Forum Entomologi Italiani

Piccolo tenebrionide (lunghezza 12 mm) di cui ne ho trovato pochissimi esemplari.
Aggiungo un dettaglio dell'elitra dove purtroppo non si vede la pelosità vellutata.

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Guido Sabatinelli
Museo di storia naturale, Ginevra, Svizzera
http://www.glaphyridae.com
http://www.scarabeidi.it

Asida, di non so quale specie.

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Maurizio Gigli
http://utenti.romascuola.net/bups
http://bup.xoom.it/

Grazie Maurizio. Questa Asida non mi pare presente sul sito di Reichenbach. Aspettiamo l'Esperto.
Guarda nei messaggi in attesa c'è "post per te"....
Ne approfitto: BUON ANNO a tutti! Guido

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Guido Sabatinelli
Museo di storia naturale, Ginevra, Svizzera
http://www.glaphyridae.com
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Il ritrovamento è sicuramente molto interessante
Mi pare una femmina di Asida (Asida) punica Kwieton, 1986

...se per caso avanza un esemplare..

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«Discendiamo da scimmie evolute, non da angeli caduti» Robert Ardrey

Purtroppo è un solo esemplare ma ora che so cosa dobbo cercare e dove non mancheranno in futuro. Perchè è interessante?
Grazie, Guido

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Guido Sabatinelli
Museo di storia naturale, Ginevra, Svizzera
http://www.glaphyridae.com
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Capisco dall'abstract di questo lavoro che la specie almeno fino al 2005 era nota solo su pochissimi esemplari. Non male per quest'anno di cacce se si aggiunge il ritrovamento di Pachypus demoflysi.

Distribution, Taxonomy and Lectotype Designations of Asida Latreille, 1802 (Insecta: Coleoptera: Tenebrionidae) from Algeria and Tunisia
Author: Soldati, Fabien Annales Zoologici, Volume 55, Number 4, December 2005 , pp. 625-632(8)

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Guido Sabatinelli
Museo di storia naturale, Ginevra, Svizzera
http://www.glaphyridae.com
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Tutte le Asida sono potenzialmente interessanti, quelle nordafricane in particolare in quanto difficili da ottenere.
Enrico perché propendi per Asida (Asida) punica Kwieton, 1986? Non potrebbero essere più diverse: A. punica è più piccola, con la base elitrale concava e gli omeri molto protratti in avanti; la scultura elitrale poi è diversissima, fortemente in rilievo, mentre l'esemplare di Guido ce l'ha estremamente ridotta e limitata a microtubercoli; infine A. punica è un endemismo degli stretti dintorni di Tunisi, mentre qui siamo nel sud della Tunisia, in zona subdesertica.
Secondo me si tratta di un taxon del sottogenere Planasida, con ogni probabilità di A. normandi, già nota di Gabès, El Hamma e Medenine. Sperando di poterla presto esaminare "de visu" rinominerei intanto con Asida (Planasida) normandi Koch, 1940 cf.

Ciao
Piero

Ciao Piero, scusa la replica tarda! sono andato un po' a memoria avendo visto solo un paio di esemplari in foto
e affidandomi solo su punteggiatura del pronoto mi sono fatto ingrannare grazie per la dritta

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«Discendiamo da scimmie evolute, non da angeli caduti» Robert Ardrey

Il lavoro di Soldati che immagino tu abbia visto non è esauriente sulle Asida di Tunisia: dovresti integrarlo con quest'altro
Kwieton, E. 1986. Synopsis des Asidini d’Algérie et de Tunisie. II. Le genre Asida Latreille, 1802 (Coleoptera: Tenebrionidae). Annotationes Zoologicae et Botanicae, №176: 1–14.

Ciao
Piero