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Glaphyrus viridicollis Lucas, 1847 - Tunisia
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Autore:  Guido Sabatinelli [ 24/05/2014, 8:29 ]
Oggetto del messaggio:  Glaphyrus viridicollis Lucas, 1847 - Tunisia

Seguendo le indicazioni di Daniele Sechi, a cui rendo merito per aver trovato per primo questa interessante specie in Tunisia, alcuni giorni fa, dopo un un viaggio di 5 ore verso il sud ovest della Tunisia sono riuscito a mettere le mani si questa interessante specie di Glaphyrus che cercavo da tempo ed avevo trovato solo a Mides ad Aprile in un unico esemplare femmina. In realtà bisognava capitare nel posto giusto al momento giusto...

La specie, secondo Baraud (19859 sarebbe comune al sud dell'Algeria (dove non va a caccia piu' nessuno da tempo...) e infrequente al sud del Marocco e Tunisia.
Ecco che ho sfatato un altro mito.... 8-)

Debbo dire che è una specie molto bella con le elitre fortemente striate e il pronoto intensamente verde che a volte tende al blu.

Ciao, Guido
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Allegati:
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Autore:  Julodis [ 24/05/2014, 15:31 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Glaphyrus viridicollis Lucas, 1847 - Tunisia

Sempre belle bestie i Glaphyrus. Come si distinguono questi dall'opulentus?

Autore:  Guido Sabatinelli [ 24/05/2014, 16:36 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Glaphyrus viridicollis Lucas, 1847 - Tunisia

Julodis ha scritto:
Sempre belle bestie i Glaphyrus. Come si distinguono questi dall'opulentus?
Il trocantere delle zampe posteriori ha un dente nel G.opulentus assente invece in G.viridicollis.
Le dimensioni sono anche molto differenti 10-16 mm in G.viridicollis e 14-22 in G.opulentus.

Effettivamente i Glaphyrus danno tanta soddisfazione e piacere a raccoglierli. Ho raccolto tante specie in numero nei miei soggiorni in Tunisia, Levante e Turchia e conto prossimamente di documentare la variabilità intraspecifica di alcune specie meno note.

Autore:  Guido Sabatinelli [ 29/05/2014, 23:53 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Glaphyrus viridicollis Lucas, 1847 - Tunisia

Ora che ho smistato e preparato alcuni degli esemplari raccolti, sono in grado di mostrare la variabilita sia di taglia che di colore in questa specie.
Particolarmente interessanti perchè non ancora documentati, sono i due esemplari con pronoto nettamente rossiccio.
Notare anche le dimensioni del secondo esemplare (maschio) della seconda fila a confronto con il terzo. Se uno prendeva i soli primi due esemplari (maschio e femmina) avrebbe avuto il dubbio si trattasse di un'altra specie....

Allegati:
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