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Daniele Sechi
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Inviato: 07/01/2013, 21:17 |
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Iscritto il: 04/02/2009, 17:49 Messaggi: 5485 Località: Cagliari
Nome: Daniele Sechi
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Questi meloidi delle zone aride del Nord America da vivi sono ricoperti da una sostanza cerosa gialla o bianca (come si vede dalla seconda foto che ho preso da qui) che perdono facilmente con la manipolazione. Qualche residuo si può ancora notare ai lati delle elitre dell'esemplare preparato.
_________________  Daniele
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marco villa
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Inviato: 07/01/2013, 22:11 |
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Iscritto il: 19/06/2012, 14:35 Messaggi: 5609 Località: Alfonsine (RA)
Nome: Marco Villani
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Come si dovrebbe fare ad uccidere e preparare questi insetti senza rimuovere la polverina colorata? 
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Daniele Sechi
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Inviato: 07/01/2013, 22:40 |
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Iscritto il: 04/02/2009, 17:49 Messaggi: 5485 Località: Cagliari
Nome: Daniele Sechi
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Probabilmente anche l'etere li rovina... 
_________________  Daniele
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Tenebrio
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Inviato: 07/01/2013, 23:33 |
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Iscritto il: 05/02/2009, 17:47 Messaggi: 7252 Località: Cagliari
Nome: Piero Leo
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marco villa ha scritto: Come si dovrebbe fare ad uccidere e preparare questi insetti senza rimuovere la polverina colorata?  Daniele Sechi ha scritto: Probabilmente anche l'etere li rovina...  Basta infilzarli direttamente con spillo entomologico bagnato nel curaro  Ciao Piero
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Daniele Sechi
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Inviato: 07/01/2013, 23:40 |
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Iscritto il: 04/02/2009, 17:49 Messaggi: 5485 Località: Cagliari
Nome: Daniele Sechi
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Tenebrio ha scritto: marco villa ha scritto: Come si dovrebbe fare ad uccidere e preparare questi insetti senza rimuovere la polverina colorata?  Daniele Sechi ha scritto: Probabilmente anche l'etere li rovina...  Basta infilzarli direttamente con spillo entomologico bagnato nel curaro  Ciao Piero Cercando di pungersi poi il dito 
_________________  Daniele
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Julodis
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Inviato: 08/01/2013, 0:15 |
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Iscritto il: 30/12/2009, 22:20 Messaggi: 31564 Località: Roma
Nome: Maurizio Gigli
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marco villa ha scritto: Come si dovrebbe fare ad uccidere e preparare questi insetti senza rimuovere la polverina colorata?  So che per quelli non troppo piccoli, si fa una iniezione di ammoniaca nell'addome con una siringa con ago sottile, ma io non ho mai provato questa tecnica, ed anche se muoiono all'istante, dubito che la userò mai.
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ruzzpa
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Inviato: 08/01/2013, 0:22 |
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Iscritto il: 23/06/2010, 11:11 Messaggi: 2784 Località: Cagliari
Nome: Gianpaolo Ruzzante
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Julodis ha scritto: marco villa ha scritto: Come si dovrebbe fare ad uccidere e preparare questi insetti senza rimuovere la polverina colorata?  So che per quelli non troppo piccoli, si fa una iniezione di ammoniaca nell'addome con una siringa con ago sottile, ma io non ho mai provato questa tecnica, ed anche se muoiono all'istante, dubito che la userò mai. sentito dire non provato... la nicotina pare sia ancor più mortale per gli insetti che non agli umani. dopo aver ammollato delle cicche di sigarette in acqua per qualche giorno, prelevare il liquido e caricare siringhe da insulina, pare per esempio che per i lepidotteri sia morte immediata... bisogna sperimentarlo... 
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Julodis
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Inviato: 08/01/2013, 0:28 |
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Iscritto il: 30/12/2009, 22:20 Messaggi: 31564 Località: Roma
Nome: Maurizio Gigli
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In fin dei conti, la nicotina si è evoluta proprio come difesa nei confronti degli insetti, quindi mi pare sensato.
Però io non fumo! Potrei andare a caccia con l'Izzillo e prelevargli un po' di sangue ogni tanto!
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aphodius
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Inviato: 08/01/2013, 0:37 |
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Iscritto il: 16/09/2009, 22:40 Messaggi: 599 Località: Czech Republic
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_________________ Daniel
Ἦν τὸ φῶς τὸ ἀληθινόν, ὃ φωτίζει πάντα ἄνθρωπον, ἐρχόμενον εἰς τὸν κόσμον. (ΚΑΤΑ ΙΩΑΝΝΗΝ, 1,9)
Ultima modifica di aphodius il 08/01/2013, 0:40, modificato 1 volta in totale.
