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Julodis
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Inviato: 22/02/2014, 22:03 |
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Iscritto il: 30/12/2009, 22:20 Messaggi: 31564 Località: Roma
Nome: Maurizio Gigli
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Ieri sera, durante una delle solite cene entomologiche, di fianco avevo Andrea Liberto che discuteva di Hoplia con Enrico Migliaccio, e ho accennato ad una Hoplia, che a quanto ricordavo avevo allora determinato come Hoplia dubia, che avevo trovato tanti anni fa nella pineta di Ostia. Stando a quanto mi ha spiegato Andrea, pur senza poterla vedere, è probabile che si tratti non di H. dubia, ma della Hoplia maremmana recentemente descritta da ben quattro membri del Forum. Io neanche sapevo arrivasse nel Lazio, anzi, per la verità, neanche mi ricordavo esistesse! Comunque, l'ho ripescata in collezione. Ha perso qualche squama ed è ancora un po' sporca di polline, ma per il resto mi pare stia ancora bene, malgrado i 34 anni, e stando ai caratteri che ho letto nella descrizione, mi pare sia proprio lei. Anzi, lui, visto che mi pare proprio sia un maschio. Se servono particolari ingranditi, non è un problema. Lazio, Roma, Ostia, Pineta di Castelfusano, 5.VI.1980, M. Gigli legit 8,5 mm
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Tenebrio
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Inviato: 22/02/2014, 22:38 |
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Iscritto il: 05/02/2009, 17:47 Messaggi: 7252 Località: Cagliari
Nome: Piero Leo
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 Bravo, bel colpo, nuova per il Lazio. Chi sa se c'è ancora  Ciao Piero
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Julodis
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Inviato: 22/02/2014, 22:46 |
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Iscritto il: 30/12/2009, 22:20 Messaggi: 31564 Località: Roma
Nome: Maurizio Gigli
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30 anni prima della descrizione. Se avessi saputo prima che la stavate descrivendo, poteva essere un paratipo!
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Tenebrio
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Inviato: 22/02/2014, 23:41 |
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Iscritto il: 05/02/2009, 17:47 Messaggi: 7252 Località: Cagliari
Nome: Piero Leo
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Julodis ha scritto: 30 anni prima della descrizione. Se avessi saputo prima che la stavate descrivendo, poteva essere un paratipo! L'hanno saputo così in tanti che mi stupisce che non te ne sia arrivata notizia  Ciao Piero
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Julodis
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Inviato: 22/02/2014, 23:49 |
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Iscritto il: 30/12/2009, 22:20 Messaggi: 31564 Località: Roma
Nome: Maurizio Gigli
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Sapevo che c'era in ballo la descrizione di un'Hoplia di Toscana, ma non immaginavo fosse questa (ero convinto fosse semplicemente una dubia). Mi era stato chiesto se avevo Hoplia del litorale toscano, ma non ne avevo.
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gomphus
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Inviato: 23/02/2014, 0:18 |
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Iscritto il: 05/02/2009, 17:31 Messaggi: 9527 Località: milano
Nome: maurizio pavesi
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Tenebrio ha scritto: ... Chi sa se c'è ancora  ... maurizio, com'è l'ambiente rispetto a 30 anni fa? è possibile che ci sia ancora?
_________________ ***************** maurizio
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Julodis
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Inviato: 23/02/2014, 9:13 |
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Iscritto il: 30/12/2009, 22:20 Messaggi: 31564 Località: Roma
Nome: Maurizio Gigli
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Mi ricordo il punto esatto in cui ho trovato questo esemplare, perché è l'unica Hoplia che abbia mai trovato in quella zona, malgrado ci vada da 40 anni. Anzi, mi sembra pure di ricordare che l'ho preso su un fiore di cisto.
