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StagBeetle
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Inviato: 20/02/2013, 23:03 |
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Iscritto il: 10/05/2009, 15:30 Messaggi: 7180 Località: Ancona
Nome: Giacomo Giovagnoli
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Pentodon no sicuro, il dubbio può essere coi Phyllognathus. Io ero riuscito ad allevare una generazione nutrendoli con il legno (le femmine avevano ovideposto qui), ma ottenni degli adulti piccoletti. Quindi probabilmente la dieta non era delle migliori... L'ultimo articolo delle zampe, "quell'uncino nero", mi sembra caratteristico... Guardo se ho vecchie foto di Phyllognathus.
_________________  Giacomo
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Julodis
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Inviato: 20/02/2013, 23:17 |
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Iscritto il: 30/12/2009, 22:20 Messaggi: 31564 Località: Roma
Nome: Maurizio Gigli
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StagBeetle ha scritto: Pentodon no sicuro, il dubbio può essere coi Phyllognathus. Io ero riuscito ad allevare una generazione nutrendoli con il legno (le femmine avevano ovideposto qui), ma ottenni degli adulti piccoletti. Quindi probabilmente la dieta non era delle migliori... L'ultimo articolo delle zampe, "quell'uncino nero", mi sembra caratteristico... Guardo se ho vecchie foto di Phyllognathus. Io le larve di Phyllognathus non le vedo più da oltre 20 anni, e non mi ricordo esattamente quali caratteristiche avessero. Però mi ricordo bene quel che facevano in natura. Vivevano libere nel terreno sabbioso dei campi e della zona a macchia rada a una certa distanza dal mare. Un anno in cui c'era una spaventosa invasione di queste bestie, anche le larve erano così numerose che poco prima di sera alcune uscivano dalla sabbia e camminavano in superficie, lasciando una traccia caratteristica. E quelle che stavano sotto spesso lasciavano in superficie dei mucchietti di sabbia molto caratteristici, simili, in miniatura, a quelli delle talpe. Visto che erano particolarmente abbondanti in un campo di graminacee ed in uno vicino coltivato non ricordo se a carote o altro, presumo che si pappassero le radici di queste piante, e non il legno. P.S. - Tra i nostri Dynastidae, e probabilmente tra tutti i nostri Scarabaeoidea, i Phyllognathus penso che siano quelli con la più ampia variabilità di dimensioni: da un po' più grandi di un Trox fino alle dimensioni di un piccolo Oryctes.
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Tenebrio
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Inviato: 20/02/2013, 23:54 |
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Iscritto il: 05/02/2009, 17:47 Messaggi: 7252 Località: Cagliari
Nome: Piero Leo
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 Credo proprio che sia la larva della Calicnemis latreillii. In Sardegna, in ambiente simile, ho potuto trovare diverse larve di Calicnemis sardiniensis: si nutrivano del legno rigettato a riva dalle mareggiate, soprattutto se completamente sepolto dalla sabbia, alla base del primo cordone di duna e in prossimità di foci più o meno insabbiate. Dovrei averne almeno una in alcool e anche a me mi sembra proprio di ricordare quel caratteristico uncino già notato da Giacomo.  Ciao Piero
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StagBeetle
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Inviato: 20/02/2013, 23:56 |
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Iscritto il: 10/05/2009, 15:30 Messaggi: 7180 Località: Ancona
Nome: Giacomo Giovagnoli
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Ho ritirato fuori la scatola per controllare le date. Due femmine di Phyllognathus le ho ottenute nel 2004 da uova deposte nel 2003. Allevate con legno marcio, c'è però da dire che su due deposizoni di due diverse femmine solo due larve sono riuscite a completare il ciclo. E sono diventate degli adulti piccolissimi, la metà delle madri. Quindi il nutrimento era proprio sbagliato! Anche i tempi di sviluppo mi sembrano troppo brevi!!! Purtoppo ero agli inizi, e non ho foto!!! 
