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Akis bacarozzo (Schrank, 1796) - Tenebrionidae Pimeliinae Akidini

9.VIII.2011 - ITALIA - Lazio - VT, Castel D'Asso, insenatura nella roccia


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Autore Messaggio
MessaggioInviato: 23/08/2011, 20:23 
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Iscritto il: 01/07/2010, 22:26
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Nome: Marco Selis
Questo Akis l'ho trovato oggi mentre gironzolava all'interno di una insenatura nella roccia in cui si camminava a malapena in piedi fonda circa 2m.
All'interno dell'insenatura c'erano una decina di esemplari ed ho osservato una cosa abbastanza particolare:
quando due esemplari si incontravano si mettevano uno di fronte all'altro e si toccavano con le antenne(come le formiche per capirsi), finito di toccarsi ognuno per la sua strada. Può essere un modo di comunicare?

18mm

SAM_0780 - Copia.JPG



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MessaggioInviato: 23/08/2011, 22:55 
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Nome: Maurizio Gigli
Intanto ti confermo la determinazione.
In quanto al comportamento che hai osservato, non mi meraviglierebbe se fosse un modo per riconoscersi, magari di riconoscimento sessuale, senza arrivare al tipo più complesso di comunicazione che si ha tra le formiche. A me è capitato, con altri Tenebrionidi (Sepidium) di osservarli battere ritmicamente l'addome contro il suolo, tanto da far vibrare il terreno sotto di loro e far saltare i granelli di sabbia. Ho fatto tre ipotesi: o è un comportamento difensivo rivolto a possibili predatori, o un modo per rivendicare il territorio, o un sistema per segnalare la propria presenza all'altro sesso. Credo più probabile la terza ipotesi.

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Maurizio Gigli
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MessaggioInviato: 25/08/2011, 17:41 
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Nome: Marco Selis
Grazie per la conferma!

Ora non posso andare sul posto perchè ho bucato la ruota del motorino, però appena lo sistemo vado a vedere se ce ne sono ancora e provvedo anche a fare qualche video di questo comportamento oltre alle foto del posto.


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MessaggioInviato: 27/08/2011, 22:51 
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Nome: Piero Leo
:) Ciao Marco.
Può essere realmente interessante cercare di capire cosa fanno queste Akis: sulla loro etologia non si sa praticamente nulla.
Bello il nuovo avatar :birra:

:) Ciao
Piero


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MessaggioInviato: 28/08/2011, 0:04 
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Nome: Marco Selis
Domani pomeriggio prima vado a far controllare la ruota del motorino, poi se posso vado sul posto a vedere se riesco a documentare qualche cosa di interessante. Secondo te raccogliendo qualche esemplare e ricreando un ambiente idoneo si potrebbe sapere qualcosa sulla loro etologia?

Per l'avatar devo ringraziare Claudio/Pippistrello che mi ha permesso di utilizzare la sua foto :lov1:

PS: se vuoi qualche esemplare ti basta mandarmi un MP, tanto in quella località ne ho visti a decine ;)


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MessaggioInviato: 28/08/2011, 0:27 
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Iscritto il: 30/12/2009, 22:20
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Nome: Maurizio Gigli
Andricus ha scritto:
Secondo te raccogliendo qualche esemplare e ricreando un ambiente idoneo si potrebbe sapere qualcosa sulla loro etologia?

Piero mi sa che è andato a dormire, quindi ti rispondo io.
I Tenebrionidi "terricoli" si allevano molto facilmente. Basta un terrarietto (vanno benissimo le solite vaschette di plastica per i pesci rossi, anche senza coperchio, visto che questa, come molti altri Tenebrionidi che si muovono sul suolo, è una specie attera e che non riesce ad arrampicarsi su superfici lisce). Un po' di sabbia e qualche sasso vanno benissimo (se in un posto luminoso, metti una tegola, un pezzo di corteccia o qualche altra cosa per creargli un riparo per il giorno). Mangiano praticamente tutto: pane, biscotti, pizza margherita, salame, insetti morti, ecc. :gh: In pratica quasi tutto ciò che è organico e non si muove.
Il problema è che se fanno le uova in uno spazio ristretto fa a finire che scavando le trovano e se le mangiano (cosa che in natura probabilmente succede di rado o mai). Almeno a me è successo con altri Tenebrionidi, tra cui alcune pimelie. Però se le separi forse riesci pure ad avere le larve e vedere tutto il ciclo.

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Maurizio Gigli
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