Forum Entomologi Italiani

Trovato in sterco vaccino a oltre 1200 m slm sui Monti Aurunci.
Mi sembra una femmina di Cheironitis, forse C. irroratus... che ne dite?

Lunghezza: 17 mm

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Luca

I need to be myself, I can't be no one else... (Noel Gallagher)

Non mi convince del tutto, ma mi pare più una femmina di Cheironitis furcifer (Rossi, 1792).

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Maurizio Gigli
http://utenti.romascuola.net/bups
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Di primo acchitto, per la colorazione, avrei detto C. furcifer...
Ma guardando la forma del clipeo, per il rilievo delle coste elitrali e per la punteggiatura e l'increspatura del pronoto credo sia un C. irroratus...
Ne esistono femmine nere???

Questo genere mi piace parecchio... ma dalle mie parti non ci dovrebbe essere!
Mi dici in che ambiente l'hai trovato, in che condizioni e su che tipo di sterco?

Ciao

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Giacomo

Cheironitis irroratus ROSSI, 1890
Cheironitis furcifer (ROSSI, 1811)

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Research Fields
Taxonomy, ecology, biomonitoring , faunistic of Staphylinidae

Anche secondo me potrebbe essere una femmina di Cheironitis furcifer (P. Rossi, 1792). Goliathus, potresti fare una foto bella grande del pronoto con annesso scutello?
I Cheironitis sono bestie xerofile, con fenologia estiva, almeno in Italia, e si possono trovare dalla Toscana in giù, isole comprese, anche se esiste una vecchia segnalazione di C. furcifer per l'Emilia.

...citazioni che avevo "citato" in un mio vecchio lavoro sulla scarabeidofauna bolognese :

Bologna (Fiume Reno) - Periodo: 1830 -1880. Bologna , Imola (Melloni 2003)

"Note: citato da Ghigi in un lavoro del 1901 sulla fauna bolognese ; recentemente sono stati individuati quattro esemplari nella collezione O. Pirazzoli, conservata presso il Museo Civico di Imola (Melloni, 2003). Non conosco altre catture o indicazioni più recenti per questa specie."


...insomma, l'avevano preso a due passi da Palazzo Rossi ! Chissà se.....(ma la vedo molto dura)

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Loris

Distribuisci abbondante "materia prima" a palazzo rossi

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Francesco Izzillo

Già questa bestia non era frequente tanti anni fa, ora che si è rarefatta come quasi tutti i coprofagi, la vedo più che dura trovarla a Palazzo Rossi, ma ho imparato che con Loris non si può mai sapere ....

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Maurizio Gigli
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L'ambiente era caratterizzato da una radura con rocce di natura calcarea (credo!) sulla sommità del Monte Faggeto, raggiungibile dopo aver attraversato diversi ambienti, tra cui una faggeta. Le condizioni meteo direi che erano perfette (anche troppo) per un'escursione in cerca di "bacarozzi": c'era sole, e faceva molto caldo! L'ho trovato, come detto nell'introduzione, su sterco di mucca!

Ecco due foto dell'ambiente: lo sterco era proprio tra le rocce!
Nella prima foto, rivolta verso SW (dalla cima del monte), si può vedere, sull'estrema sinistra, il mare e l'isola di Ponza, mentre al centro si intravede la città di Fondi.



Nella seconda foto, rivolta verso NE, si vede il resto Monti Aurunci.



Rimanendo sul genere, dato che ti interessa, approfitto per indicare il ritrovamento di questo altro Cheironitis; le condizioni erano le stesse, lo sterco questa volta era equino, e l'ambiente era molto simile, nonostante non fosse in quota: la radura in cui lo trovai era a circa 400 m slm.

Ecco nuove foto dello scutello e del pronoto:

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Luca

I need to be myself, I can't be no one else... (Noel Gallagher)

E' un po' strano, ma non può essere altro che il furcifer.
Quello di Pastena, invece, sembra proprio un irroratus, anche se la roccia calcarea sullo sfondo, e la conseguente sottoesposizione, non aiutano. Non mi è mai capitato di trovarlo nel Lazio.

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Maurizio Gigli
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In effetti sul pronoto ci sono troppi granuli, e lo scutello è abbastanza allungato, ma come dice Julodis non può essere altro che un C. furcifer, magari con un punto interrogativo.
Prova ad immergere l'esemplare in acetone o sgrassante similare. Se dopo qualche giorno appaiono macchie giallastre sulle elitre, non è un furcifer ma un irroratus. Se invece le macchie non vengono fuori, o è un furcifer oppure un irroratus che non si sgrassa...
C'è anche un'altra opzione, molto più sicura: il prossimo anno torna sul luogo del misfatto e cerca un maschio.

Considerando il clima di quest'anno, si potrebbe provare anche adesso. Dovrebbero ancora essere in giro.

Pensavo che sollevando un'elitra (senza bisogno di staccarla!) e guardandola in trasparenza davanti ad una luce si dovrebbe capire se ci sono macchie giallastre o no, anche se ingrassate, perchè le zone con le macchie dovrebbero essere parzialmente trasparenti, mentre le parti veramente nere no.

Certo che con un maschio sarebbe tutto più facile!

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Maurizio Gigli
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Ma non ci sono casi di melanismo???

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Giacomo

Può anche essere. Tutti i miei esemplari, che però non ho raccolto in Italia, (salvo forse qualcuno, ma dovrei controllare) se ben ricordo sono più o meno macchiati di giallastro. Il bordo giallo del protorace può essere più o meno esteso, ma è sempre presente, e anche la maculazione elitrale, più o meno accentuata, ma sempre presente. Ma non escludo che ci siano anche esemplari completamente neri. Per questo dicevamo che con un maschio si capirebbe meglio.

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Maurizio Gigli
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Penso proprio che il prossimo anno tornerò da quelle parti in cerca di un maschio!
In quale periodo (stagioni anomale a parte) è più facile trovarli?
Avevo programmato di tornarci in Maggio: sarà troppo presto? In caso ci tornerò in Agosto...

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Luca

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