La distinzione sottospecifica fra le due razze di
Pimelia rugulosa presenti in Sicilia,
Pimelia rugulosa rugulosa e
Pimelia rugulosa sublaevigata, è stata più volte oggetto di discussione in passato. Già Gridelli prima e Canzonieri poi esprimevano i loro dubbi su alcuni esemplari che sembravano appartenere alla subsp.
sublaevigata pur ricadenti nell'areale della sottospecie nominale.
A tal proposito ricordo che, tradizionalmente, l'areale di
P. r. sublaevigata comprende, a grandi linee, la Sicilia occidentale, quello di
P. r. rugulosa la porzione orientale dell'Isola.
Tuttavia, in un bel lavoro di Aliquò e Leo (1998) sui Tenebrionidi della regione iblea, il problema della distribuzione delle due sottospecie in Sicilia è così risolto:
"Come già rilevato (ALIQUO’, 1992) non può considerarsi del tutto esatta la comune opinione
che le popolazioni di Pimelia rugulosa siano costantemente attribuibili alla sottospecie nominale o alla sublaevigata, a seconda della scultura elitrale, e abitino la prima nella Sicilia orientale e la seconda nel resto della Sicilia. Invero, allorché si raccolgono lunghe serie è facile riscontrate notevolissime variazioni e tutta una quantità di passaggi proprio nella scultura elitrale, che non consentono di attribuire nettamente tutti gli esemplari della Sicilia orientale alla forma tipica. Tra l’altro già l’Alliata raccolse a Scoglitti, fra loro commisti, numerosi esemplari nettamente attribuibili ad entrambe le razze e lo stesso può dirsi per i reperti sopra segnalati, che provengono da numerose località quanto meno contigue e talvolta del tutto corrispondenti. Il medesimo fenomeno abbiamo constatato per vari reperti della
provincia di Catania, mentre non ci è noto di nessuna località della Sicilia occidentale, dove è costantemente presente la ssp. sublaevigata. Analogamente per le isole Eolie e per i dintorni di Messina ci sono noti soltanto esemplari ascrivibili alla ssp. rugulosa.
Riteniamo quindi che fatta eccezione per queste ultime zone, contigue alle regioni meridionali
d’Italia, ove appunto vive la sottospecie nominale, nella Sicilia orientale vi è un'area d'introgressione fra le due razze, con fenotipi riferibili all'una o all'altra o più spesso di transizione, laddove nella parte occidentale dell’Isola si è ormai stabilizzata la ssp. sublaevigata, probabilmente derivata per influenza del sia pur relativo isolamento geografico in condizioni di clima diverse, quali sostanzialmente ricorrono nella parte occidentale della Sicilia, rispetto all’orientale, soprattutto per la piovosità e la copertura vegetale." Da un paio d'anni anch'io mi sto interessando di tale questione, e sulla base di materiale proveniente da tutta la Sicilia nord orientale e le Isole Eolie, giungo alle stesse osservazioni degli Autori. In particolare, è molto evidente come gli esemplari peloritani e eoliani siano chiaramente tutti riferibili al "fenotipo rugulosa" e molto più uniformi degli esemplari catanesi, etnei o nebrodensi, in cui talvolta la variabilità delle sculture elitrali si verifica anche all'interno della stessa popolazione.
Dopo questa lunga premessa, sarei curioso di sapere se l'esemplare seguente appartenga effettivamente a
Pimelia rugulosa sublaevigata Solier, 1836 o sia soltanto una forma di transizione. Preciso che Aliquò e Soldati (2010) in Coleotteri Tenebrionidi di Sicilia indicano per Centuripe la presenza della sottospecie nominale.
Dimensioni: 15 mm ca