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Eubrachium hispidulum (Bremi-Wolf, 1855) - Histeridae, Abraeinae, Plegaderini

2.I.2013 - ITALIA - Lazio - RM, Bosco di Manziana


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MessaggioInviato: 15/01/2013, 23:27 
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Gli Histeridae li conosco poco, ma questo dovrebbe essere abbastanza caratteristico (forse). Eubrachium hispidulum?

So solo che per prepararlo (male) sono invecchiato di 5 anni.

Lazio, Roma, Bosco di Manziana, 2.I.2013, sotto la corteccia della solita quercia abbattuta, M. Gigli legit

1,2 mm (testa compresa)
Histeridae_Manziana_2-I-2013_1,2mm_grey.jpg


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Maurizio Gigli
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MessaggioInviato: 16/01/2013, 0:37 
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Nome: ivan corradini
Stavolta Posso dire con certezza(speriamo) che la specie è : Eubrachium pusillum in quanto è l'unica specie del genere presente in Italia.

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MessaggioInviato: 16/01/2013, 0:43 
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Ho idea che il nome in uso attualmente sia hispidulum, altrimenti come spieghi questi? O becchiamo solo specie nuove per l'Italia, o Pactolinus è impazzito!

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Maurizio Gigli
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MessaggioInviato: 16/01/2013, 0:45 
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Nome: Maurizio Bollino
Julodis ha scritto:
So solo che per prepararlo (male) sono invecchiato di 5 anni


Significa che per estrarlo ci si deve rassegnare a diventare Matusalemme? Battute a parte, mi chiedo come si possa estrarre, e soprattutto in quanto tempo.

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Maurizio Bollino


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MessaggioInviato: 16/01/2013, 0:51 
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Nome: Maurizio Gigli
Maurizio Bollino ha scritto:
Significa che per estrarlo ci si deve rassegnare a diventare Matusalemme? Battute a parte, mi chiedo come si possa estrarre, e soprattutto in quanto tempo.

Non ho intenzione di scoprirlo. Comincio a pensare che mi converrebbe tenere gli Histeridae in alcool, in miniprovettine spillate sul tappo :mrgreen: Per fortuna i Buprestidi si preparano meglio. Almeno, Trachis e Habroloma a parte, non rischi che schizzino via appena cerchi di tenerli fermi con uno spillo per allargargli le zampe!

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Maurizio Gigli
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MessaggioInviato: 16/01/2013, 0:53 
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Scusatemi Confermo la determinazione il fatto è che dalla pubblicazione del fauna d'italia la classificazione ha subito dei cambiamenti e io quindi sono rimasto un pò indietro

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MessaggioInviato: 16/01/2013, 1:42 
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ivancorradini ha scritto:
il fatto è che dalla pubblicazione del fauna d'italia la classificazione ha subito dei cambiamenti

....Esatto! :gh:

:hi:

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MessaggioInviato: 16/01/2013, 1:47 
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Nome: Giovanni Ratto
Maurizio Bollino ha scritto:
Julodis ha scritto:
So solo che per prepararlo (male) sono invecchiato di 5 anni


Significa che per estrarlo ci si deve rassegnare a diventare Matusalemme? Battute a parte, mi chiedo come si possa estrarre, e soprattutto in quanto tempo.
Se l'esemplare è morbido, non ci sono grossi problemi, occorre solo un po' di pazienza e di pratica, per farlo nel modo giusto.
Se l'esemplare è morto male, quindi rigido, meglio lasciar perdere! :mrgreen:

:hi:

