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Disporre materiale extrapaleartico



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Autore Messaggio
 Oggetto del messaggio: Disporre materiale extrapaleartico
MessaggioInviato: 20/08/2011, 14:39 
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Iscritto il: 08/06/2009, 0:06
Messaggi: 3415
Località: Feltre(BL)
Nome: Nicola Dal Zotto
Eccomi con un problema pratico...come allestire la collezione(studio)! Premesso che le mie teche sono allestite su modello Honza, mi sorge un dubbio su come sia meglio impostare la collezione una volta che si allarga alle specie extrapaleartiche. É meglio sistemarle genere con genere sottofamiglia Con sottofamiglia ecc, oppure separare le regioni geografiche?
Grazie,
Nicola

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Nicola Dal Zotto


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MessaggioInviato: 20/08/2011, 15:07 
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Iscritto il: 04/02/2009, 17:49
Messaggi: 5494
Località: Cagliari
Nome: Daniele Sechi
Ciao Nicola, io li tengo in ordine sistematico e non sepatati per provenienza.

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:hi:
Daniele


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MessaggioInviato: 20/08/2011, 15:54 
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Iscritto il: 24/04/2010, 8:24
Messaggi: 5081
Nome: Lucio Morin
Io con i Danaidi ho separato le aree geografiche per poi tenere il resto in ordine sistematico, va precisato che la maggior parte dei Danaidi ha diffusione Indo Australiana, poche le specie dell'Africa e delle Americhe.
Ciao Lucio

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A VOLTE E' MEGLIO TACERE E SEMBRARE STUPIDI CHE APRIR BOCCA E TOGLIERE OGNI DUBBIO Oscar Wilde


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MessaggioInviato: 20/08/2011, 16:34 
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Iscritto il: 18/09/2010, 17:17
Messaggi: 297
Località: Còrdoba (ARG)
Nome: Giorgio Garzaniti
Dal mio punto di vista è sempre meglio separare per regioni. Risulta molto più pratico e penso preciso.... :hi:

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Giorgio Garzaniti


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MessaggioInviato: 20/08/2011, 17:44 
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Iscritto il: 25/11/2009, 9:31
Messaggi: 8156
Località: Lecce
Nome: Maurizio Bollino
Domanda che prevede risposte differenti in funzione delle quantità. All'inizio io propenderei per una sistemazione su base sistematica, quindi, ad esempio, Cryptocephalus di tutte le provenienze ordinati in ordine alfabetico ed eventualmente per sottogenere; successivamente, se le quantità crescono, dovendo comunque dividere in più scatole, si potranno dividere i paleartici dai neotropicali (e questi ultimi, essendo, immagino, pochi come quantità, accorpati con gli indo-australiani e/o gli afrotropicali). Se poi anche i neotropicali dovessero crescere di quantità, allora ci saranno scatole dedicate solo a loro.
In pratica una collezione non nasce mai impostata in modo definitivo, ma è un continuo divenire, condizionata, nella sua progressiva trasformazione, anche da ciò che nel tempo si riesce ad aggiungere. Riflettendo, in fondo la collezione è un'immagine dinamica dell'evoluzione personale del collezionista -> entomologo -> specialista.

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Maurizio Bollino


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MessaggioInviato: 20/08/2011, 17:53 
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Iscritto il: 04/04/2010, 22:20
Messaggi: 1041
Località: S.Pelagio (TS)
Nome: Alessandro Drago
io per adesso tengo diviso il parteartico dall'extra paleartico. Come dice Maurizio penso che la collezione segua una naturale evoluzione in base alle esigenze e al materiale del collezionista/entomologo.

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- SoNo un PoMpIeRe -


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MessaggioInviato: 20/08/2011, 18:51 
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Iscritto il: 30/12/2009, 22:20
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Località: Roma
Nome: Maurizio Gigli
Ciao Nicola, molto dipende anche dal tipo di collezione che intendi allestire. CHi ad esempio si interessa solo delle specie paleartiche di un gruppo, probabilmente metterà queste in ordine sistematico e quelle extrapaleartiche a parte. Chi, al contrario, come me, si occupa di una famiglia nella sua totalità, a prescindere dalla provenienza geografica, può organizzarsi in modo diverso. La divisione per regioni biogeografiche spesso si rivela poco pratica. Ti faccio qualche esempio che mi riguarda da vicino.
Molti generi di Buprestidi paleartici hanno anche rappresentanti neartici, o etiopici, senza contare generi che stanno su più regioni (Anthaxia su tutte meno quella australiana, Agrilus ovunque, ecc.) ed a volte ci sono pure sottogeneri con rappresentanti in regioni diverse. A quel punto l'unica sistemazione logica è quella sistematica. Poi, all'interno dei generi o sottogeneri, magari li sistemo nelle scatole in base alla regione, ad esempio, Chrysobotris paleartici ed etiopici (li metto assieme perchè poco separabili), neartici e neotropicali, orientali.
In pratica nella mia collezione si parte dall'Aaata e si arriva fino ai vari Trachys, Habroloma, Aphanisticus, ecc. (che stranamente rappresentano anche i limiti dimensionali di questa famiglia). Unico gruppo fuori posto sono gli Schizopidae (o Schizopodidae), che pur inclusi in famiglia separata sono nella stessa scatola con alcuni gruppi di Buprestidi americani, un po' perchè della stessa provenienza, un po' perchè c'era spazio!

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Maurizio Gigli
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MessaggioInviato: 21/08/2011, 9:31 
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Iscritto il: 08/06/2009, 0:06
Messaggi: 3415
Località: Feltre(BL)
Nome: Nicola Dal Zotto
Grazie a tutti per i preziosi consigli! Quando si è agli inizi anche le cose più semplici diventano complicate!!
Credo che adotterò la soluzione sistematica da far evolvere poi, speriamo più prima che poi :lol1: :lol1: , in sistematica-geografica con l'aumentare del materiale :D :D .
Grazie a tutti!!!!
Nicola

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Nicola Dal Zotto


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