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Gemme di Gravina http://www.entomologiitaliani.net/public/forum/phpbb3/viewtopic.php?f=183&t=25940 |
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Autore: | neurottero [ 23/08/2011, 22:50 ] | ||
Oggetto del messaggio: | Gemme di Gravina | ||
L'amico Valentini ha pubblicato un simpatico libro ed io ne ho fatto una segnalazione che vi allego: Valentini V., 2011. Gemme di Gravina. Per un uomo più naturale e una Natura più a misura d'uomo.Scorpione Editrice, 77 pp. ISBN: 9788880992271 [...], il nostro eclettico e filosofo socio piùchetrentennale Valentino Valentini con il patrocinio del WWF Italia e il beneplacito di comune e provincia di Taranto da' alle stampe un ennesimo contributo sulla natura delle gravine lucanopugliesi (oltre al contributo lepidotterologico al volume di Parenzan del 1992 sulla gravina di Ginosa, in questo millennio aveva già realizzato da solo o in collaborazione, altri tre contributi su questo peculiare habitat del meridione italiano). Con la consueta verve che si ritrova anche negli articoli che regolarmente realizza per quotidiani e riviste del suo territorio, il Valentini, assistito nella parte botanica da Michele Attilio Masi e con una “triplice” presentazione introduttiva di soci ARDE, accompagna con la sua prosa una notevole sezione fotografica che riempie buona parte del libro con immagini della natura, della flora e della fauna delle gravine: una parte considerevole della illustrazione faunistica è dedicata alle sue amate farfalle, le “intitolate” Gemme di Gravina! Il libro non va' visto tanto come guida naturalistica di questo ambiente, quanto un vero e proprio atto d'amore nei confronti di queste aree a notevole rischio antropico, specie nella parte del territorio pugliese dove l'aggressione all'ambiente naturale è particolarmente accentuata e distruttiva. Passa quindi in secondo piano l'uso eccentrico di definire le specie con l'articolo determinativo (cosa che in ambito strettamente scientifico farebbe storcere il naso) o qualche imprecisione terminologica (di una di queste sono probabilmente – ahimè - corresponsabile in un probabile messaggio poco chiaro scambiato tra me e l'autore), come nella definizione a pag. 67 di Libelloides latinus (determinazione altresì lodevolmente ed insolitamente corretta di una specie moltro frequentemente confusa con congeneriche!) con il termine generico di “Formicaleone” (appellativo generico degli insetti Neuroptera della famiglia Myrmeleontidae, non degli Ascalaphidae cui appartiene la specie rappresentata). Ma questi aspetti sono del tutto irrilevanti in un testo che, come premesso, non si prefigge tanto di dare (principalmente) una contribuzione scientifica alla biodiversità presente nelle gravine quanto di lanciare l'ennesimo allarme (che ci auguriamo non rimanga inascoltato presso i decisori pubblici) sulla ricchezza e la fragilità di questi ambienti che, nonostante siano una miniera (anche di possibile sviluppo economico!) di questo territorio, più spesso sono trattati dalla popolazione locale come una discarica occasionale. Il volume è altresì un'occasione per l'autore per sostenere comitati ambientalisti locali (il CO.RI.TA., Comitato per il Rimboschimento di Taranto, e il CO.N.AL.PA., Comitato Nazionale per gli Alberi e il Paesaggio) cui sono destinati i proventi della vendita di questo libro, motivo di più per l'acquisto dello stesso! Il volume può essere acquistato al prezzo di 22 euro presso la Scorpione Editrice, via Istria 65d, 74122 Taranto, http://www.scorpioneeditrice.it Buone cose
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Autore: | Mimmo011 [ 23/08/2011, 22:57 ] |
Oggetto del messaggio: | Re: Gemme di Gravina |
![]() ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() Ambienti a me molto cari!!! ![]() |
Autore: | Julodis [ 24/08/2011, 0:54 ] |
Oggetto del messaggio: | Re: Gemme di Gravina |
Sai se viene trattata, pur se sommariamente, anche la coleotterofauna? Ne approfitto per fare una domanda che da qualche anno mi ronza in testa: ma qualcuno ha fatto studi seri su qualche gruppo di Coleotteri delle gravine? Vista la vegetazione che vi sopravvive, in un territorio per il resto molto impoverito, immagino possano servire da rifugio a molte specie ad essa legate. Ovviamente, io penso soprattutto agli xilofagi, ed in particolare ai Buprestidi. Ad esempio, qualcuno sa se sono stati fatti prelievi di legno per allevamenti di xilofagi? Anche tra gli altri gruppi di fitofagi (Chrysomelidae, Curculionidae, ecc.) dovrebbero esserci cose interessanti. Io, purtroppo, in Puglia ci sono stato poche volte e sempre per brevissimo tempo (a parte un mese di CAR a Taranto, ma ovviamente avevo difficoltà a muovermi, se non all'interno del perimetro della caserma dell'Aeronautica!) e ho avuto modo di sbirciare giusto un'oretta in una gravina, in momento non adatto, ma sono rimasto colpito dalla ricchezza floristica. |
Autore: | neurottero [ 24/08/2011, 7:13 ] |
Oggetto del messaggio: | Re: Gemme di Gravina |
No Maurizio, di Coleoptera ci sono un paio di pagine di foto, soprattutto Cerambycidae, ma non si può dire che sia stata trattata la coleotterofauna.... qualche dato si può trovare in un poster di Santarcangelo et al, 2007 presentato al congresso italiano di entomologia di Campobasso. Ma il mio consiglio spassionato è di contattare Valentino e magari ci scappa una girata da quelle parti! Buone cose |
Autore: | Mimmo011 [ 24/08/2011, 10:02 ] |
Oggetto del messaggio: | Re: Gemme di Gravina |
Julodis ha scritto: Sai se viene trattata, pur se sommariamente, anche la coleotterofauna? Ne approfitto per fare una domanda che da qualche anno mi ronza in testa: ma qualcuno ha fatto studi seri su qualche gruppo di Coleotteri delle gravine? Vista la vegetazione che vi sopravvive, in un territorio per il resto molto impoverito, immagino possano servire da rifugio a molte specie ad essa legate. Ovviamente, io penso soprattutto agli xilofagi, ed in particolare ai Buprestidi. Ad esempio, qualcuno sa se sono stati fatti prelievi di legno per allevamenti di xilofagi? Anche tra gli altri gruppi di fitofagi (Chrysomelidae, Curculionidae, ecc.) dovrebbero esserci cose interessanti. Io, purtroppo, in Puglia ci sono stato poche volte e sempre per brevissimo tempo (a parte un mese di CAR a Taranto, ma ovviamente avevo difficoltà a muovermi, se non all'interno del perimetro della caserma dell'Aeronautica!) e ho avuto modo di sbirciare giusto un'oretta in una gravina, in momento non adatto, ma sono rimasto colpito dalla ricchezza floristica. Maurizio se vuoi venire ti ospito io!!!! Non sto scherzando! ![]() Sono ambienti veramente particolari e ricchi di biodiversità! Addirittura si possono trovare vegetazioni molto differenti da un versante a l'altro se per esempio uno è esposto e nord e l'altro a sud! Anche la natura impervia di certe zone li ha protette dal prelievo del legname ad esempio. Oltre all'inquinamento del corso d'acqua (la gravina di Matera purtroppo è molto inquinata ![]() ![]() |
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