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Peltonotus nasutus Arrow, 1910 - Dynastinae,Cyclocephalini - Thailandia

22.V.2008 - THAILANDIA - EE, Chiang Mai Prov., Chiang Mai, 350 m


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MessaggioInviato: 07/03/2013, 0:32 
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Ammesso che lo sia un Rutelidae.
Questa è una delle bestie più strane che ho.
Mi colpiscono molto gli unghioni dei tarsi anteriori (gli unici rimasti purtroppo) e la disposizione delle setole sul margine del torace, sul capo e sul pigidio.

L. = 17 mm


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Valerio V
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 Oggetto del messaggio: Re: Rutelidae indet??
MessaggioInviato: 07/03/2013, 8:07 
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Iscritto il: 30/12/2009, 22:20
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Nome: Maurizio Gigli
Valerio ha scritto:
Ammesso che lo sia un Rutelidae.

... o Cetoniidae Trichiini, o Hybosoridae? :?

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Maurizio Gigli
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 Oggetto del messaggio: Re: Rutelidae indet??
MessaggioInviato: 07/03/2013, 8:21 
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Peltonotus nasutus Arrow, 1910 - Dynastinae,Cyclocephalini


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Taxonomy, ecology, biomonitoring , faunistic of Staphylinidae
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 Oggetto del messaggio: Re: Rutelidae indet??
MessaggioInviato: 07/03/2013, 8:48 
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Iscritto il: 28/04/2010, 23:44
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Nome: Valerio Viglioglia
Grazie mille Jan,
un'altra specie che va al suo posto.

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Valerio V


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 Oggetto del messaggio: Re: Rutelidae indet??
MessaggioInviato: 07/03/2013, 8:57 
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Iscritto il: 08/02/2010, 23:01
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Nome: Silvano Biondi
Qualcuno sa a che servono quegli uncini alle zampe anteriori? forse a trattenere la femmina durante l'accoppiamento (nella serie di Jan un individuo ne è sprovvisto, presumo sia la femmina).

:hi:

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Silvano


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 Oggetto del messaggio: Re: Rutelidae indet??
MessaggioInviato: 07/03/2013, 9:34 
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Iscritto il: 05/02/2009, 17:28
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Nome: Marco Uliana
Apoderus ha scritto:
Qualcuno sa a che servono quegli uncini alle zampe anteriori? forse a trattenere la femmina durante l'accoppiamento (nella serie di Jan un individuo ne è sprovvisto, presumo sia la femmina).


Probabilmente è così. Il maggior sviluppo dei tarsi anteriori nel maschio è la norma nei Rutelini, anche se in questa specie la sproporzione è davvero eccezionale.
Nelle Anisoplia, durante l'accoppiamento, il maschio usa le sue unghie modificate per aggrapparsi al margine elitrale della femmina, la quale presenta in tale regione un rigonfiamento che - ipotizzo - potrebbe rendere più difficile il lavoro al maschio.
Poichè la copula è, almeno in apparenza, coercitiva, immagino che ci sia un conflitto fra i sessi che ha prodotto una situazione simile a quella dei ditischi, nei quali l'efficacia delle ventose dei maschi è contrastata dalle elitre solcate delle femmine.


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MessaggioInviato: 07/03/2013, 10:17 
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Nome: Silvano Biondi
Grazie Marco. Mi ha incuriosito la somiglianza con le analoghe strutture di questa specie di Curculionidae. C'è da dire che in Ulomascus insolitus la modificazione è a carico delle zampe posteriori della femmina, mentre in questa specie è presente nelle zampe anteriori del maschio. L'interrogativo sulla funzione degli "uncini" in Ulomascus mi ronza ancora per la testa: bisognerà tornare in Gabon :lol:

:hi:

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Silvano


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 Oggetto del messaggio: Re: Rutelidae indet??
MessaggioInviato: 08/03/2013, 1:42 
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Iscritto il: 28/04/2010, 23:44
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Nome: Valerio Viglioglia
Apoderus ha scritto:
(nella serie di Jan un individuo ne è sprovvisto, presumo sia la femmina).

:hi:


A tal proposito metto le foto di due esemplari che a questo punto credo siano le sue femmine.
(Queste, che non avevano gli unghioni le avevo messe correttamente tra i Dynastidi, ma come femmine di un'altra specie).

1° femminma presunta, 19 mm
Mae Hong Son, 250 m


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Valerio V
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MessaggioInviato: 08/03/2013, 1:47 
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Nome: Valerio Viglioglia
2° femmina, 18 mm
Mae Hong Son, 250 m (come la prima femmina)

Sono ora abbastanza sicuro, ma se Jan potesse confermarmi non avrei più dubbi.


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Valerio V
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 Oggetto del messaggio: Re: Rutelidae indet??
MessaggioInviato: 08/03/2013, 17:16 
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Nome: Maurizio Gigli
Glaphyrus ha scritto:
Nelle Anisoplia, durante l'accoppiamento, il maschio usa le sue unghie modificate per aggrapparsi al margine elitrale della femmina, la quale presenta in tale regione un rigonfiamento che - ipotizzo - potrebbe rendere più difficile il lavoro al maschio.
Poichè la copula è, almeno in apparenza, coercitiva, immagino che ci sia un conflitto fra i sessi che ha prodotto una situazione simile a quella dei ditischi, nei quali l'efficacia delle ventose dei maschi è contrastata dalle elitre solcate delle femmine.

Non vorrei contraddirti, ma questa cosa del conflitto tra sessi mi ha sempre lasciato un po' dubbioso. Capisco che il singolo esemplare femmina possa essere recalcitrante e cercare di non favorire l'accoppiamento, ma in una visione complessiva del successo evolutivo di una specie mi sembra difficile che si possano sviluppare delle caratteristiche atte a rende più difficoltosa, e quindi meno probabile, la riproduzione. Forse potrebbe svilupparsi un fenomeno simile in una situazione in cui i maschi siano molto più numerosi delle femmine, per cui rendere più difficoltoso l'accoppiamento sarebbe un modo ulteriore per selezionare i maschi "migliori", senza per questo rischiare di ridurre sensibilmente le possibilità riproduttive delle femmine. Ma dovrebbe essere limitato a casi molto particolari.
Per le Anisoplia non so dirti se possano rientrare in un caso del genere, ma per i ditischi penso proprio di no. Anzi, è probabile che la funzione dei solchi elitrali che alcune femmine hanno sia esattamente opposta.
Come si può facilmente vedere qui, qui e in questo filmato, durante l'accoppiamento i maschi fanno aderire le ventose delle zampe anteriori sul protorace della femmina, che è liscio, ed agganciano le unghie delle zampe medie e posteriori (prive di ventose) al bordo elitrale, poggiando le spine dell'estremità distale delle meso e meta-tibie sul disco elitrale, proprio dove le femmine hanno i solchi. Per cui, secondo me, i solchi sulle elitre delle femmine consentono ai maschi una presa più sicura.

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Maurizio Gigli
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