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Ateuchetus variolosus (Fabricius, 1787) - Scarabaeidae
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Autore:  StagBeetle [ 15/05/2017, 22:28 ]
Oggetto del messaggio:  Ateuchetus variolosus (Fabricius, 1787) - Scarabaeidae

:hp: :hp: :hp: :hp:

Quanto volevo incontrare questa meraviglia!!!
E finalmente ci sono riuscito, anche se ci sono dovuto arrivare in Abruzzo... :sma:

Con la scusa di portare la fidanzata a vedere Rocca Calascio (L'Aquila), ne ho approfittato per cercare coprofagi! :p

Ne ho incontrati addirittura 13 esemplari 8-) (più altri resti) su sterco ovino di un gregge, passato da poco, che avevo adocchiato dalla cima della rocca. :D
Il primo esemplare osservato -quello delle foto- era su sterco di cane, in una zona non adibita a pascolo.
Tutti erano intenti a modellare le caratteristiche palline.

Gli esemplari li sto tutti provando ad allevare... speriamo bene...

Curioso un esemplare di 12mm! :o

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Ciao :)

Autore:  Julodis [ 15/05/2017, 23:36 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Ateuchetus variolosus (Fabricius, 1787) - Scarabaeidae

In Abruzzo si trova ancora con una certa frequenza, per fortuna.

Autore:  Tc70 [ 16/05/2017, 1:44 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Ateuchetus variolosus (Fabricius, 1787) - Scarabaeidae

Julodis ha scritto:
In Abruzzo si trova ancora con una certa frequenza, per fortuna.



Come dire...''finchè c'è merd@ c'è speranza''... :mrgreen: :mrgreen: :hi:

Autore:  Julodis [ 16/05/2017, 6:20 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Ateuchetus variolosus (Fabricius, 1787) - Scarabaeidae

Tc70 ha scritto:
Julodis ha scritto:
In Abruzzo si trova ancora con una certa frequenza, per fortuna.



Come dire...''finchè c'è merd@ c'è speranza''... :mrgreen: :mrgreen: :hi:

In questo caso, si. Ma non basta. Intorno a Roma i pascoli non mancano, anzi, ci sono zone dove è decisamente eccessivo, tra mucche, cavalli e pecore. Solo le capre sono fortemente diminuite rispetto a una quarantina di anni fa.
Eppure i "rotolatori sono quasi scomparsi. Si trovano ancora, con una certa frequenza, i Sysyphus e Ateuchetus laticollis, qualche volta qualche sporadico semipunctatus. Tutti gli altri sono ormai praticamente introvabili, salvo ritrovamenti occasionali. Lo stesso vale per altri stercorari, come i Gymnopleurus e i Chironitis, che una volta erano abbastanza comuni, specie i primi, ed ora sono diventati ritrovamenti molto rari. Perfino Bubas bison, che era ovunque ed innumerevole, è diventato molto più scarso. Tra i coprofagi di una certa mole reggono ancora i Copris e i Geotrupidae.

Autore:  marco paglialunga [ 16/05/2017, 7:50 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Ateuchetus variolosus (Fabricius, 1787) - Scarabaeidae

Dai dai facci sapere la fine della storia :mrgreen: ...suppongo la fida ti abbia trenuto a distanza!! :lol1:

Autore:  StagBeetle [ 19/05/2017, 22:33 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Ateuchetus variolosus (Fabricius, 1787) - Scarabaeidae

Vediamo se l'allevamento da i suoi frutti... siamo partiti benino, ecco due coppie.

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Autore:  marco paglialunga [ 31/05/2017, 8:43 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Ateuchetus variolosus (Fabricius, 1787) - Scarabaeidae

Peeping Tom !! :shock: :lol1:

Autore:  StagBeetle [ 01/06/2017, 20:26 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Ateuchetus variolosus (Fabricius, 1787) - Scarabaeidae

Ecco i primi frutti! :hp:

Adesso devo portare pazienza e non rompere tutto per osservare la larva.