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Tenebrio
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Inviato: 08/01/2013, 0:39 |
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Iscritto il: 05/02/2009, 17:47 Messaggi: 7252 Località: Cagliari
Nome: Piero Leo
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Julodis ha scritto: So che per quelli non troppo piccoli, si fa una iniezione di ammoniaca nell'addome con una siringa con ago sottile, ma io non ho mai provato questa tecnica, ed anche se muoiono all'istante, dubito che la userò mai. Si usa soprattutto per i lepidotteri notturni che vengono alla lampada; l'anno scorso l'ho utilizzata in Marocco per le sfingidi: praticamente basta bucarle con la siringa e rimangono stecchite. Dovresti provare con certe Julodis, per preservarne la colorazione. ruzzpa ha scritto: sentito dire non provato... la nicotina pare sia ancor più mortale per gli insetti che non agli umani. dopo aver ammollato delle cicche di sigarette in acqua per qualche giorno, prelevare il liquido e caricare siringhe da insulina, pare per esempio che per i lepidotteri sia morte immediata... bisogna sperimentarlo... Questa la usano soprattutto per le zigene; gli appassionati si portano appresso in campagna la scatola entomologica dove hanno appuntato gli spilli e un flaconcino con cotone fradicio di succo maleodorante di tabacco macerato: le zigene vengono spillate con lo spillo bagnato e direttamente messe nella scatola (la preparazione si completa poi a casa). L'ho provato anch'io, circa trent'anni fa, e funziona discretamente.  Ciao Piero
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Julodis
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Inviato: 08/01/2013, 0:45 |
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Iscritto il: 30/12/2009, 22:20 Messaggi: 31564 Località: Roma
Nome: Maurizio Gigli
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Tenebrio ha scritto: Julodis ha scritto: So che per quelli non troppo piccoli, si fa una iniezione di ammoniaca nell'addome con una siringa con ago sottile, ma io non ho mai provato questa tecnica, ed anche se muoiono all'istante, dubito che la userò mai. Si usa soprattutto per i lepidotteri notturni che vengono alla lampada; l'anno scorso l'ho utilizzata in Marocco per le sfingidi: praticamente basta bucarle con la siringa e rimangono stecchite. Dovresti provare con certe Julodis, per preservarne la colorazione. L'ho visto usare con Buprestidi di una certa dimensione da Gianasso in un paio di viaggi che abbiamo fatto insieme, e funziona molto bene (e restano morbidi), ma anche se probabilmente soffrono meno che con l'etere, ho ancora delle remore ad usarlo.
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Marco A. Bologna
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Inviato: 09/02/2013, 19:29 |
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Iscritto il: 10/06/2010, 16:05 Messaggi: 817
Nome: Marco A. Bologna
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Ciao a tutti, dovrebbe trattarsi di Cysteodemus wislinzeni (non ricordo esattamente il nome e sono a casa). Il genere è endemico della sottoregione Sonorana ed include anche C. armatus. Come altri generi endemici di questa parte del Nord America (e sono parecchi, soprattutto nella tribù Eupomphini, cui anche questo appartiene), ci sono specie vicarianti di ognuno o di qualcuno dei 4 deserti (Sonora, Mojave, Chihuahua, Grande Bacino). Mi sembra che questa specie (o l'altra?) del genere Cysteodemus siano fluorescenti. Non ho qui con me la letteratura. Ciao, Marco Bologna
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gomphus
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Inviato: 09/02/2013, 23:39 |
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Iscritto il: 05/02/2009, 17:31 Messaggi: 9527 Località: milano
Nome: maurizio pavesi
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Julodis ha scritto: Tenebrio ha scritto: Julodis ha scritto: So che per quelli non troppo piccoli, si fa una iniezione di ammoniaca nell'addome con una siringa con ago sottile, ma io non ho mai provato questa tecnica, ed anche se muoiono all'istante, dubito che la userò mai. Si usa soprattutto per i lepidotteri notturni che vengono alla lampada; l'anno scorso l'ho utilizzata in Marocco per le sfingidi: praticamente basta bucarle con la siringa e rimangono stecchite. Dovresti provare con certe Julodis, per preservarne la colorazione. L'ho visto usare con Buprestidi di una certa dimensione da Gianasso in un paio di viaggi che abbiamo fatto insieme, e funziona molto bene (e restano morbidi), ma anche se probabilmente soffrono meno che con l'etere, ho ancora delle remore ad usarlo. ciao maurizio non vedo perché; quando l'ho usato, ho visto che anche i grossi coleotteri si immobilizzano in uno-due secondi, gli stessi con i vapori di acetato di etile possono metterci anche mezzo minuto o più, quindi se c'è una differenza nel dolore provocato, è sicuramente a favore dell'iniezione di ammoniaca io però ai grossi coleotteri invece che nell'addome, aspettando che si diffonda nel resto del corpo (e qualche secondo ci vuole), l'iniezione la faccio facendo scorrere l'ago ventralmente fra testa e protorace, muoiono praticamente all'istante p.s. in turchia, prendendo gli Julodis  per i lati del corpo, uccidendoli in questo modo e mettendoli in bustine da libellule girati di fianco, in modo che le pareti della bustina appoggino sui bordi delle elitre invece che sul dorso, ero riuscito a portarmeli a casa con la pruinosità giallo canarino praticamente intatta  ... p.s. intanto che cercavo, qualcuno mi ha bruciato sul tempo  ... avevo appena trovato che doveva appunto trattarsi di C. armatus  , dato che secondo questo sito, il C. wislizeni 1) negli stati uniti c'è solo nel new mexico (in california e arizona c'è l' armatus, e gli areali dei due non si sovrappongono) 2) è metallico, non nero
_________________ ***************** maurizio
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Daniele Sechi
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Inviato: 10/02/2013, 10:03 |
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Iscritto il: 04/02/2009, 17:49 Messaggi: 5485 Località: Cagliari
Nome: Daniele Sechi
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Anche io seguendo la revisione del genere arrivo ad armatus 
_________________  Daniele
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Marco A. Bologna
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Inviato: 23/04/2013, 12:32 |
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Iscritto il: 10/06/2010, 16:05 Messaggi: 817
Nome: Marco A. Bologna
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Si, confermo: è Cysteodemus armatus Marco B
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