Lo
Stictotarsus procerus (Aubé, 1838) insieme all’affine (e spesso confuso)
S. duodecimpustulatus (Fabricius, 1792) si riconosce subito per le sue dimensioni (intorno ai 6 mm.), notevoli se paragonate a quelle degli altri Hydroporini e per il suo caratteristico disegno elitrale.
Normalmente la livrea è simile a quella dell’esemplare qui fotografato, ma si possono incontrare alcuni individui in cui il disegno nero è assai più esteso.
Si tratta di una specie in forte rarefazione, almeno qui in Sicilia, essendo propria di acque limpide di piccoli torrenti a lento decorso, ricchi di vegetazione e a fondo ghiaioso, a quote basse, comprese fra 100 e 300 m.
Oltre che in Sicilia, ho raccolto
S. procerus anche in Sardegna, da dove proviene l’esemplare qui fotografato (Berruiles (NU), 29.VI.1991).
È segnalato anche di Campania e Basilicata da Mazzoldi e Toledo (1998).
Distribuzione in Italia - Fonte CKmap 2004 Il suo areale comprende inoltre, sempre secondo questi due Autori, la Corsica e la Tunisia, mentre altre segnalazioni per il Nordafrica sono probabilmente dovute a errate identificazioni.
Per maggiori approfondimenti, rimando al già citato lavoro di Mazzoldi & Toledo, corredato da buoni disegni molto utili per distinguere le due specie affini (
S. procerus e
S. duodecimpustulatus), che sembrerebbero essere fra loro vicarianti, sebbene vi siano alcune precedenti citazioni non confermate di
S. duodecimpustulatus per l’Italia meridionale e la Sicilia che indicherebbero il contrario.
Il lavoro, presente in rete, è scaricabile da
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