Notare la forma a pera; ho trovato diverse palline sferiche che credo siano solo alimentari, mentre alcune con il collo in cima al quale è deposto l'uovo e da li entra la larva: si intuiva la rosura fatta dalla larva per introdursi nella pallina.

Gli esemplari sono stati tenuti in box con terriccio misto a terreno argilloso (qui si vede la sabbia dove ho riposto le pere) ed alimentati con sterco di cane

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Autore:  Julodis [ 01/06/2017, 20:55 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Ateuchetus variolosus (Fabricius, 1787) - Scarabaeidae

Allora il mio ricordo delle pere di sterco era giusto!

Autore:  marco villa [ 01/06/2017, 21:26 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Ateuchetus variolosus (Fabricius, 1787) - Scarabaeidae

Complimenti per la bella documentazione, Giacomo :birra:

Autore:  Plagionotus [ 02/06/2017, 19:16 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Ateuchetus variolosus (Fabricius, 1787) - Scarabaeidae

Ma Giacomo, vai a trovare stercorari con la fidanzata?!?! Mannaggia a te :mrgreen: :mrgreen: . Spero di trovarne una altrettanto paziente :gh: :gh:

Autore:  StagBeetle [ 29/07/2017, 18:40 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Ateuchetus variolosus (Fabricius, 1787) - Scarabaeidae

Ecco le prime sorprese.
Ho una dozzina di "ovetti" e oggi, 29.VII.2017, mi sono azzardato a romperne uno, il più piccolo, tra gli ultimi ad essere modellato.

Agitandolo sentivo la pupa che sbatteva contro le pareti, e...
:hp: :hp: :hp:

Aggiungo che gli adulti sono quasi tutti vivi ma non vengono più in superficie. Una sorta di estivazione.
Al contrario la coppia di S. semipunctatus è morta.

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Ciao :)

Autore:  marco villa [ 29/07/2017, 21:49 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Ateuchetus variolosus (Fabricius, 1787) - Scarabaeidae

Complimenti! Non capita spesso di vedere le pupe dei rotolatori.
Sembra impossibile che un insetto così grosso riesca a svilupparsi nutrendosi solo di quella piccola quantità di materiale.

Mi stai facendo venire la voglia di fare una prova con l'allevamento dei coprofagi, che prima consideravo impossibile da affrontare.
Quanto è profondo il substrato che hai utilizzato?

Autore:  StagBeetle [ 30/07/2017, 0:09 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Ateuchetus variolosus (Fabricius, 1787) - Scarabaeidae

Un samla ikea da 45l pieno fino a 5cm dal coperchio... saranno 28cm di substrato.

Autore:  Julodis [ 30/07/2017, 7:12 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Ateuchetus variolosus (Fabricius, 1787) - Scarabaeidae

Molto interessante ed utile per capire "dal vero" il ciclo vitale di questi insetti

StagBeetle ha scritto:
Ecco le prime sorprese.
Ho una dozzina di "ovetti" e oggi, 29.VII.2017, mi sono azzardato a romperne uno, il più piccolo, tra gli ultimi ad essere modellato.

Agitandolo sentivo la pupa che sbatteva contro le pareti, e...
:hp: :hp: :hp:

La sorpresa in questi "ovetti" è proprio ciò che vanno cercando d'estate alcuni animali opportunisti.

Qui siamo a Tolfa circa tre settimane fa. Terreno crepato, arido e duro come il cemento per la siccità prolungata, e qua e là si vedevano questi punti scavati da qualche animale (cinghiali, volpi o che altro?) per raggiungere il "nido" di qualche stercorario ed estrarre le pupe dai loro bozzoli. In questo caso credo fossero Copris.

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Ecco uno dei bozzoli aperti.

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La vita, in natura, può essere più dura che negli allevamenti di Giacomo.

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