Agabus spp. potrebbe comunque frequentarli, anche per brevi periodi.


Se ben ricordo anche Franciscolo, nel volume della Fauna d'Italia dedicato ai coleotteri acquatici, parla di questi ambienti particolari: mi pare che osservò che in Italia, nei tronchi cavi pieni d'acqua non trovò mai nulla, mentre gli capitò - sempre che io ricordi bene - in Croazia presso una foresta primaria di grance antichità ed estensione


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MessaggioInviato: 25/04/2010, 17:35 
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Ritorno su questa discussione, per correggere la mia prima diagnosi (che in realtà non mi aveva mai convinto del tutto).
Quello che non mi tornava erano le dimensioni fornite da Maurizio e l'aspetto complessivo del ditiscide fotografato, non corrispondente all'habitus dell'H. geminus.
Si tratta infatti di un Hydroporus sp., con molta probabilità Hydroporus tessellatus (Drapiez 1819), ma determinare un Hydroporus a livello specifico da una foto, sarebbe un vero azzardo.
Le dimensioni fornite da Maurizio (3-4 mm.) sono perfettamente compatibili con questa specie e quelle più affini.
Anche questa specie, come altri Hydroporus, colonizza rapidamente anche piccole raccolte d'acqua temporanee.

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MessaggioInviato: 25/04/2010, 18:29 
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Mi spiace ma, non avendolo raccolto, non potrò mandare foto migliori. Proverò a guardare se ne ho in collezione presi in passato nello stesso posto.

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