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MessaggioInviato: 16/01/2013, 15:02 
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da fauna d'italia(almeno questo non è cambiato): la specie presenta un area di diffusione olomediterranea anche se in realtà mancano ancora dati riguardanti l' Africa Settentrionale Centrale e Orientale,che si spinge però alquanto al Nord,fino a interessare l'Ungheria.In Italia è conosciuta nelle seguenti stazioni: Emilia(Vergheto; la Falera);Toscana(Val di Farma,Solaia!;Poggio Cavallo!;Lippiano!;M.te Cetona!);Lazio(Bassano di Sutri!;Filettino!);Puglie(M.te Sprigno!);Sicilia[Macedonie(Rag);Palazzo Adriano(Vit.);Raccuja(Vit);Ucria(Vit);Montalbano(Vit)];Sardegna(Sorgono!);"Corsica"(Luig).
La letteratura dice esclusivamente che la specie vive sotto le cortecce di querce.Ora appare Particolarmente evidente la sovrapposizione,per quanto riguarda l'Italia con la distribuzione del Quercus ilex L.é partentato plausibile supporre che la specie di cui non si conosce la biologia,vive a spese di specie xilofaghe strettamente legate al leccio

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MessaggioInviato: 16/01/2013, 17:27 
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ivancorradini ha scritto:
Ora appare Particolarmente evidente la sovrapposizione,per quanto riguarda l'Italia con la distribuzione del Quercus ilex L.é partentato plausibile supporre che la specie di cui non si conosce la biologia,vive a spese di specie xilofaghe strettamente legate al leccio

Non so chi abbia scritto questo (immagino che Ivan abbia riportato quanto scritto sulla Fauna d'Italia), ma non mi pare corrispondere a realtà. Al massimo, potremmo ipotizzare un legame col genere Quercus.
Perchè dico questo? Intanto, tra le località citate, delle due sole per il Lazio una, Filettino, è una località appenninica, per la precisione il più elevato paese di tutto il Lazio, ad oltre 1000 m di quota, e nei dintorni non c'è un leccio manco a pagarlo! Ci sono faggi verso monte, e quercete caducifoglie nella valle.
Del resto, il mio esemplare è del Bosco di Manziana, che è una cerreta, ed anche qui di lecci non ce ne sono.

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MessaggioInviato: 16/01/2013, 17:29 
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Quello che ho scritto è proprio riportato dal fauna d'italia :)

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Julodis ha scritto:
Non so chi abbia scritto questo (immagino che Ivan abbia riportato quanto scritto sulla Fauna d'Italia), ma non mi pare corrispondere a realtà
:ok:
Quattro giorni fa ho aperto un argomento per la stessa specie catturata sotto corteccia di pioppo :hi:

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François-René de Chateaubriand


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MessaggioInviato: 16/01/2013, 18:50 
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hypotyphlus ha scritto:
Julodis ha scritto:
Non so chi abbia scritto questo (immagino che Ivan abbia riportato quanto scritto sulla Fauna d'Italia), ma non mi pare corrispondere a realtà
:ok:
Quattro giorni fa ho aperto un argomento per la stessa specie catturata sotto corteccia di pioppo :hi:

Quindi non c'è neppure un legame stretto col genere Quercus. Forse si può solo parlare di una preferenza.

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Maurizio Gigli
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Julodis ha scritto:
hypotyphlus ha scritto:
Julodis ha scritto:
Non so chi abbia scritto questo (immagino che Ivan abbia riportato quanto scritto sulla Fauna d'Italia), ma non mi pare corrispondere a realtà
:ok:
Quattro giorni fa ho aperto un argomento per la stessa specie catturata sotto corteccia di pioppo :hi:

Quindi non c'è neppure un legame stretto col genere Quercus. Forse si può solo parlare di una preferenza.

In genere ai subcorticiloli non gliene po' fregà di meno del tipo di legno ma lo debbono solo trovare quando è al punto giusto (per loro, ovviamente).

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Francesco Izzillo


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MessaggioInviato: 16/01/2013, 19:17 
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Nome: Maurizio Gigli
f.izzillo ha scritto:
In genere ai subcorticiloli non gliene po' fregà di meno del tipo di legno ma lo debbono solo trovare quando è al punto giusto (per loro, ovviamente).

In questo caso il legame col legno è ancora più labile, visto che per questi è solo terreno di caccia. E considerando che probabilmente le prede sono larve di ditteri, che in genere si sviluppano nel legno marcio, che ormai ha perso le caratteristiche che distinguono un legno da un altro, figuriamoci quale possa essere questo ipotetico legame!

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Maurizio Gigli
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