_________________  Giacomo
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Glaphyrus
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Inviato: 21/02/2013, 9:38 |
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Iscritto il: 05/02/2009, 17:28 Messaggi: 3223
Nome: Marco Uliana
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Se le dimensioni sono compatibili con un Calicnemis dubito che possano essere di Oryctes. In Veneto gli Oryctes vivono nello stesso ambiente e hanno ciclo annuale, già in autunno, in cattività, raggiungono dimensioni che non mi paiono compatibili con quelle di un Calicnemis. Credo che a latitudini più meridionali il ciclo sia analogo se non più rapido, per cui mi aspetto che a febbraio le larve di Oryctes siano già belle grassotte. E anche a me pare che l'unghia dei tarsi sia più sviluppata che non negli Oryctes. Ultimo commento... quando ve ne avanzasse qualcuna sarei felice di ospitarla  Ho in collezione solo un paio di esemplari malconci  . Ciao, Marco
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Antonio Verdugo
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Inviato: 21/02/2013, 16:12 |
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Iscritto il: 28/03/2011, 14:46 Messaggi: 634 Località: Cadiz, España
Nome: Antonio Verdugo
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Julodis ha scritto: Fumea crassiorella ha scritto: Nessuna larva di Cebrio?  Stavolta no. Forse una piccolissima, ma sarebbe stato troppo difficile allevarla (bisogna chiedere a Fabio, perchè senza occhiali io vedevo solo una larvetta lunga e stretta, di color giallo-arancione, sotto un pezzo di legno). Aggiungo io la località. Che poi è la stessa delle Calicnemis che ho preso l'anno scorso, ovvero Focene. A proposito, qualcuno è in grado di confermare che siano effettivamente larve di Calicnemis? In quel posto ci sono sicuramente l'ambiente è una spiaggia sabbiosa stavano sotto i tronchi sulla sabbia intente a rosicchiare il legno le dimensioni sono compatibili Per cui, escluderei i Phyllognathus perchè sono radicivori, idem i Pentodon (almeno credo). Le larve di Oryctes, che pur possono vivere in modo quasi simile, mi sembrano diverse. Per cui, se sono Dynastidae, non credo possano essere altro. Certo!. Es la larva de Calicnemis latreillei ! 
_________________ Antonio Verdugo https://sites.google.com/site/unentomologoandaluz/
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Julodis
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Inviato: 21/02/2013, 16:51 |
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Iscritto il: 30/12/2009, 22:20 Messaggi: 31564 Località: Roma
Nome: Maurizio Gigli
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Glaphyrus ha scritto: Se le dimensioni sono compatibili con un Calicnemis dubito che possano essere di Oryctes. In Veneto gli Oryctes vivono nello stesso ambiente e hanno ciclo annuale, già in autunno, in cattività, raggiungono dimensioni che non mi paiono compatibili con quelle di un Calicnemis. Credo che a latitudini più meridionali il ciclo sia analogo se non più rapido, per cui mi aspetto che a febbraio le larve di Oryctes siano già belle grassotte. E anche a me pare che l'unghia dei tarsi sia più sviluppata che non negli Oryctes. In effetti, a pochi km da lì, l'anno scorso in marzo avevo trovato, in ambiente simile, delle larve di Oryctes, che però erano già dei bei salsicciotti, molto più grandi di queste (e più tozze e molto più sclerificate). Inoltre attacano il legno in modo diverso. Quelle di Oryctes scavano nel legno morbido, entrando all'interno, mentre queste di Calicnemis, da quanto abbiamo visto ieri, scavano piccole cavità nella superficie del legno morto e umido ma non troppo vecchio e spugnoso, sulla faccia inferiore dei tronchi spiaggiati e semisepolti dalla sabbia (e probabilmente attaccano soprattutto il legno sepolto, difficile però da individuare), salvo una, un po' più piccola delle altre, che ho trovato che faceva la stessa cosa sulla faccia inferiore di un pezzo di compensato! Evidentemente sono di bocca buona! Glaphyrus ha scritto: Ultimo commento... quando ve ne avanzasse qualcuna sarei felice di ospitarla  Ho in collezione solo un paio di esemplari malconci  . Ciao, Marco Queste poche che ho preso ieri sono promesse, da prima che le trovassi, a Antonio Verdugo, che le cerca da tempo, (in realtà, ieri sono andato a cercarle proprio per questo). Ma probabilmente, ora che Fabio ed io abbiamo capito che fanno, non dovremmo avere difficoltà a trovarne altre. Spero di potertene fare avere qualcuna.
