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Scarabaeus sacer Linnaeus, 1758 - Scarabaeidae
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Autore:  Caliddo [ 16/10/2021, 10:23 ]
Oggetto del messaggio:  Scarabaeus sacer Linnaeus, 1758 - Scarabaeidae

Sempre un bell'incontro nel suo ambiente.

Lello :hi:

Allegati:
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Autore:  fabry80 [ 16/10/2021, 17:38 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Scarabaeus sacer Linnaeus, 1758 - Scarabaeidae

Favoloso!!data la rarità ormai di molte specie di "rollers" nostrani,ogni incontro è sempre ben accetto.Veramente bello anche l'ambiente :hi:

Autore:  Tc70 [ 17/10/2021, 11:25 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Scarabaeus sacer Linnaeus, 1758 - Scarabaeidae

E nonostante in certe zone i biotipi siano ben conservati e la presenza di bestiame non manca, al netto delle fluttuazioni annue, in effetti un calo delle specie coprofaghe pare ci sia.
Capire o supporre ipotesi in merito il suo perchè potrebbe essere d'aiuto e fonte di informazioni per tutti, c è chi sostiene che con l' aumento di uccelli come gli aironi abbia portato in parte a questo, chi pensa che certe specie siano più sensibili e meno resistenti alle sostanze antibiotiche presenti nelle deiezioni animali, tutto ciò ha portato ad un netto calo di alcune specie in alcune zone, dove apparentemente sembra non manchi nulla per una conservazione giusta delle specie.
Mi piacerebbe sentire altre ipotesi/informazioni, perchè, pare che una rarefazione un pò ovunque ci sia. :hi:

Autore:  Creedence [ 17/10/2021, 16:13 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Scarabaeus sacer Linnaeus, 1758 - Scarabaeidae

Da non dimenticare l'azione predatoria dei cinghiali!

Tc70 ha scritto:
E nonostante in certe zone i biotipi siano ben conservati e la presenza di bestiame non manca, al netto delle fluttuazioni annue, in effetti un calo delle specie coprofaghe pare ci sia.
Capire o supporre ipotesi in merito il suo perchè potrebbe essere d'aiuto e fonte di informazioni per tutti, c è chi sostiene che con l' aumento di uccelli come gli aironi abbia portato in parte a questo, chi pensa che certe specie siano più sensibili e meno resistenti alle sostanze antibiotiche presenti nelle deiezioni animali, tutto ciò ha portato ad un netto calo di alcune specie in alcune zone, dove apparentemente sembra non manchi nulla per una conservazione giusta delle specie.
Mi piacerebbe sentire altre ipotesi/informazioni, perchè, pare che una rarefazione un pò ovunque ci sia. :hi:

Autore:  Tc70 [ 17/10/2021, 16:33 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Scarabaeus sacer Linnaeus, 1758 - Scarabaeidae

Creedence ha scritto:
Da non dimenticare l'azione predatoria dei cinghiali!

Tc70 ha scritto:
E nonostante in certe zone i biotipi siano ben conservati e la presenza di bestiame non manca, al netto delle fluttuazioni annue, in effetti un calo delle specie coprofaghe pare ci sia.
Capire o supporre ipotesi in merito il suo perchè potrebbe essere d'aiuto e fonte di informazioni per tutti, c è chi sostiene che con l' aumento di uccelli come gli aironi abbia portato in parte a questo, chi pensa che certe specie siano più sensibili e meno resistenti alle sostanze antibiotiche presenti nelle deiezioni animali, tutto ciò ha portato ad un netto calo di alcune specie in alcune zone, dove apparentemente sembra non manchi nulla per una conservazione giusta delle specie.
Mi piacerebbe sentire altre ipotesi/informazioni, perchè, pare che una rarefazione un pò ovunque ci sia. :hi:


Davvero? Mettono il naso pure sotto le fatte? Bestiacce... :dead:

Autore:  fabry80 [ 17/10/2021, 17:41 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Scarabaeus sacer Linnaeus, 1758 - Scarabaeidae

Tc70 ha scritto:
Creedence ha scritto:
Da non dimenticare l'azione predatoria dei cinghiali!

Tc70 ha scritto:
E nonostante in certe zone i biotipi siano ben conservati e la presenza di bestiame non manca, al netto delle fluttuazioni annue, in effetti un calo delle specie coprofaghe pare ci sia.
Capire o supporre ipotesi in merito il suo perchè potrebbe essere d'aiuto e fonte di informazioni per tutti, c è chi sostiene che con l' aumento di uccelli come gli aironi abbia portato in parte a questo, chi pensa che certe specie siano più sensibili e meno resistenti alle sostanze antibiotiche presenti nelle deiezioni animali, tutto ciò ha portato ad un netto calo di alcune specie in alcune zone, dove apparentemente sembra non manchi nulla per una conservazione giusta delle specie.
Mi piacerebbe sentire altre ipotesi/informazioni, perchè, pare che una rarefazione un pò ovunque ci sia. :hi:


Davvero? Mettono il naso pure sotto le fatte? Bestiacce... :dead:


Ciao Luca cercano direttamente gli esemplari che gironzolando.Per farti un esempio nella tenuta di San Rossore dove i cinghiali sono aumentati vertiginosamente negli ultimi anni ho notato nel loro sterco tantissime elitre di Ceratophyus rossii ed altri stercorari.In montagna spesso incontro elitre di Copris all'interno dello sterco di cinghiale.Gli ungulati gironzolando di notte e spesso incontrano specie di coprofagi che hanno attività prevalentemente notturna.Comunque ho notato che cercano anche i buchi delle gallerie alla ricerca delle larve o di esemplari che ci sono all'interno. :hi:

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