Quella zona della pineta è quella che è stata interessata, a luglio 2000, da quel disastroso incendio che ha spazzato via la maggior parte della pineta. Comunque, già dal 1980 al 2000 l'ambiente era molto cambiato, in quanto 30-40 anni fa, tra i pini, che erano già molto grandi, e tra i quali vi erano sparse alcune vecchissime querce, il sottobosco era piuttosto rado, in pratica c'erano più che altro erbe e cespugli sparsi di leccio, lentisco, cisto, corbezzolo, erica, ecc. Poi, nel corso degli anni la successione ecologica era andata avanti. Dal momento dell'istituzione dell'area protetta (proprio nel 1980) si era accumulato sempre più materiale vegetale, sterpi, rami, tronchi morti, la vegetazione arbustiva era cresciuta sempre di più, fino a occupare quasi completamente gli spazi aperti, i lecci erano diventati alberelli, fino a lasciare libero quasi solo il percorso dei sentieri. Le zone più aperte erano rimaste praticamente quasi solo lungo le strade che attraversavano la pineta, Via Cristoforo Colombo e Via della Villa di Plinio. Tanto che verso la fine degli anni '90 io cercavo quasi solo nelle zone marginali. Poi, con l'incedio del 2000 è cambiato tutto, ma da allora la successione ecologica è ricominciata. Ora la parte bruciata non è molto diversa da come era nel 1980, fatta salva la "piccola" differenza che non ci sono più i grandi pini, eccetto qualche rarissimo superstite (e non c'è più traccia delle vecchissime querce!). Ed anche la composizione della vegetazione arbustiva non è identica a come era prima. Comunque io penso che questa specie possa benissimo esserci ancora, sia perchè allo stato larvale non credo possa aver risentito più di tanto dell'incendio, sia perchè l'adiacente Tenuta di Castelporziano (in cui non vado perchè è richiesta una autorizzazione) non dovrebbe aver subito cambiamenti particolari (chissà che non le abbia trovate Paolo Maltzeff, visto che ci raccoglie regolarmente, da quanto vedo), e potrebbe aver servito da rifugio a specie che poi possono ricolonizzare l'area della (ex) Pineta di Castelfusano. Inoltre una striscia di pineta lungo Via della Villa di Plinio è rimasta. Credo comunque che qui sia una specie molto sporadica, ma magari ogni tanto, come spesso capita con queste bestie, può capitare un anno in cui sfarfalla in numero. Chissà, magari proprio quest'anno!
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patacchiola
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Inviato: 23/02/2014, 13:37 |
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Iscritto il: 09/01/2010, 13:11 Messaggi: 233
Nome: daniel patacchiola
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Stavo raccogliendo dati per ampliare l areale di questa specie che si spinge fino alla campania ;ma visto che ora l hai fatto tu mi sembra inutile, è cmq presente in tutto il Lazio,ho esemplari di Catelporziano-capocotta,coll.Migliaccio fregene,coll cafaro,roma villa corsini,bagnoregio-viterbo,coll.Bruschi,e di altre località sparse qua e la.
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Julodis
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Inviato: 23/02/2014, 14:10 |
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Iscritto il: 30/12/2009, 22:20 Messaggi: 31564 Località: Roma
Nome: Maurizio Gigli
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patacchiola ha scritto: Stavo raccogliendo dati per ampliare l areale di questa specie che si spinge fino alla campania ;ma visto che ora l hai fatto tu mi sembra inutile, è cmq presente in tutto il Lazio,ho esemplari di Catelporziano-capocotta,coll.Migliaccio fregene,coll cafaro,roma villa corsini,bagnoregio-viterbo,coll.Bruschi,e di altre località sparse qua e la. Non capisco cosa ti vieti di farlo. Anzi, ci puoi aggiungere pure questo dato, se ti va.
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Maurizio Bollino
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Inviato: 24/02/2014, 1:14 |
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Iscritto il: 25/11/2009, 9:31 Messaggi: 8156 Località: Lecce
Nome: Maurizio Bollino
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patacchiola ha scritto: Stavo raccogliendo dati per ampliare l areale di questa specie che si spinge fino alla campania ;ma visto che ora l hai fatto tu mi sembra inutile, è cmq presente in tutto il Lazio,ho esemplari di Catelporziano-capocotta,coll.Migliaccio fregene,coll cafaro,roma villa corsini,bagnoregio-viterbo,coll.Bruschi,e di altre località sparse qua e la. Vale come up, così si comincia a fare un pò di chiarezza sugli attori di questa patetica storia.....
_________________ Maurizio Bollino
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aesalus37
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Inviato: 24/02/2014, 7:42 |
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Iscritto il: 20/08/2013, 18:14 Messaggi: 1185
Nome: Paolo Maltzeff
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Non ho mai trovato Hoplia a Castelporziano-Capocotta, intensificherò ricerche mirate, ma non sono molto ottimista. Paolo
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Daniele Sechi
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Inviato: 24/02/2014, 10:21 |
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Iscritto il: 04/02/2009, 17:49 Messaggi: 5492 Località: Cagliari
Nome: Daniele Sechi
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Interessantissimo reperto! Per l'esperienza che ci siamo fatti raccogliendo la serie tipica, la specie ha una fenologia limitata e la popolazione tende, come la gran parte delle Hoplia, a localizzarsi in una superficie ridotta. Poi quando si ha la fortuna di essere nel posto giusto al momento giusto può essere abbondante.
_________________  Daniele
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