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Daniele Maccapani
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Inviato: 21/02/2013, 18:01 |
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Iscritto il: 09/06/2012, 20:57 Messaggi: 4282 Località: Mesola (FE)
Nome: Daniele Maccapani
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Ciao Maurizio Per curiosità, la trovi comunemente questa specie Chiedo perchè non essendoci dalle mie parti non ne ho mai approfondito molto la conoscenza... Non so perchè ma mi ero fatto l'idea che fosse piuttosto rara, invece mi par di capire che è abbastanza comune, almeno lì da te... 
_________________ "Lasciate questo mondo un po' migliore di come lo avete trovato" (Sir Robert Baden Powell) Daniele
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Julodis
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Inviato: 21/02/2013, 20:08 |
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Iscritto il: 30/12/2009, 22:20 Messaggi: 31564 Località: Roma
Nome: Maurizio Gigli
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Daniele Maccapani ha scritto: Ciao Maurizio Per curiosità, la trovi comunemente questa specie Chiedo perchè non essendoci dalle mie parti non ne ho mai approfondito molto la conoscenza... Non so perchè ma mi ero fatto l'idea che fosse piuttosto rara, invece mi par di capire che è abbastanza comune, almeno lì da te...  Comune non direi proprio! Considera che cerco insetti dal 1968, e l'ho trovata per la prima volta, in 3 esemplari adulti, a marzo del 2012. E ieri per la prima volta, con Fabio, le larve. Ecco qualche altra foto, appena fatta, anche se di corsa. Il colore reale è quello delle ultime due foto. Nelle prime avevo dimenticato il WB su luce artificiale!
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Daniele Maccapani
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Inviato: 21/02/2013, 20:10 |
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Iscritto il: 09/06/2012, 20:57 Messaggi: 4282 Località: Mesola (FE)
Nome: Daniele Maccapani
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Grazie mille per la risposta! Mi ha sempre incuriosito questo genere  ... Prima o poi lo incontrerò! 
_________________ "Lasciate questo mondo un po' migliore di come lo avete trovato" (Sir Robert Baden Powell) Daniele
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Antonio Verdugo
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Inviato: 22/02/2013, 9:29 |
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Iscritto il: 28/03/2011, 14:46 Messaggi: 634 Località: Cadiz, España
Nome: Antonio Verdugo
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Il colore reale è quello delle ultime due foto. Nelle prime avevo dimenticato il WB su luce artificiale![/quote] Larva molto simile (macroscopicamente) a la de C. obesa e C. sardiniensis !! Antonio
_________________ Antonio Verdugo https://sites.google.com/site/unentomologoandaluz/
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Glaphyrus
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Inviato: 22/02/2013, 10:25 |
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Iscritto il: 05/02/2009, 17:28 Messaggi: 3223
Nome: Marco Uliana
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Julodis ha scritto: Ma probabilmente, ora che Fabio ed io abbiamo capito che fanno, non dovremmo avere difficoltà a trovarne altre. Spero di potertene fare avere qualcuna.  grazie 
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Julodis
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Inviato: 22/02/2013, 17:59 |
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Iscritto il: 30/12/2009, 22:20 Messaggi: 31564 Località: Roma
Nome: Maurizio Gigli
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Glaphyrus ha scritto: Julodis ha scritto: Ma probabilmente, ora che Fabio ed io abbiamo capito che fanno, non dovremmo avere difficoltà a trovarne altre. Spero di potertene fare avere qualcuna.  grazie  Aspetta a ringraziare. Lo sai come vanno queste cose. Quando le prometti a qualcuno, anche le specie che trovi sempre (e non è questo il caso) non si fanno più vedere!
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Glaphyrus
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Inviato: 22/02/2013, 19:33 |
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Iscritto il: 05/02/2009, 17:28 Messaggi: 3223
Nome: Marco Uliana
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Intanto ti ringrazio della grande disponibilità, che è sempre un ottimo e non scontato punto di partenza 
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patacchiola
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Inviato: 02/04/2013, 19:37 |
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Iscritto il: 09/01/2010, 13:11 Messaggi: 233
Nome: daniel patacchiola
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LA LARVA è sicuramente di calicnemis le ho allevvate da 2 anni con successo la punteggiattura della testa è carattere distintivo di questa specie nn è vero che il pentodon è solo radicivoro nello stesso ambiente della calicnemis si trova anche il pentodon che divora gli stessi legnacci solo che i pentodon hanno la testa più liscia .......i phillognatus li escuderei proprio perchè nel lazio nn vivono in quell ambiente di duna ma piu nell interno
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